domenica 3 luglio 2011

Dames de Challand: 2 a 1 (Becca Torchè – m 3.016 – Becca Vlou m 3.032) – 3 Luglio 2011


Prologo
Succede quando ormai ci si conosce.
Arriva la mail con la proposta. Accetto senza neanche andare a vedere. Se Luca_P me le propone vuol dire che dovrei essere in grado di salirle.
Poi vado a cercare un po' di relazioni. Ne trovo davvero poche.
La Torchè è escursionistica mentre la Vlou … capisco perché mi ha detto di portare imbraco, cordini e moschettoni! Cavolo … la cresta! Ma che bella idea penso. Penso anche che sia matto a pensare di farle entrambe. Tutte le relazioni che vedo parlano di mazzate sia per una cima che per l'altra e nessuno che le abbia fatte entrambe in traversata.
Bene, penso, domani sarà una gran bella giornatina!

Sveglia alle 3:30
Primo intoppo: non si può più accedere agli anans di Cinisello arrivando dalla SS36. Ora la nuova strada porta direttamente in A4 … ma io ho appuntamento agli anans!
Alla fine riesco a parlare con Luca_P e ci troviamo all'area di servizio dopo Cormano. Lasciata li la mia auto andiamo di filata in Vallèe.
Iniziamo a chiarirci. Si parte dalla Val d'Ayas e non da Issime.
Si sale prima la Torchè e poi, se ce la facciamo, la Vlou passando dal colle.
Mi si ridimensiona tutto … un filino di rammarico per la cresta … tutto sommato il ragazzo non è poi cosi pazzo :) Fatta come l'ha pensata lui diventa anche fattibile!
Il problema è dove lasciare la macchina. Tutte le relazioni parlano di lasciarla Fontaney a circa 1400 m
Iniziamo la salita nella valle. Abbiamo una fortuna sfacciata perché alla fine riusciamo a iniziare a camminare all'alpeggio di Chalex.
Ci teniamo a precisare che, almeno ad oggi (luglio 2011) esiste un divieto di accesso a questa strada che parte da Isollaz. La macchina andrebbe lasciata in corrispondenza dei cartelli dei sentieri (circa 900 m slm). Poco dopo c'è il cartello di divieto. A questo punto io avrei rinunciato alla salita.
Cmq partiamo con un freddo che apprezziamo molto, visto che immaginiamo il caldo del ritorno.
Deve esserci stata una gara podistica per cui il sentiero per il colle Dondeuil è segnalatissimo. Ci mettiamo molto meno del tempo indicato sul cartello :) ma da qui inizia il nostro calvario.
Relazione alla mano, cerchiamo di capire come fare a passare dall'altra parte della valle. Solo al ritorno troveremo la via corretta, per l'andata ci accontentiamo del fiuto di Luca_P che riesce ad individuare il passaggio.
La via non è faticosa in se, ma fino alla bastionata ci impone di fermarci spesso, leggere la relazione, guardarci intorno, cercare di capire dove andare. Perdiamo un po' di tempo, consolati però dai panorami delle due dame che man mano ci si aprono davanti. Per non parlare della flora … che rododendri … un vero spettacolo!
Sotto la bastionata i segni ridiventano evidenti: frecce gialle e vecchi segni rossi ci accompagnano fino in cima. Incontreremo nella giornata solo 3 signori (2 sul sentiero che aspettano il compagno salito in vetta). D'altra parte è anche capibile: anche da Issime c'è un divieto per le auto e il dislivello, unito alle difficoltà, fa desistere molta gente da salire quassù … inizio a capire perché non ci sono troppe relazioni … ed è un vero peccato!
Oggi io non ci sono troppo con la testa, o meglio: la mia testa va per i fatti suoi e faccio davvero fatica a tenerla qui, nella realtà. Questo fa si che le mie performance siano davvero scarsine e arrivo in vetta in circa 3 ore e mezza ma piuttosto stanca.
In vetta una pessima sorpresa: un vento gelido e forte ci spazza via.
Il tempo di guardarci intorno e poi ci rintaniamo poco sotto la vetta a mangiare riparati dal maledetto.
