mercoledì 25 maggio 2016

Giramento di … carrozzabili – 25 Maggio 2016


Doveva essere l'alternativa alla salita al Rifugio Ombrega, consigliata dal solito amico. Solo che con lui le cose sono diverse, io da sola un po' imbranata lo sono. Sono riuscita a fare la strada piccina piccina con la macchina e ho anche trovato parcheggio. Mi sono sobbarcata non so quanti km di strada sterrata con tanto di guado da togliere le scarpe. Ho superato un ponte che i tagliaboschi mi hanno avvisato essere scivoloso. Ho pure iniziato a scavalcare i tronchi dei faggi che intasavano il sentiero ma c'è un limite a tutto. Kyra era tutta felice io molto meno. Non avevo i bastoni e stavo salendo per pendii che non so come facevo a stare in piedi, ormai il sentiero era un caro ricordo e non si vedeva la fine dei tronchi con rami e foglie da scavalcare … ho maledetto il mio amico e sono scesa.
Kyra poi ha voluto prendere una carrozzabile sulla sinistra che ci ha portato all'Ape Paglio. Pappa time e poi indietro, con le pive nel sacco a mangiarci un gelato.
Kyra è stata felice lo stesso … dovremmo imparare di più dai cani!

heliSLaLenta & Kyra

I dati secondo Gipsy:
Quota partenza: m 1.011
Quota arrivo massima: m 1.379
Dislivello: m 730 circa
Tempo totale: 4 h 34 m compresa di soste
Km percorsi: 12,6 circa

P.S. questa è la gita del "paiolo di mutande" ;)

venerdì 20 maggio 2016

Poker in Val d'Intelvi – 20 Maggio 2016


Sono indietro ormai di 3 gite, non ho la testa per le relazioni in questo periodo per cui lascio parlare le foto.
Della zona mi mancava questa parte, ero salita al Crocione – Tremezzo dalla parte delle gallerie e oggi avevo proprio voglia di vedere il Galbiga e il Rifugio Venini.
Ecco cosa ne è venuto fuori
I monti toccati
Galbiga (o Calbiga) m 1.698
Tremezzo m 1.700
Crocione m 1.641
Lenno m 1589

heliSLaLenta & Kyra

I dati secondo Gipsy:
Quota partenza: m 1.22
Quota arrivo massima: m 1.698
Dislivello: m 870 circa
Tempo totale: 5 h 34 m compresa di soste
Km percorsi: 16,3 circa

martedì 17 maggio 2016

Monte Barro m 922 – 17 Maggio 2016



Il tempo passa e la gita è qui da pubblicare. Oggi però non ho voglia di scrivere e di raccontare, lascio fare alle foto. Per chi non lo sa, il monte Barro ha un microclima davvero particolare che fa della montagna un giardino botanico stracolmo di ogni specie di fiori.
Oggi ne ho portato a casa un po' di esemplari, ovviamente in foto.
Giornata strepitosa, in compagnia della mia tata. Anello scelto lungo il percorso e permettetemi di ringraziare quel corridore che ho incontrato più volte insieme ai suoi amici. In un punto dove non sapevo bene dove andare ho usato i vecchi sistemi: ho chiesto! E lui mi ha indirizzato e quando mi ri-incontrava si assicurava che fossi sulla strada giusta. Grazie, è davvero stupendo trovare persone cosi che si fermano, nonostante siano li per allenarsi, per aspettarmi e indicarmi il sentiero corretto, persone che si fermano e tornano indietro per dirmi di non scendere di li ma di tornare indietro (ero scesa per vedere San Michele e aveva paura che scendessi dalla parte sbagliata).
Grazie anche alla signora che non si è arrabbiata perché Kyra era senza guinzaglio ma ha chiacchierato volentieri con me.


heliSLaLenta & Kyra

I dati secondo Gipsy:
Quota partenza: m 351
Quota arrivo: m 922
Dislivello: m 920 circa
Tempo totale: 5 h 31 m compresa di soste
Km percorsi: 11,1 circa


