sabato 29 marzo 2014

Grigna Settentrionale – m 2.410 – 29 Marzo 2014

Le foto

Le aggressioni verbali delle scorse giornate mi hanno lasciato molto stressata ma non meno determinata a provare questa salita.
La Grigna è casa, per me, questa salita la conosco a menadito, sia d'estate che d'inverno e forse è per questo che non la trovo cosi faticosa nonostate i suoi 1.600 m di dislivello.
Non c'è molto da dire se non le condizioni della neve: è ancora tantissima! Per fortuna quando siamo arrivate in cresta ci ha accolto un vento da sud (come mi ha detto un escursonista che stava scendendo) freddo freddo. Questo non ci ha permesso di stare troppo in vetta ma ci ha permesso di scendere meravigliosamente in una neve che si era indurita al punto giusto.
Poca gente, trovato per caso un ragazzo gentilissimo anche se un po' sfrontato (ha avuto il coraggio di chiamarmi signora!) che era in cima in maniche corte … peccato che non fosse un buon fotografo, ma il nostro ricordo di vetta l'abbiamo!
Kyra è stata bravissima, solo sul muro del pianto ha deciso che quelle gambette magre, abbronzatissime e nude (era un ometto) potevano essere appetitose cosi l'ho legata … in ogni caso l'avrei fatto in cresta. Mi ha fatto un po' tribolare per capire che doveva stare dietro, ma alla fine abbiamo raggiunto un buon accordo e la progressione è stata talmente tranquilla che ogni tanto mi giravo per vedere se c'era ancora :)
Ci siamo fermate poco in vetta e la poca gente presente mi ha fatto stare tranquilla.
La sosta l'abbiamo fatta ai Comolli, dove ci siamo messe in disparte sole solette. Per fortuna nessuno ci si è avvicinato cosi anche Kyra, a parte cercare di rubarmi il pranzo, è stata tranquilla.
Scendendo, sulla strada noiosa che porta alla macchina, ho trovato splendide persone con cui chiacchierare cosi che non ci siamo nemmeno accorte della lunghezza del percorso.
Per concludere in bellezza, mi sono concessa un gelato a Introbio … buono, vero Kyra?

Vista da Kyra
Oggi ne ho fatto una pelle! E' stato bellissimo! Beh, tranne il punto dove era ripido ripido e la mamma mi ha messo il guinzaglio (chissà perchè …) Io volevo stare davanti a farle strada ma lei continuava a strattonarmi e a gridare “DIETRO!” Arrivate in cresta ho dovuto cedere e mi sono messa dietro … però a me piace stare davanti, che ci devo fare???
In discesa mi sono divertita un mondo, la neve è una cosa bellissimissima!!!
Buono anche il gelato … solo che me da sempre poco … come faccio a convincere mamma a darmene di più???

Oggi ho avuto il piacere di camminare con Kyra


heliSLaLenta

Quota partenza: m 844 secondo Gipsy
Quota arrivo: m 2.410
Dislivello secondo Gipsy: m 1.580 circa
Tempo totale: 8 h
Km percorsi secondo Gipsy: 12,1 circa

mercoledì 26 marzo 2014

Sacro Monte Varese - 26 Marzo 2014

Le foto

Era tanto tempo che avevo questa curiosità e cosi, visto che non piove, parto con Kyra alla volta di Varese. E' lunga arrivarci anche se sono poco più di 40 km ci vuole un'ora e mezza.
Curiosità soddisfatta, molto diverso dal Sacro Monte di Varallo. Con sorpresa in cima, non mi aspettavo il piccolo abitato.
Per il resto, parlano le foto ... tenete conto che in cima ci ha preso una bella pioggia gelata ... la giornata non era un gran che ... anche perchè, se c'era il sole ... eravamo tra i monti ;)

