lunedì 9 maggio 2011

Zucco Orscellera (1856 m) passando dallo Zuccone Campelli (2161 m) e dal Canale dei Camosci - 10 Aprile 2011


Vista da heliS
Ottimo il resoconto di Sky (che trovi qui). Ha solo cavallerescamente omesso la mia “dimenticanza”.
Arriviamo a Moggio, andiamo a bere il caffè e mi rendo conto che ho lasciato le ghette a casa. Ovviamente ho i pantaloni corti e con i ramponi … uffi, va bene, vediamo la.
Quando decidiamo di mettere i ramponi non mi sento a mio agio ma parto lo stesso. Inciampo subito con il rampone nella stringa dello scarpone … meno male che sono caduta a monte e non a valle …. grrrrrrrrrrrrrrrrr!!!!
Quando abbiamo rimesso i ramponi Luca_P mi offre MOLTO gentilmente le sue ghette, lui ha i pantaloni invernali e può anche farne a meno … GRAZIE SOCIO!
E' tutto andato come ha detto Sky che ha però omesso di raccontare del personaggio che ha tentato in tutti i modi di aggregarsi a noi … un tipetto di quelli che capisci subito perché nessuno vuole andare con loro :)
Per fortuna la mia lentezza questa volta ci ha salvato; quando ci ha chiesto di scendere con noi e di dargli un passaggio alla sua macchina gli ho fatto presente che io sono lenta … e cosi ha rifiutato la “sua” gentile offerta :)
Dopo la mega sosta al Rifugio Lecco la seconda cima e poi la discesa. Il cartello per il sentiero da fare in discesa l'avevamo già visto in salita e si sa che a Luca_P e a me non piace ripercorrere lo stesso sentiero. Sky si è adattato senza proferire verbo :)
Molto bella questa variante, anche se le foglie a terra sono tantissime (manco fossimo in autunno) e il percorso risulta un pochino più lungo: d'altra parte, non eravamo venuti per camminare?
Ottima giornata, per fortuna meno calda di ieri.
Grazie ai miei due Luca, splendidi accompagnatori … a parte il fatto che si sono (giustamente) rifiutati di prendermi in spagoletta!
Quota partenza: m 900
Quota arrivo: m 2.161
Dislivello secondo Gipsy: m 1.400 circa
Tempo totale, comprese le soste: 9 h 30 m comprese le megasoste
Km percorsi: 15 circa
Non credere, piccolo uomo, di essere chi sa chi, perché prima che tu nascessi io già c'ero e quando tu non esisterai più io ancora ci sarò (La Montagna)

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