domenica 18 agosto 2019

San Primo dal Tivano m 1.682 - 9 Agosto 2019



Per l'ennesima volta devo cambiare meta. Ho caldo. Tanto caldo ma nessuna voglia di fare strada in macchina. Oltretutto la Nina deve prendere l'antibiotico e non posso partire presto.
La proposta me la offre il mio capo: San Primo da Pian del Tivano.
Vabbè, proviamoci.
Allungo un attimo la strada in macchina per fare la seconda colazione, con 4 chiacchiere piacevoli con la barista. Poi il dubbio: dove lascio la macchina? Il grosso parcheggio che c'è appena arrivati mi dice che è riservato al ristorante e per evitare una multa entro nella stradina che porta all'Alpetto di Torno. So che per un bel tratto è asfaltata ma è molto stretta. E se incontro un'altra macchina? Non ci sono molti spazi per passare cosi al primo spiazzo proponibile (ci sono 2 bidoni della spazzatura) mi fermo. Cambio le scarpe con Kyra che già scalpita perchè li sopra ci sono le mucche. Sarà una bella giornata.
Ho ancora un pezzo di asfalto da fare, solo un paio di macchine scendono. Alpetto di Torno: davvero carino! La ragazza che ci abita con i due bimbi è simpatica, magari al ritorno mi fermo a bere qualcosa.
Finalmente l'asfalto finisce, sono all'Alpe Piazza se non ricordo male (non ho fatto la foto!!!).
Da qui inizio a perdermi. Prendo la strada che sale ma poi vedo che c'è una bacheca sull'altra strada. Scendo e ovviamente trovo il cartello per il San Primo. L'ultimo. Da qui prendo sempre la strada (strada … ci può passare un trattore) più battuta e cosi vado sempre di più verso Sormano. Il San Primo dietro di me che si allontana. Inizio a pensare che è meglio tornare indietro quando sbuco sulla strada che arriva dalla Colma. Ok, da qui tutto tranquillo.
Dopo poco incontro una signora simpatica con sui inizio a parlare. Parla parla … siamo salite insieme. In una morsa di umido pazzesco ma per fortuna niente sole.
E cosi la ragazza mi racconta che tutti gli anni da Caglio partono e vanno all'Alpe Spezzola e fanno una spaghettata per ricordare un ragazzo morto li, caduto per cercare di salvare una pecora. Alcuni vanno in cima al San Primo, altri aspettano all'Alpe.
In effetti troviamo qualcuno del suo gruppo in cima e … scopro anche che c'è un libro di vetta! Viene cambiato ogni anno ma non so da quando c'è. Lo sportello parla di 2008 ma dice di un rifacimento per cui non so. So solo che per prendere e rimettere il libro mi devo arrampicare sulla croce, l'hanno messo bello in alto.
Il gruppo degli spaghetti scende, rimaniamo in pochi in vetta. Non c'è sole, il venticello asciuga il sudore e le mosche non sono poi tanto fastidiose ma … come al solito ci fermiamo poco. Scendiamo dalla cresta. E ci troviamo sul sentiero le pecore. Povera Kyra … legata ma dà fuori di matto. Passate le pecore la rislego perchè ci sono i cani del pastore con cui mi fermo a chiacchierare. E' lo stesso che ho incontrato anni fa in zona Palanzone. E' simpatico, pacato e con voglia di chiacchierare. Gli racconto di Kyra, del fatto che è stata per un po' con un pastore che poi non l'ha voluta e chiacchierando dei problemi che ho con lei mi dice che è colpa mia. Lo so ma non so come venirne fuori. E un paio di consigli me li da. E non sono il metodo gentile anche se non sono né violenti né cruenti. E mi sa che se riesco li metto in pratica perchè sono sfinita, non posso portarla in ambienti che non siano la natura.
Ma per noi è ora di scendere, facciamo una piccola sosta a Terrabiotta e poi per la strada a cercare il cartello che mi indica il percorso che spero sia più corto.
Presa la deviazione decido di fermarmi sotto un albero per prendere un po' di fresco. Ora il caldo si sente. Ci fermiamo poco, come al solito, poi riprendiamo. Controllo con il GPS e cavolo se il percorso è più corto! Medito che quasi quasi mi fermo al rifugio a bere un caffè ma arrivata li della ragazza non c'è ombra. Due chiacchiere con il bimbo più piccolo e poi decido che è meglio andare a casa.
Nonostante siamo vicino alla gelateria non me la sento di scendere dalla macchina rinfrescata per cui niente gelato, dritte a casa.
Mi stupisco alquanto di come stia reagendo alle passeggiate di bassa quota, al caldo afoso … una volta avrei dato fuori di matto.
In parte credo che sia perchè nonostante abbia dei grossi problemi familiari nel mio io ho raggiunto quello che era il sogno della mia vita. Una casa in un piccolo paese, qualche bestia a tenermi compagnia, orto … e poi ho lavorato tanto su me stessa. Questo non significa che amo il caldo ma di certo la mia testa reagisce molto meglio di qualche anno fa.
Bene. Perché tanto non avevo alternativa ;)

heliSLaLenta & Kyra

I dati secondo Gipsy:
Quota partenza: m 1.045
Quota arrivo massima: m 1.686
Dislivello: m 746
Tempo totale: 6 h 23 m compresa di tutto
Km percorsi: 14,8 circa
Percorso canabile: Si
Acqua sul percorso: No, qualche pozza per abbeverare le mucche