mercoledì 19 marzo 2014

Verceia – Frasnedo – Tracciolino – San Giorgio – Novate Mezzola – 19 Marzo 2014

Le foto

Al solito, quando si è da soli la gita la si costruisce per strada.
Certo, la meta era quella, ma si è aggiunta Frasnedo e tolta Codera … per fortuna mi sono fermata prima, mi viene da dire …
Oggi abbiamo incontrato pochissimi esseri viventi, a Frasnedo un bipede e due pelosetti, al Tracciolino una coppia che ne sapeva un po' della zona e ci siamo fatti una bella e lunga chiacchieata, a San Giorgio un paio di abitanti … e poi la gente che ci ha confortato nel rientro tra Novate Mezzola e Verceia … non ne potevamo davvero più!
Al solito, lascio alle foto il racconto particolareggiato. Solo delle piccole “note tecniche” sulle strade della Val dei Ratti e di Codera.

La strada della Val dei Ratti prosegue, lo vedete nelle foto. Ora è pronta fino all'imbocco del Tracciolino, anche se ancora sterrata e non collaudata nell'ultimo tratto. C'è un piccolo parcheggio ma già mi dicono che è super-affollato nel we.
Ricordo che per salire fin qui in auto occorre prendere un permesso giornaliero al costo di 3 €.
La nota positiva è che la mulattiera è stata molto ben mantenuta. Quando si interseca con la strada ci sono dei cartelli nuovi nuovi che indicano dove procedere. Ovviamente, arrivati alla parte della strada che ancora stanno costrunedo, anche la mulattiera non è in ottime condizioni, ma il lavoro fatto a valle mi fa credere che alla fine non sarà cosi terribile come avevo pensato all'inizio.
La strada purtroppo proseguirà, andrà fino alle baite Corvegia che stanno in fondovalle un bel pezzo dopo la diga. Non ne sono felice ma se mi lasciano il sentiero e nello stesso tempo riescono ad aiutare la valle a vivere non posso lamentarmi più di tanto.
Un'altra notizia che non sapevo riguarda il Tracciolino. Ora hanno messo cartelli nuovi e perfino le sbarre per evitare alle biciclette l'ingresso. Il Tracciolino è di propietà dell'Edison che ne sono responsabili, niente di nuovo quindi se mettono dei cartelli e vietano alle bici di entrare visto che il percorso non è in sicurezza né per i pendoni ma soprattutto per le bici. Sembra però che siano stati stanziati dei soldi per mettere in sicurezza il percorso, però poi occorrerà avere il permesso di Edison per percorrerlo, nonostante il trenino di lavoro che transita ancora. Staremo a vedere.
Codera: la strada che inizia dopo il paese di Codera è ormai nota a tutti. Quello che non sapevo è che è stato dato il permesso a ogni famiglia che lassù ha una propietà, di portare su DUE e dicasi due mezzi …. due mezzi a motore per ogni famiglia … non ho parole! Lascio a voi commentare.

La nostra giornata è stata lunga, appagante, soleggiata e ventata, piena di fontane, di gallerie e di pensieri. Due grandi pensieri negativi hanno affollato la mia mente, sono cose della vita e non si possono cancellare ma la natura, la compagnia della mia ragazza, la bellezza di questo percorso e le chiacchiere con le belle persone incontrate oggi aiutano molto a finire la giornata con un bellissimo bilancio positivo, anche e soprattutto dell'umore.
I piedi non la pensano allo stesso modo, ma dopo un po' (un bel po') di riposo riprendono anche loro vigore.