Rimettiamo i musetti fuori per la foto di rito, poi ci rintaniamo sotto la croce a firmare il libro di vetta (da settembre dell'anno scorso una sola firma a fine giugno … sob!) e a discutere sul da farsi.
Luca_P è un po' preoccupato per le manovre da fare con quel vento gelido e la mia testa invece non ne vuole sapere di salire la Vlou.
Alla fine mi sembra onesto un accordo: scendiamo al colle, io lo aspetto e lui sale la seconda dama. Se ci va da solo, essendo bravo e veloce, ci metterà davvero poco. É molto tardi e penso anche al ritorno. Io non ho problemi ad arrivare a casa tardi, Isi non protesta più di tanto, ma Luca_P ha il bimbo che lo aspetta …
Iniziamo la discesa. Abbastanza tranquilla fino alla calata dove per fortuna c'è già attrezzata la sosta con ottimi chiodi, cordini nuovi e un moschettone di calata.
Bene, tiriamo fuori l'attrezzatura, preparo la doppia e la provo. Ci ho messo davvero poco e, udite udite, sembra funzionare!!!
Ci confrontiamo su come scendere e alla fine decidiamo che il primo a scendere sia Luca_P. Sto per preparargli la doppia quando mi dice che non ce n'è bisogno, lui scende cosi. In fin dei conti è solo un III … è un mito quell'uomo!
Arriva il mio turno. Non è lunga la discesa, saranno una decina di metri. E' in un diedro e saranno entrambi i fatti che mi rassicurano ma scendo tranquilla, anzi, mi diverto pure quando mi rendo conto che, contrariamente alle doppie che facevo un tempo, ora riesco a scendere spedita controllando molto bene la mia velocità e la direzione.
Eccoci al colle. Luca_P giustamente insiste perché salga anch'io ma sono già le 14 e poi abbiamo tutta la discesa da fare.
Torneremo per la cresta.
Lui parte. Da dove sono io lo posso seguire per tutta la salita. Cavolo se va veloce! In 20 minuti è in cima! In un'ora esatta è di ritorno :)
Altra piccola sosta, ricomponiamo gli zaini e iniziamo il calvario della discesa.
Ritrovati i segni, decidiamo di seguire degli ometti di vetta che sono molto ben segnalati e rimangono in alto. Scelta erratissima! Ci portano in cresta ma poi di li più nulla. Non siamo sicuri che per cresta si possa scendere al colle e non abbiamo più tanta voglia di ravanare per cui decidiamo di scendere per prati verso la casetta che è il nostro punto di riferimento.
Una discesa davvero infame che però finisce. Al Colle ci arriviamo abbastanza in fretta visto che abbiamo trovato il collegamento che rimane più in alto.
Poi la discesa lunga, tanto lunga quanto corta ci è sembrata la salita.
E' davvero tardi, sono ormai le 18 e 30
E fa ancora caldo :)
Troviamo coda a Verres per l'autostrada chiusa in direzione Aosta … non ci mancava che questa.
Arrivati a Milano (per fortuna senza grossi intoppi) ci rendiamo conto che dovremo fare il giro dell'oca per andare a prendere la mia macchina … e che poi entrambi dovremo entrare a Milano per riprendere il tratto urbano dell'A4 … dobbiamo trovare un nuovo punto di incontro, per oggi è andata cosi. E' andata meravigliosamente bene cosi :)
Grazie Luca_P … giornata fantastica … con l'Avic sempre li in primo piano … uno dei miei tanti tormentoni!
Nota negativa: sono riuscita a far andare in tilt anche Gipsy … ha perso il segnale in cima alla Torchè e non mi sono accorta che non l'ha più ripreso … peccato … non ho il tracciato di tutto il nostro ravanare! Per fortuna, essendo l'altimetro barometrico, il dislivello totale me l'ha calcolato.
Quota partenza: m 1.776
Quota arrivo: m 3.016 – 3.032
Dislivello secondo Gipsy: m 1.500
Tempo totale, comprese le soste: 11 h 9 m
Km percorsi e calcolati a spanne: circa 16 km

heliSLaLenta

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