martedì 21 novembre 2017

Casera La Pioda – m 1.559 – 21 Novembre 2017


Voglia di Val di Mello. Non è la stagione migliore per visitarla. Beh, dipende dai gusti. In estate c'è troppa gente e d'inverno è molto fredda visto che non prende mai sole. Noi vogliamo andare a correre per i boschi e guardare l'autunno che avanza.
L'idea è di andare in fondo valle. Ci sono rifugi per tutta il percorso, ovviamente neanche uno aperto, o meglio, uno dove però il rifugista deve scendere: “se non dovevo andare a valle ti facevo la polenta!” Vero o meno a me ha fatto piacere anche perchè sono stata le uniche parole che ho scambiato oggi, e non perchè sono un orso ma perchè non abbiamo incontrato nessuno.
Lo so, il dislivello non è tanto ma i km si. E se teniamo conto che 300 m sono stati fatti tutti insieme alla fine, ripido mannaggia a lui e io che penso e non vedo il sentiero e cosi mi ritrovo con il piede che affonda nel fango e il mio urlo NOOOOOOOO Niente da fare, ormai è li e posso solo limitare i danni cercando di non entrare con l'altro piede. Per fortuna avevo le calze di ricambio ma se penso che io non vado MAI con le scarpe da montagna ai piedi ma le cambio sempre mentre oggi no, non ho cambio in macchina … guardo sconsolata le scarpe, i pantaloni, i guanti e il fazzoletto. Non so più come pulirmi, il fango è maledetto! Mi porterò le mani sporche fino a casa dove, sotto la doccia, sono andata di brutto con lo spazzolino e ancora non erano pulite.
La Pioda cmq è un bel posto. Non c'ero mai stata, è stato recuperato dall'ERSAF per cui è tutto nuovo. D'estate immagino sia gestito e magari ci scappa anche qualcosa da mangiare (come se in tutto il percorso uno può morire di fame).
Un piccolo raggio di sole ci raggiunge sul ritorno, ormai alla fine della valle (inizio per chi sale).
A noi è piaciuta, una gita senza troppo impegno, per pensare e camminare in libertà.
heliSLaLenta & Kyra
I dati secondo Gipsy:
Quota partenza: m 919
Quota arrivo massima: m 1.579
Dislivello: m 700 circa
Tempo totale: 5 h 30 m compresa di tutto
Km percorsi: 14,5 circa
Percorso canabile: Si
Acqua sul percorso: Si, torrenti e fontane

