mercoledì 18 febbraio 2015

Passo Tartano – m 2.013 – 18 Febbraio 2015


Le parole di oggi:
Pazienza – qualità di chi sopporta serenamente avversità, molestie e contrattempi anche molto spiacevoli.

Non che siano stati particolarmente molesti i contrattempi di oggi, ma Kyra ha avuto i suoi bei problemi a scendere con la neve che formava ghiaccio tra i polpastrelli e lei che si fermava per cercare di toglierli. Prima abbiamo provato con l'unguento, ha funzionato ma poco; poi le ho messo le scarpine, ma continuavano a scivolare e ogni pochi minuti dovevo rimetterle a posto. Poi le ho messo anche quelle dietro che essendo diverse, ma più probabilmente essendo dietro, è riuscita a tenerle fino alla macchina. Quelle davanti gliele ho fatte tenere fino al bosco, poi le ha perse entrambe (ritrovate e recuperate dallo zio) ma la neve non era più cosi bastarda.
Grazie davvero Antonello, anche da parte di Kyra!

Finalmente arriva la tartina, come la chiama il mio socio. Dopo aver rimandato più volte per i più svariati motivi, oggi ci siamo. Sosta colazione a Morbegno, dove ne approfitto per comprare “Le montagne divertenti” che vendono solo in questa zona e poi saliamo in Val Tartano.
Un attimo di panico per la strada non pulita dopo l'ultimo abitato ma piano piano riusciamo a salire e ci fermiamo dove vediamo una macchina già ferma con degli sci alpinisti che si stanno preparando. Con molta calma ci prepariamo a nostra volta, metto le scarpette a Kyra per i motivi detti sopra e partiamo. Due passi e mi sento apostrofare: ma io questa la conosco!
Che bello incontrare Fulvio! Peccato non ci fosse anche Eliana, l'avrei salutata volentieri. Gli altri invece, anche se li conosco, mi accolgono freddamente e freddamente sono contraccambiati. Con Fulvio invece chiacchiere a gogò. Mi spiace non salire con lui ma loro hanno un modo di andare in montagna che non mi è congeniale e poi Antonello è alla prima vera esperienza con le ciaspole e preferisco non andare con chi corre.
Mentre chiacchiero con Fulvio sento uno della sua compagnia che dice all'altro, in tono abbastanza sommesso: pensa che io ho letto che i cani possono camminare fino a -35 senza soffrire! Ora, posso anche aver sbagliato a capire ma non importa la temperatura, è solo un tipico esempio di chi parla senza sapere. Ovviamente non controbatto né spiego, non mi è stato richiesto e ho imparato che non vale la pena dare spiegazioni a chi non le richiede per cui sorrido al mio amico, lo saluto dicendogli che ci vedremo per strada. Invece loro hanno scelto un'altra cima, lo scopriremo poi scendendo al bar, ce lo racconta il barista, ci racconta di dove sono stati tutti gli escursionisti quel giorno … che tipo! Simpaticissimo!
Le scarpine di Kyra non funzionano. Si levano in continuazione. C'è da dire che siamo su una strada dove lo spazzaneve sta passando or ora (mannaggia al rumore!) per cui Kyra può scorrazzare avanti e indietro e le scarpette scivolano via. Alla fine le rimetto nello zaino e pazienza.
Se non ho sbagliato a fare i conti, ci facciamo circa 4 km di strada, che sembreranno il doppio al rientro, ma finalmente arriva il bosco. Di questa valle mi ricordo tutto, ricordavo il parcheggio, ricordo il bosco, le baite, i tornanti ripidi dell'ultimo pezzo di salita, il passo …
Ci sono stata 3 volte, e di tutte e tre le volte ho dei bei ricordi: con Rino e Giuliano che non ci siamo trovati poi al ponte nella discesa; con Luca, una gita di ripiego perché c'era troppo vento per quello che avevamo in programma e quel giorno a me non è suonata la sveglia; della mia uscita estiva solitaria bellissima!
Ci superano solo 2 ragazzi mentre 3 giovanotti hanno preso il versante opposto al nostro e li incontreremo verso la cima.
Inutile raccontare l'ambiente, lo fanno già le foto. Kyra non può scorrazzare per la neve troppo alta e si accontenta di fare avanti e indietro nel solco che troviamo per fortuna già tracciato.
Antonello è stanco ma io vedo la pala finale. Mi dispiacerebbe un po' non arrivare al passo ma non voglio forzare la mano. Arriviamo a quel dosso e poi ci fermiamo.
Solo che a quel dosso si vede la meta, manca davvero poco. Barretta poi è lo stesso Antonello a dire di continuare.
In cima troviamo i 5 che ci hanno superato, bella gente, si ride e si scherza.
Salendo ho fatto la spazzina raccogliendo il tappo dell'obbiettivo di una nikon e una bottiglietta d'acqua che ora restituisco al legittimo proprietario che ne è molto felice. Ci contraccambia con il suo socio facendoci una marea di foto di vetta, una più bella dell'altra!
La cresta per il Passo di Porcile è tracciata, ma no, oggi non è il caso. Torneremo d'estate in questo paradiso.
Scendiamo per ultimi e qui Kyra inizia ad avere un sacco di problemi che superiamo come ho raccontato all'inizio.
E in discesa, cercando di far correre Kyra che si ritrova le scarpine sulle zampine Antonello si dimentica che ha le ciaspole ai piedi e giù a faccia d'angelo!
Rido, poi chiedo se si è fatto male, quando mi conferma che va tutto bene rido ancora e mi avvicino perché so che non è facile alzarsi. Lo aiuto, puliamo i vestiti dalla neve e la macchina fotografica, poi riprendiamo la discesa.
Ora siamo stanchi. Ogni momento è buono per fermarci.
Arrivati alla strada sono più tranquilla, non è tardi ma qui il sole non c'è già più.
Un po' chiacchierando e un po' avvolti dal silenzio nei nostri pensieri raggiungiamo finalmente la vettura.
Sosta al bar. Non ci ero mai entrata. E' stato piacevole chiacchierare con il gentilissimo signore.
Strada per casa, Morbegno ci va bene e anche la SS36 è libera.
Scaricata la macchina, riempito la borraccia Antonello si avvia verso casa.
Io sfamo le mie bestiole, metto in ordine la sala (tutta la roba da montagna è fuori, ci penseremo domani) preparo la mia cena/dieta e poi, stanchissima, mi stravacco sul divano a spazzolare Romeo, coccolare Kyra.
Sono davvero stanca. Eppure la gita non era lunghissima. Mi sa che la dieta non è molto affine alle gite montanare … ci dovrò riflettere con la nutrizionista che mi segue.