martedì 3 maggio 2016

Traversata dei Corni di Canzo – 3 Maggio 2016


Oggi racconta Kyra

Si, oggi racconto io perché sono io quella che ha “subito” l'avventura … ed è per questo che siamo in ritardo con la pubblicazione: mamy ha sempre da fare e quando lei è libera … io dormo!
Insomma, oggi piove e anche se dormicchio è ora di raccontarvi quello che ho passato.
Si sa che quando si tratta di andare in montagna io sono sempre pronta … solo che l'imbraco proprio non mi piace. Mamma mi ha detto: “guarda che oggi ci sono le catene e se mi serve voglio poterti fare sicura e/o prenderti per la maniglia” e io a ripetere: NO NO NO, io cana alpinista sono!
Niente da fare, mi è toccato l'imbraco.
Andiamo ai Corni, la passeggiata che spesso facciamo al pomeriggio ma la mamma ha lo zaino questo vuol dire che stiamo fuori anche a pranzo! Ormai la conosco ^_^
E finalmente, arrivati al bivio dello Spaccasassi, prendiamo su di li; tutte le volte che passiamo di qui io cerco di salire ma niente, si va sempre dritti! Oggi invece mi ha dato retta e siamo salite da qui. Un pezzettino solo di strada e poi il sentiero. Mamma borbotta alla grande, ci sono segni religiosi che, dice lei, dovrebbero stare nelle chiese. E poi alla fonte, quella colata di cemento? Non posso darle troppo torto anche perché a me sembra tanto una conchiglia … in montagna? Mah, questi umani a volte li capisco davvero poco.
La prima sosta la facciamo alla cappelletta e poi via, saliamo al primo corno, l'orientale. Ancora borbottii di mamma: devo imparare a portarmi dietro un sacchetto resistente e raccogliere i rifiuti, dice mentre guarda disgustata due bottiglie di vetro.
Torniamo sui nostri passi a cercare il sentiero per il corno centrale. Ci siamo già state un sacco di volte ma tutte le sante volte lei non trova la strada! Dopo un paio di errori eccoci e dopo lo spacco nella roccia (una volta, gli alpinisti seri ci arrampicavano!) arriviamo alle catene. Io salgo subito felice mentre mamma, lenta come al solito, inizia pian piano.
Solo che … non so come sia successo, l'ho fatta già almeno 5 o 6 volte … sta di fatto che sono scivolata …. giuuuuuuuu' … per fortuna non mi sono ribaltata e c'erano degli arbusti ma io non ho le mani e non ho potuto fermarmi. Non so quanti metri sono stati ma mi sono fermata un bel pezzo sotto la mamma, con il fiato corto, non respiravo più! Sono stata immobile, davvero ora sono ferma? Davvero ora non si scivola più? E poi ho sentito lei che mi chiamava, con calma: Kyra, come stai?
Mi scrollo, cerco un sentiero per salire mentre vedo con la coda dell'occhio la mamma che scende. Ci troviamo poco prima delle catene, mi coccola un mondo, mi da da bere (che sete!!!) e qualche croccantino. Poi mi lega … e mi riporta verso le catene. Orpo! Mamma! Ma se sicura? Cerco di tornare indietro, ma lei con molta calma mi dice che ora sono legata e che non può succedere più nulla. E' un attimo convincermi ma ora sinceramente non sono più cosi baldanzosa come prima. Mi faccio aiutare spesso e anche la mamma mi sa che si è spaventata perché mi lasciava andare un paio di metri e poi “Ferma!” e io ho imparato ad aspettarla, poi “Vai!” e allora altri due metri. Non è bello andare in giro cosi in conserva (si dice cosi, sapete?) ma dopo lo scivolone è meglio.
Si, è meglio. Ma se mi cade la mamma io la tengo???
Sul corno centrale siamo sole, mangiamo qualcosa e poi, ancora legate, scendiamo.
Ma qui non ci sono le catene!
Fa niente, se scivoli ti fai male!
Eh … si è proprio spaventata … mi ha liberato solo sul sentiero per rilegarmi al canale dove, non so come passavo gli altri anni, mi ha aiutato in un passaggio che proprio non mi piaceva.
In cima ho dovuto difendere la mamma da un signore che è arrivato dalla nostra stessa strada ma non era pericoloso, ho scoperto poi, anzi: mi ha pure dato un pezzetto di prosciutto!
Gli umani hanno chiacchierato un bel po' e poi lui è sceso da dove è venuto mentre noi abbiamo continuato la traversata, io sempre legata. Mi ha lasciato libera solo arrivati al prato sotto.
Mi dovrò riconquistare la fiducia di mamma perché oggi ce la siamo davvero vista brutta e ho come l'impressione che mi toccherà stare sempre legata quando faremo qualche roccetta.
A Terz'alpe ho incontrato due cani abbastanza simpatici ma la mamma aveva ancora da borbottare, ce l'aveva con un signore che voleva farsi fare la fattura con codice fiscale per farsi rimborsare il pranzo dalla scuola e se non rimborsavano andava dai sindacati (?!?!?!) e poi ha detto che per i ragazzi invece anche niente, niente scontrino che tanto a loro andava bene. Lei si è arrabbiata molto perché dice che un insegnante dovrebbe insegnare la legalità e questa cosa l'ha fatta davvero incavolare.
Siamo poi scese dal geologico, quello che di solito facciamo in salita, e ci siamo fermate a fare il primo pediluvio della stagione … beh, il primo per la mia umana perché io è da moh che mi bagno anche fino al pancino :D
E poi … ovviamente ci siamo meritate uno splendido gelato!
Che avventura oggi … la giornata era meravigliosa, un bel cielo blu e tanti odori. Lo scivolone è stato un bell'avvertimento: staremo molto più attente da ora in poi, promesso!

heliSLaLenta & Kyra

I dati secondo Gipsy:
Quota partenza: m 506
Quota arrivo: m 1.371
Dislivello: m 1.020 circa
Tempo totale: 6 h 48 m compresa di soste
Km percorsi: 11,3 circa