sabato 11 novembre 2017

Cima di Piazzo – m 2.057 – 11 Novembre 2017

Ha nevicato e questa volta non voglio lasciarmi perdere l'opportunità di portare Kyra sulla neve.
Si, lo so, è il solito Artavaggio ma a parte il fatto che la funivia ora è chiusa per cui non c'è la solita folla compresa di motoslitte che vanno all'impazzata, Artavaggio offre sempre percorsi che valgono la pena.
Al parcheggio è stato divertente. Un signore con due cani mi si avvicina e si mette a chiacchierare con me sul fatto che i cani debbano stare liberi. La coppia che deve far scendere dalla macchina il cane lupo mi chiede invece di legare Kyra. 100 teste 100 capre dice un detto (non so scriverlo in dialetto).
Per i miei gusti c'era troppa gente ma non mi devo lamentare, è sabato, me ne aspettavo anche di più. Un gruppo di 4 ragazzi, con microzaini e mini bacchette che si ripiegano infinite volte per stare nei microzaini, urlano al parcheggio. Forse urlo pure io quando trovo qualcuno con cui scambiare 4 chiacchiere ma il loro parlare mi urta. Meno male che loro corrono e se va bene li incontrerò che scendono quando sarò a mala pena a metà della mia salita.
Alla casa mi fermo per bere, è ora di portare il thermos e devo ammettere che qualcosa di caldo ci sta bene.
E poi la sorpresa di vedere che il mio sentiero è stato finalmente segnalato e anche bene! D'estate faccio sempre fatica a trovarlo mentre d'inverno le peste sulla neve lo rendono subito individuabile. La mia gioia viene smorzata dalla baruffa che Kyra ingaggia con un cane simil border collie. Io inizio a correre da una parte chiamando Kyra, lei tenta di venire verso di me ma l'altro cane non la lascia stare e il padrone dell'altro cane, invece di richiamarlo e andare dalla parte opposta, si ostina a stare li a cercare di dividere i cani. Ma porca l'oca … era una baruffa e non è successo nulla ma è possibile che almeno non ci provi?
Controllo Kyra, è spaventata ma non ha segni per cui riprendiamo il nostro sentiero.
Arrivati alla strada la neve inizia a essere importante e lo spettacolo è meraviglioso.
Pian piano saliamo al rifugio Cazzaniga che purtroppo non accetta i cani per cui ci fermiamo fuori a mangiare il mio panino con Kyra che mi ammira con occhi languidi …
Arriva una coppia con cui avevo chiacchierato salendo e scopro che vogliono scendere con la funivia. Allora: per prima cosa vi consiglio di informarvi SEMPRE se la funivia funziona e poi ricordatevi che a novembre la maggior parte delle funivie è chiusa. Più tardi scoprirò che è vero, è chiusa, saranno costretti a fare anche la discesa nonostante un ginocchio messo un po' male.
Loro entrano a mangiare mentre io mi guardo intorno. Il Sodadura è li davanti a me ma so già che non ci salirò. I bastoni sono in macchina e la neve sulle rocce della salita è infida. Giro lo sguardo sulla cima che in questo momento non ricordo come si chiama e mi sembra lontanissima. Però è presto, potrei anche farcela, soprattutto dopo essermi mangiata uno spettacolare panino con il salame.
Partiamo, io un un po' indecisa ma poi seguo due ragazzi con un cane che stanno prendendo la via che passa bassa e risale la montagna in mezzo. I ragazzi si fermano e mi aspettano, vogliono sapere dove si prende la strada per tornare al rifugio Lecco, hanno fatto gli Stradini e vogliono fare l'anello. Ecco … ma se non conosci la zona e c'è la neve, perchè rischiare? Io non ricordo bene ma non vorrei che debbano fare il canale dei camosci per scendere … come sarà messo? Mah, io sono iper fifona ma con la neve, soprattutto quando è poca, non si scherza. Cmq li indirizzo, pochi metri prima c'era il cartello e non capisco come mai non l'hanno considerato. Forse la traccia che sale in cima era più appetibile.
Continuo. La neve inizia a farsi seria, a volte mi arriva al ginocchio, ci sono i buchi e stare in piedi non è sempre semplice (ma perchè ho lasciato i bastoni in macchina???) ma arriviamo in cima indenni. E sole. Poco prima della cima c'è l'immancabile madonna … 3 targhe e nessuna che porta il nome e l'altezza della cima. Ma perchè??? Ma teneteli in chiesa i vostri simboli sacri se oltretutto non danno informazioni utili!
Per scendere decido per la cresta e tra scivolamenti e sbandamenti arriviamo, indenni anche qui, al pianoro.
La strada per andare a prendere il sentiero di ritorno è piuttosto noiosa ma mi ha permesso di fare luce sulla situazione che ho ancora aperta con la padrona della casa precedente. Lunedi telefonerò all'avvocato proponendo le mie soluzioni.
Al Sassi Castelli una sosta torta e caffè, qui gli animali sono ammessi e il rifugio è accogliente, i gestori simpatici e mi fermo a chiacchierare un po' con loro. Poi decido di rischiare, lego Kyra alla sedia, le do il comando di RESTA e chiedo alla ragazza di darle un'occhiata … e vado in bagno.
DI ritorno trovo Kyra esattamente come l'avevo l'asciata e la ragazza mi dice che è stata bravissima … la mia Kyretta! E' ora che impari a fermarsi al RESTA e ci stiamo lavorando.
Due ore, dice il cartello, per la discesa. Non so se ci abbiamo messo davvero due ore ma non è stato pesante. Avevamo davvero voglia di sentiero, boschi, montagna … e neve.
A proposito, abbiamo provato la crema della TRIXIE, Kyra continuava a leccarsi i polpastrelli. Sembra funzionare, vedremo più avanti, L'unica cosa è che si è un po' leccata e poi la vedevi a pulirsi il muso nella neve! Speriamo che abbia capito che non è da mangiare e la prossima volta lasci stare.
Siamo tornate a casa stanche, anche la signorina si vedeva che non era tanto fresca … si sarà divertita?
heliSLaLenta & Kyra
I dati secondo Gipsy:
Quota partenza: m 874
Quota arrivo massima: m 2.067
Dislivello: m 1.240 circa
Tempo totale: 7 h 00 m compresa di tutto
Km percorsi: 14,2 circa
Percorso canabile: Si
Acqua sul percorso: No