heliSLaLenta & Kyra sono state accompagnate da Antonello

I dati secondo Gipsy:
Quota partenza: m 1.288
Quota arrivo: m 2.013
Dislivello: m 800 circa
Tempo totale: 7 h 07 m compreso di tutto
Km percorsi: 12 circa

lunedì 16 febbraio 2015

Monte Bolettone – m 1.317 – 16 Febbraio 2015


Le parole di oggi
Il mio dizionario mi ha tradito per cui consulto Wikipedia):
Ciaspole: Il nome "ciaspole" è un termine del ladino noneso (val di Non). Le racchette da neve (o ciaspe) sono uno strumento che consente di spostarsi agevolmente a piedi sulla neve fresca poiché aumenta la superficie calpestata e quindi anche il 'galleggiamento', tipicamente usate in attività di escursionismo su ambiente innevato. Inizialmente erano fatte di corda intrecciata e legno, oggi sono per lo più di plastica o di materiale simile

Tempo brutto ma dopo le nevicate del we non sono previste precipitazioni e visto il turno di riposo di Antonello gli propongo di provare la ciaspole. Gita corta, qui sopra casa.
Al parcheggio ci raggiunge Ombretta con lo splendido Kenai. Lui vorrebbe giocare con Kyra ma si sa che la mia tata da questo punto di vista qualche problema l'ha ancora. Ma Kyra è molto brava, se non le va di giocare lei si estranea dal cane, gioca sale e rincorre da sola le sue tracce e interagisce stupendamente con gli umani.
E' un peccato ma ora riprendiamo le lezioni e le finalizzeremo alla socializzazione, vedrai tata come sarà bello giocare con gli altri cani!
Arriviamo chiacchierando alla Capanna Mara, Ombretta ci deve salutare causa neve troppo alta mentre noi, per provare le ciaspole, ci avviavmo verso il Bolettone non prima di aver messo le scarpine a Kyra. Tatna insofferenza nel negozio qui Kyra le accetta di buon grado.
Il sentiero è tracciato appena appena, il vento in alcuni punti ha fatto accumuli che hanno cancellato la traccia e quindi abbiamo modo di provare per benino le ciaspole.
Cima, pappa, poi scendiamo dalla strada. Le scarpine di Kyra hanno fatto il loro lavoro però le perde. Lei, come la mamma umana, ha le caviglie sottili e non si riescono a stringere a sufficienza.
Vedremo la prossima uscita.
Terremoto? Non ci siamo accorti di nulla, neppure Kyra ...

heliSLaLenta & Kyra sono state accompagnate da Antonello

I dati secondo Gipsy:
Quota partenza: m 500
Quota arrivo: m 1.317
Dislivello: m 500 circa
Tempo totale: 4 h 04 m compreso di tutto
Km percorsi: 7,4 circa

domenica 1 febbraio 2015

Monte Megna – m 1.050 – 1 Febbraio 2015

 

Le parole di oggi:
Divertimento: ciò che serve a divertire, a ricreare lo spirito districandolo dagli affanni
Brontolare: esprimere malcontento o risentimento a voce bassa e sorda.

