Fantozzi non avrebbe potuto fare di meglio :)
Chissà se la strada per il Culmine di San Pietro è aperta, penso mentre
scaldo la macchina (-11 … ci vuole un po' per sgelare i vetri!) A
Bobbio non vado perchè immagino il casino per il parcheggio anche se la
strada per salire sarebbe davvero meglio.
Arrivo a Moggio, i cartelli indicano il passo aperto. Si, aperto lo è,
ma la strada non è pulitissima. Procedo con cautela e pian pianino
arrivo al parcheggio. Una sola macchina. E si che non è presto. Vedo un
cartello affisso sotto al divieto di accesso: con ordinanza comunale si
vieta il transito sia veicolare che pedonale … pedonale??? Azz … che
faccio?
Intanto faccio pipì e come nelle migliori tradizioni arriva giusto una
macchina, mentre sono li con i pantaloni calati. E ovviamente si ferma.
Uffi, meno male che sono un pochetto nascosta. Ma sono contenta, non
sono da sola.
Poi ne arrivano altre 2 di macchine. Queste no, non mi rendono felice
perchè hanno su gli sci: speravo di essere da sola a farmi le mie
figuracce.
Ma va anche peggio, uno dei ragazzi lo conosco! Uffi … che palle!
Sorridendo mi preparo. Una fatica a mettere sti cavolo di scarponi, le
pelli sono già sugli sci e poi mi avvio, a piedi, dopo la sbarra.
Tento di mettere uno sci: cavolo … è troppo lungo l'attacco! Eppure
l'avevo provato … l'anno scorso … ma gli scarponi non rimpiccioliscono e
gli sci non crescono … ok, ce l'ho fatta!
Ora l'altro. Non entra. Per niente. Non solo, mi rendo conto che è
bloccato. Per salire l'attacco deve essere sbloccato. Togli tutto e
cerca di capire come si sblocca. Prova con uno sci: niente da fare.
Prova con l'altro: niente da fare.
Sbuffando mi tolgo lo zaino. Già immagino i ragazzi (ma quanto ci
mettono a prepararsi?) che ridono alle mie spalle: guarda che
imbranata!!! Chissà dove pensa di andare …
Colpo di genio! Capisco come sbloccare gli sci giusto quando stavo pensando di tornarmene a casa.
Riprovo a mettere quello che sembrava corto: niente da fare … non entra.
Ragiona, Silvia, se è entrato uno DEVE entrare l'altro. Allora
confronto gli sci e scopro che l'attacco è chiuso. Bene, lo apro e
finalmente riesco a mettere entrambi gli sci.
Il primo passo è fatto. Sono quasi sudata nonostante i -11 anche qui.
Parto. Devo ricordarmi che non devo alzare i piedi come con le ciaspole
ma lasciare scivolare gli sci. Ma quanto pesa il tutto? Mi fanno male i
piedi, ma queso lo sapevo già (devono scaldarsi anche loro) e faccio
una gran fatica ma proseguo imperterrita.
Finalmente i ragazzi arrivano, e mi superano. Poi si fermano e li
supero io. Intanto davanti c'è un ragazzo che mi chiede dove si va giù
di qui … ad Artavaggio! Ma non lo sai? Si si … mi ha detto il mio amico
che saliamo sul Sodadura, è vero? Hi hi hi … si, tranquillo, si arriva,
certo che la strada è piuttosto lunga! Lo saluto e proseguo. Ci
superiano ancora un paio di volte, mi superano anche 2 con le ciaspole e
io sono quasi contenta di essere lentina cosi ora sono sola soletta.
La strada è noiosissima e cosi lascio andare i pensieri. Non è nemmeno
in salita e penso già con tristezza a quando tornerò e non avrò nemmeno
su le pelli … inizio a pensare “ma chi me l'ha fatto fare” …
Arrivano 2 colonne di motoslitte. Quanto i 2 guidatori mi vedono si
fermano e spengono i motori: non mi aspettavo questa cortesia! Li
saluto, mi rispondono e mi chiedono se c'è altra gente. Non mi risulta,
rispondo loro. Sono stranamente gentili, non me lo aspetto da chi pensa
di trasformare i Piani di Artavaggio in un “paradiso per le motoslitte”
ma tanto è. La vita a volte è davvero strana.
Proseguo … proseguo … proseguo … mi sto stufando quando finalmente vedo
aprirsi la valle, segno che tra poco sono arrivata. C'è anche un
briciolo di sole e vedo che i 4 ragazzi (manca il mio conoscente con la
morosa) sono li fermi a bere. Bene, come al solito li ho raggiunti :)
Io mi fermo un momento prima a bere e poi proseguo. Dopo poco li riprendo e iniziamo a chiacchierare.