Oggi non solo ho avuto il piacere di camminare con Kyra, ma se lei non c'era non avrei affrontato questo lungo cammino, per cui ancora Grazie KYRA di essere entrata nella mia vita!

heliSLaLenta

Quota partenza: m 153 secondo Gipsy
Quota arrivo: m 1.301
Dislivello secondo Gipsy: m 1.200 circa
Tempo totale: 8 h 53 m
Km percorsi secondo Gipsy: 24 circa

mercoledì 12 marzo 2014

Verso la Grignetta – 12 Marzo 2014

Le foto

Un'altra delle nostre avventure. Arriviamo ai Resinelli, non credevo di trovare neve ai bordi della strada, invece non si riesce a parcheggiare per salire direttamente al Porta e allora torno e sono la prima a mettere la macchina nel piccolo parcheggio.
Come mai non 'cè nessuno?
Ci prepariamo con calma e partiamo poco dopo le 8 e 30. Sono un po' pentita di aver preso gli scarponi pesanti e i ramponi a 12 punte ma il mio amico ieri sera mi ha fatto la ramanzina … e allora, piuttosto di sentirmi in colpa …
Sono subito contenta di aver messo gli scarponi pesanti, la neve inizia da subito … eppure la Cresta Cermenati sembra pulita per una buona metà …
Arrivo nei dintorni del Porta …
Come mai non 'cè nessuno?
Salgo. Mi trovo subito ai piedi di una bella slavina di terra e neve … ottimo, penso, come sarà al ritorno? Vedo che è pestata, mi tranquillizzo … ma …
Come mai non 'cè nessuno?
Essendo cosi disastrato, le tracce passano e io sono sola con la mia slavina di neve e terra da passare. Non è da ramponi, so che devo salire fino alla cima e poi troverò il sentiero … ma …
Come mai non 'cè nessuno?
Questo ritornello non mi esce dalla testa, non mi è mai successo! Procedo lenta, solo che più salgo più si fa ripido. Non si scivola ma sono lenta lenta. Cerco di stare di lato per camminare il più possibile fuori dal ghiaccio ma non è semplice. Alla fine prendo la decisione che è meglio arrampicare su quello spuntone di roccia piuttosto che sul ghiaccio e terra della slavina. Kyra è ormai su e spero che la rimanga. Attacco la roccia, facile e tranqulla, ma Kyra mi raggiunge e mi tallona: o cavolo! Spero che ce la faccia, io guardo quello che faccio per essere sicura di poter scendere (lo faccio sempre quando il terreno si complica un po') e penso che per male che vada torno a prenderla. Invece lei, la cagnetta alpinista, non si fa problemi; mi rimane dietro perchè non ha capito dove voglio andare …. tatina, voglio arrivare dove eri tu, ma io non ho 4 zampette motrici!
Esco finalmente e come immaginavo trovo il sentiero … però un bel pezzo più in alto! Intanto che arranco su per prati ripidi penso che ne ho fatte di peggio, ma il fiato proprio non c'è.
La decisione di salire li è stata ragionata: sono certa che c'è un'altro modo di scendere (c'erano delle tracce che ho perso) e in discesa troverò di sicuro la via giusta, la vedo dall'alto e non avrò problemi. Cosi sarà e scoprirò che invece di incaponirmi a stare a sinistra, dovevo spostarmi tutta a destra e virare a sinistra più in alto. Va bene, ho fatto un po' di allenamento.
Saliamo. Il sentiero si alterna tra tratti innevati e no e io aspetto a mettere i ramponi. Finalmente incontro dei signori che stanno scendendo, parlo un po' con loro, mi consigliano i ramponi da li in poi. Li metto e lego Kyra alla lunghina, nostra prima esperienza. Un disastro … lei si sente libera e va a destra e sinistra facendomi finire la corda sempre in mezzo ai ramponi, poi, da buona cordata, si incastra la corda nella neve prima e nella roccia poi … no, non è il caso. La slego, la rilegherò quando sarà ripido o se la neve diventa troppo dura.
Ed ecco che mi si affaccia un panorama che non avrei mai detto … slavine fino al prato vivo fresche, mi confermeranno che sono di ieri pomeriggio. I tagli sulla neve sono li da superare e inizio a pensare che forse non è il caso di essere qui.
Trovo due signori usciti da un canale e torna uno che mi ha superato in salita; nel frattempo vedo le roccette di vetta, completamente coperte dalla neve e piuttosto ripide. Kyra da li non sale e non scende … Sai che ti dico, tata? Noi ci fermiamo qui.
Ci riposiamo, ci godiamo la bella giornata, poi iniziamo a scendere quello che è il tratto più brutto. Su uno spuntone di roccia ci fermiamo a mangiare e poi giù, dove trovo il modo di aggirare la prima slavina.
Giretto, non riesco a superare i 1000 m di dislivello ma sapete cosa vi dico? Che non me ne importa nulla! La giornata è bella, sono stata bene, ho affrontato da sola le mie difficoltà e ho fatto da sola le mie valutazioni.
Io e la mia ragazza ce lo siamo meritate un bel gelatone?