Per ognuno di noi il divertimento è diverso. Per me è fatica, compagnia poca ma buona, camminate in montagna, silenzi e 4 chiacchiere con chi incontri.
Ecco, la passeggiata di oggi è stato puro divertimento.
Scarpe basse, tanto non c'è neve (a tratti arrivava ben sopra la caviglia!) e voglio stare comoda.
Aspetto Antonello al bar dove faccio ogni tanto colazione la domenica, cosi ne approfitto per fargli conoscere Mario e Giuliano. Caffè, salutiamo gli amici e partiamo.
Il sentiero ad anello parte da Valbrona, partendo dall'ultima delle frazioni e tornando dalla prima dove lasciare la macchina è ininfluente e io scelgo di lasciarla al grande parcheggio dove c'è il monumento al ciclista (e alla bicicletta).
Partiamo, ogni bivio confrontiamo cartina e idee fino a che non arriviamo ad un alpeggio che mi lascia a bocca aperta: “qui voglio vivere”! E' Alpe di Monte, a 700 m slm, piccolo borgo che stanno ristrutturando con una veduta da urlo. Incontriamo li la mamma con i figli che stanno salendo al loro terreno e ci dicono che purtroppo no, non ci sono case in vendita ma ci invitano a vedere la loro proprietà. Cosi conosciamo anche il padre. Quattro chiacchiere su come sia complicato e difficile mantenere un terreno, vivere in quelle zone. Ma io non demordo, mi preoccupa solo il riscaldamento per il resto, avendo pure la strada (vabbeh, ci passa solo una jeep piccola piccola) ci verrei di corsa. Forse un po' affollato d'estate … ma tanto non ci sono più case!
Proseguiamo, sempre in serenità, lasciano i problemi a valle, scherzando e ridendo.
Incontriamo altri due proprietari di un terreno con splendida casa ristrutturata annessa. Ma qui, sono tutti cosi cordiali???
Dopo averli salutati prendiamo per la cresta, la gita è già corta tanto vale salire per cresta.
Ovviamente, vista la quota, la cresta è tutta nel bosco, la neve qui è piuttosto alta per le mie scarpette.
E qui devo chiedere scusa al mio socio: l'ho chiamato Brontolone …. ma no, lui non è un brontolone. Come dice il mio dizionario, il brontolone esprime malcontento o risentimento a voce bassa e sorda, lui invece esprimeva malcontento e risentimento con voce alta e potente! Perchè? Perchè la cresta era lunga, e quando arriviamo, ma sei sicura che è giusto, ma la croce l'hanno tolta …
Lascio perdere, non rispondo. A volte rido dentro di me, sono strasicura dell'itinerario anche se non l'ho mai salita la cresta. A volte mi chiudo in me stessa per non ascoltare i brontolamenti.
Arriviamo. Croce immensa. Messa per il giubileo. Il mio risentimento verso questo continuo proliferare o ristrutturare croci di vetta lo farò nella foto.
Riusciamo a mangiare riparati dal vento e dal freddo. Comiche per la foto di vetta e poi scendiamo.
All'alpe Motta mostro ad Antonello quello che conosco, anche qui non sarebbe male ma la stalla, unico punto dove avrebbe senso per me la casa (assolato, distante dall'abitato e aperto) è in funzione per cui niente da fare.
Triboliamo un po' per trovare la mulattiera che ci porta in paese e poi alla ricerca del caffè (non per me … io ne faccio a meno :P )
Vicino alla chiesa c'è sempre un bar e lo troviamo, fuori ci sono dei ragazzi, il barista è cortesissimo, ci offre delle sedie se vogliamo sederci al sole. Chiacchiero con i ragazzi, sono incantati da Kyra e io rimango incantata da loro. E' bello parlare con questa gioventù, sono maturi, amano vivere in un piccolo paese, sono educati e sanno confrontarsi … non sarei mai andata via tanto che il mio socio mi mette lo zaino in spalla e cosi, a malincuore, saluto.
Attraversando le varie frazioni guardiamo le case, ammiriamo le ville, cerchiamo di capire il posto migliore visto il sole di metà inverno; ma siamo in paese, io voglio andare a vivere appena fuori.
E cosi chiacchierando arriviamo alla macchina.
Casa.

heliSLaLenta & Kyra con Antonello

I dati secondo Gipsy:
Quota partenza: m 460
Quota arrivo: m 1.050
Dislivello: m 760 circa
Tempo totale: 6 h 30 m compreso di tutto
Km percorsi: 13,7 circa