sabato 28 agosto 2010

Grigna Settentrionale m 2.409 dalla Via del Caminetto - 28 Agosto 2010

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Accetto volentieri la proposta di Grandemago visto che venerdì non sono salita in Valtellina. Vengono a prendermi a casa, cosa posso volere di più?
Sono un po’ perplessa quando mi dicono che sono in 8, io non sono più abituata a stare in mezzo a tanta gente ma confido che siano tutte persone simpatiche e alla mano.
Mentre mi avvio all’appuntamento arriva un sms: siamo al bar. E sono in anticipo :) cosa che mi fa sempre molto piacere.
Arrivo e mi aspettano un sacco di sorrisi. Presentazioni e saluti (i nomi non li ricorderò mai!) e poi via. Mi lasciano il posto davanti (GRAZIE!!!) e andiamo verso Primaluna per prendere la strada di Esino che non ho ancora fatto.
Chiacchieriamo salendo, Aldo è davvero alla mano e molto simpatico e ci troviamo subito. Al parcheggio il gruppo (diviso ovviamente in 2 macchine) si compatta, ci prepariamo e partiamo.
Salendo si chiacchiera … chiacchiera … chiacchiera … ma no, non è fastidioso, anzi! Sono chiacchiere piacevoli e il sentiero aiuta. Arrivati al bivio iniziamo a salire, mi fermo per far pipì e cosi mi ritrovo alla fine del gruppo, posizione che mi è sempre piaciuta quando andavo in montagna in “truppa”. Ma alla bocchetta di Prada sono li che mi aspettano :)
Saliamo. Io preferisco rimanere indietro e “discuto” con Esilde su chi debba avere l’onore dell’ultima posizione. Alla fine proseguiamo insieme e chiacchierando scopriamo che ci siano già conosciute, ma dove? Fotografiamo. Mi fa l’onore di chiedermi di fare qualche scatto ai fiori che incontriamo con la sua macchina e arriviamo alla Porta di Prada.
Qui mi assalgono i ricordi, la nostalgia sta per prendere il sopravvento ma no, non posso proprio oggi. Cerco di scuotermi e mi riunisco al gruppo.
Grandemago, che è appunto un grande mago, non ha piacere di fare i saliscendi, anche se sono di pochi metri, per cui ci guida su traversi alquanto improbabili … e i nostri commenti non li risparmiamo certo :) sempre ridendo.
Al rifugio sosta. In molti tiriamo fuori la nostra banana, altri lo yogurt, qualcuno la frutta. Insomma: una seconda colazione in piena regola.
La serenità che avvolge questo gruppo mi stupisce. Non ci sono più abituata. Ultimamente la mia vita è stata talmente incasinata che ho perfino dimenticato il significato di questa parola. Sono ammirata e stupita e contenta di vedere che la vita continua, e può perfino essere serena e tranquilla. Sono contenta di aver accettato questo invito!
Alla ripresa supero le “donne” che rallentano per chiacchierare meglio e raggiungo il gruppo di testa. Sono curiosa di vedere questo camino, soprattutto il masso che ne ostacola il passaggio. La relazione dice che si deve superare sulla destra, dalla foto non vedo molti passaggi ma siccome le difficoltà si fermano ad un EE non sono preoccupata.
Alla base del traverso che porta al camino ci fermiamo per bere, mettere via i bastoni e ricompattare il gruppo.
Nessuno protesta, tutti sono contenti … siamo in 9 e sta andando tutto benissimo …
Lo so che voi ci siete abituati, ma io no e questo affiatamento mi stupisce, molto piacevolmente.
Scendiamo verso il traverso infido ed esposto che sarà la parte più difficile del canale. Passiamo facendo molta attenzione e per lasciare il passo a che viene mi ritrovo in pool position con Marica che lascio davanti a me. Saliamo. È bello. Facile, roccette semplici facilitate ulteriormente dai bolli che ti indicano dove passare.
Arriviamo quindi al “mio” masso e con disappunto capisco cosa vuol dire che si passa a destra. Si passa a destra si, ma non del masso … del canale :( Peccato … speravo in una difficoltà superiore ma non fa nulla. Iniziano le catene, io cerco di non usarle e in effetti non sono necessarie.