Oggi ho avuto il piacere di camminare con Kyra

heliSLaLenta

Quota partenza: m 1.300 secondo Gipsy
Quota arrivo: m 2.042
Dislivello secondo Gipsy: m 740 circa
Tempo totale: 4 h 30 m
Km percorsi secondo Gipsy: 5 circa


sabato 8 marzo 2014

Resegone m 1.875 – Anello Olino - Morterone – 8 Marzo 2014

Le foto

E come ci sei tornata a Olino?
A piedi, lungo la strada …. 4,5 km e un'ora …. vabbeh ;)
Giornata super, qualche sgridata a Kyra che nel complesso è stata bravissima! Ora è la mia ombra … Supereremo anche la paura segli sci!
Per il resto lascio parlare le foto.

Oggi ho avuto il piacere di camminare con Kyra

heliSLaLenta

Quota partenza: m 1.158 secondo Gipsy
Quota arrivo: m 1.875
Dislivello secondo Gipsy: m 940 circa
Tempo totale: 6 h 20 m
Km percorsi secondo Gipsy: 13,8 circa

mercoledì 5 marzo 2014

Sasso Preguda – San Tommaso dal sentiero Elvezio - 5 Marzo 2014

Le foto

Oggi non si puo' stare a casa ma che fare? Quel traverso nel titolo è da un po' che mi frulla in testa, perchè no?
Con MOLTA calma stamattina ci prepariamo e partiamo. Nessun problema per il parcheggio ma sul sentiero trovo molti bipedi … e anche parecchi quadrupedi, per la gioia di Kyra. Ovviamente si chiacchiera con tutti e insieme si arriva al Sasso Preguda dove io e la mia Kyretta dovremmo fare un po' di allenamento.
Poco alla volta se ne vanno via tutti e cosi possiamo iniziare. E' stata brava la mia ragazza, nonostante le tante distrazioni è riuscita a fare tutti gli esercizi!
Poi ci avviamo anche noi verso San Tommaso, dove dovrei incontrare 6 personaggi (non sono in cerca di autore perchè l'hanno già trovato!) che si sono divisi li a Preguda chi sale, chi scende e chi va sul traverso.
Bello il traverso! Un paio di catene evitabili che la mia Kyra ha superato alla grande e poi sentiero bello e panoramico.
Con molta calma e parecchie soste arrivo a San Tommaso.
E qui devo aprire una parentesi sui miei nuovi amici: avete presente quanto è grande il bacino di utenza del Moregallo? E Milano? E io chi ti vado a incontrare? Gente che abita nel mio quartiere, che oltretutto è anche a sud di MI!
Mi sono fermata a mangiare con loro, risate e chiaccchiere a non finire. E vino … e io che non ci sono abituata … e la Kyra che si è guadaganta un pezzetto di salciccia e un po' di affettato (dopo aver leccato il mio risotto … non vista dalla mamma ovviamente!)
Che bello è stato! Sono persone davvero favolose che spero di rivedere presto.
Un po' ciucca riprendo il sentiero per tornare a Piazza Rossè

heliSLaLenta

Quota partenza: m 284 secondo Gipsy
Quota arrivo: m 769
Dislivello secondo Gipsy: m 780 circa
Tempo totale: Fa poco testo vista la sosta pranzo
Km percorsi secondo Gipsy: 11,4 circa