sabato 24 dicembre 2016

Buone feste ... quasi a tutti

Svegliarsi al buio, la sveglia quasi non serve tanta è l'emozione. Prendere le tue cose facendo il meno rumore possibile e uscire dalla camera, cercare un posticino tranquillo dove consumare la tua frugale colazione alla luce della pila frontale. Finire di vestirti: l'imbraco sopra il primo maglione, la giacca di piumino e il guscio antivento sopra che tanto poi li si toglie. Uscire al freddo e guardare il cielo stellato. Siamo in pochi a partire a quest'ora e le parole sono sussurrate come a non voler ancora svegliare il giorno.
Ti avvicini al ghiacciaio e metti i ramponi, srotoli la corda e la fai passare, prepari con cura i nodi, i moschettoni sono già attaccati all'imbraco. Il casco, non dimenticare il casco mi raccomando.
Uno sguardo al tuo compagno e poi via. La frontale illumina quei pochi metri davanti a te e ti bastano, guardi bene la neve, devi sapere se è sicura e se c'è un crepaccio sotto che devi saltare.
Non sei sola. Nonostante ci siano 30 m di distanza da te il tuo compagno è dietro. Siete legati da quel filo neanche tanto sottile che è una corda da ghiaccio, entrambi nel silenzio che solo un ghiacciaio sa regalare.
Fa freddo, di solito fa freddo prima dell'alba per cui viene spontaneo allungare un po' il passo.
E poi avviene la magia. Arrivano le tue ombre e non sono date dalla luce della frontale.
Arriva l'alba. Le tue ombre sono lunghissime sul manto bianco. La luce aumenta e arriva il momento in cui ti fermi e alzi gli occhi per ammirare il miracolo che ogni giorno avviene: il nascere del sole.
Ecco cosa rappresenta … rappresentava per me la pila frontale.
Ieri sera invece l'abbiamo messa per salire nel bosco, noi tre bipedi e due quadrupedi. Soli. Nel silenzio che anche la notte sa regalare.
Lo sapevo benissimo che lassù non c'era alcuna alba ad aspettarci ma un faro che illuminava a giorno il piazzare del Rifugio SEC e il vin brulè e il tè bello caldo.
Non è più il momento di ghiacciai ma non ho rimpianti, non ho nostalgia, ho dei bellissimi ricordi di quello che sono riuscita a fare. E ieri sera mi sono tornati in mente.
No, non ero per nulla dispiaciuta. Ero felice. Con me c'era Giuliano e chi conosce la nostra storia può capire perché ero felice.
Buone feste … quasi a tutti.