Scopro cosi che non sanno assolutamente dove andare. Spiego loro i due
versanti del Sodadura, la possibilità di salire anche la Cima Piazzi,
che non conviene tagliare su subito a destra perchè poi devi cmq salire e
scendere un paio di volte e che se fanno la via più facile possono
seguire la strada.
Ad un certo punto mi accordo che vorrebbero aggregarsi a me: tu dove
vai? Peccato, potevamo mettere insieme le gambe sotto il tavolo davanti
ad una bella polenta …
E no, ragazzi, io mi fermo qui, sono già stufa di avere questi aggeggi
ai piedi! Quanto mai non sono venuta con gli sci da fondo, allora si che
mi sarei divertita! Ma si, lo scopo era cmq quello di stare un po'
sugli sci da alpinismo e lo sapevo che non mi sarei divertita … certo
che se qualcuno si fosse sacrificato almeno una volta accompagnandomi
magari al Cainallo a fare su e giù e spiegandomi qualcosa (anche sono a
tenermi compagnia e a farmi coraggio … ) ma niente, i miei amici
sci-minuti hanno tanta pazienza ma senza gli sci ai piedi.
Saluti con sincera simpatia i miei 4 eroi e proseguo. Fa freddo e non
ho voglia di mangiare li all'aperto. La funivia sarà aperta e ci sono
delle panche all'interno, andrò li a prepararmi per il rientro.
Intanto mi ferma un signore: vedo che hai gli sci da alpinismo, che c'è da fare qui? Usti … ha scelto quella giusta :)
Gli spiego lo stesso dove può andare e poi proseguo.
Lungo la strada incontro una coppia, lei che cerca di far rialzare lui
(sono sugli sci da discesa) e lui che non ce la fa. Mi avvicino e senza
dire nulla mi metto davanti agli sci del malcapitato cosi da aiutarlo a
rialzarsi. Mi guardano con riconoscenza e mi ringraziano :) Come li
capisco i principianti!
Arrivo alla funivia. Ci ho impiegato una vita!!! Ma sono anche 8 km …
Mangio qualcosa. Mi sistemo e poi tolgo le pelli.
Ovviamente inizio subito con la salita che fatta senza pelli è una goduria :(
Poi cerco il modo migliore per andare a riprendere la strada. Se non
fossi stata sola era un'occazione per provare a scendere in neve fresca
ma da sola sono una fifona e cosi, tra un tratto di pista e la stradina
torno sulla via di salita.
E qui inizia la tortura. E' un saliscendi e i scendi sono talmente
piatti che devi cmq spingere. Vorrei piangere … avessi qui i miei
bellissimi scietti da pattinato!!!
Incontro il mio conoscente con la morosa e lo metto a conoscenza di
quello che stanno facendo i suoi amici. Sembra aver apprezzato il mio
aiuto, bene. Riprendo a scendere invidiando da morire le ciaspole della
ragazza.
Vorrei davvero piangere anche perché ho un attacco che si apre ogni tot
… splendido, non ci mancava che questo! Non ne posso più di fare le
salitine con questi mattoni ai piedi e più di una volta sono stata li li
per toglierli ma poi il pensiero di portarli in spalla mi fa passare la
voglia, stringo i denti e vado avanti. Il ginocchio inizia a farsi
sentire, ci manca anche che questo sforzo me lo faccia di nuovo
infiammare …
Come spesso dico, tutto ha una fine e finalmente arrivo alla macchina.
Pochi metri prima della sbarra capitolo e tolgo gli aggeggi infernali.
Finalmente posso togliere gli scarponi!!!
intanto arriva una ragazza che ha parcheggiato vicino a me. Ha la
faccia simpatica e ci fermiamo a chiacchiera un po'. E' sarda, ora qui
lavora 9 mesi l'anno per la regione e sapere che lavoro fa? La
boscaiola! Un mito! Anche perchè è piccolina quasi come me! Solo che le
sue braccia funzionano meglio delle mie anche se ha i suoi guai pure
lei.
Ci salutiamo con simpatia, chissà che non ci si riveda dalle nostre parti :)
Bilancio della giornata: sci un disastro, umanamente è stato piacevole …
io che vengo interpellata come un'esperta del luogo hi hi hi … però è
stato bello.
Purtroppo tornando a casa mi accorgo di avere mal di testa. E' già un
paio di giorni che non sto troppo bene … ho paura che l'influenza sia in
arrivo …
heliSLaLenta
Quota partenza: 1.180
Quota arrivo: 1.650
Dislivello secondo Gipsy: m 573 circa
Tempo totale: 5 h 15 m
Km percorsi secondo Gipsy: 16