Guido io ora il gruppo ed il sentiero piega e sinistra. Chi è dietro di me prosegue dritto e mi apostrofa: “Perché vai di li?”
La risposta viene da sola: forse perché ci sono i segni?!?!? Ridiamo, Grandemago fa presente che di me ci si può fidare (:O :O :O) e di seguirmi.
In breve siamo fuori dal canale. Ricompattiamo il gruppo. Foto, spiegazioni di montagne e cime che si vedono cosi scopro che si vedono nitidamente l’Arera e l’Alben. E’ inutile, non imparerò mai :(
Gli altri sono già partiti, Esilde, Aldo ed io siamo la coda del gruppo e sempre chiacchierando pian piano raggiungiamo la cima.
Gli altri sono già li, hanno occupato la panca e sono già con la pappa in mano a prendere il sole.
La giornata è stata bellissima, sole splendido ma non caldo, assolutamente! Il vento che un po’ mi preoccupava in realtà non si è fatto sentire.
Trovo anch’io un mio posticino e “pranzo” … ormai mi sono abituata a non portare molto in montagna ed in effetti non ho nemmeno molta fame.
Dopo il cazzeggio d’obbligo rimettiamo gli scarponi e saliamo in cima per la foto di vetta.
Io mi perdo con uno splendido labrador … non ce la faccio proprio più, mi sa che prima di Natale arriverà anche per me un cagnolino. Lo so che la mia vita cambierà, che i miei ritmi saranno dettati dal cane. Mi prendo ancora qualche giorno per meditarci sopra bene ma so che la decisione ormai è presa. Le “bestie” sono molto più affidabili degli umani e se anche dovrò fare qualche sacrificio so che un cane mi darà tante soddisfazioni. Più che altro spero in meno delusioni se devo proprio essere sincera.
Fatta la foto di vetta si inizia la discesa. Siamo in tanti e facciamo “tappo” sulle catene.
Mentre aspettiamo gli altri medito ad alta voce con Aldo: forse è meglio scendere dalla Bogani, e poi è tanto che non vado giù di li. Aldo concorda e siccome è un “democratico” capogita mette gli altri a conoscenza del percorso scelto: non si accettano ammutinamenti :)
Scendiamo da un sentiero che spesso ci si presenta con passaggi un po’ difficoltosi al punto da credere di aver preso una traccia alternativa. Il mio ginocchio si fa sentire, devo proprio aver esagerato la scorsa settimana. Scendo piano e appoggiandomi ai bastoni sperando di trovare presto un sentiero più agevole.
Ed eccolo li! Bene, manca poco e poi la mia “sofferenza” avrà fine.
Prendendoci bonariamente in giro tra chi trova il sentiero giusto e chi, per fare qualche cm in meno di dislivello passa in posti improbabili, arriviamo alla Bogani dove, sedendoci nel prato, prendiamo qualcosa da bere.
Si chiacchiera come al solito del più e del meno ma giunge ben presto l’ora di ripartire.
Bello potersi prendere queste pause, nelle ultime mie gite, sia che ero in solitaria sia in compagnia, le pause sono state davvero poche e mooooooolto corte.
Scendendo parlo con Lebowsky che ha una casetta a Morgex: che invidia! La mia Vallèe!
So che non ci tornerò per molto, molto tempo. Il viaggio è un costo che per il momento non posso sostenere. Non so se arriveranno tempi migliori, ci credo sempre meno man mano che i mesi passano, ma anche qui dove abito ora non mi trovo poi cosi male :) Vedrò di farmi bastare questa splendida valle.
Arriviamo al parcheggio consentendoci un’ultima foto a questo panorama davvero mozzafiato.
Ci cambiamo con calma e poi ci dirigiamo verso casa mia. Per una volta non sarò l’ultima ad arrivare a casa con una strada lunga ancora da percorrere.
Saluto i nuovi amici. Loro non lo sanno quanto io sia loro grata per la giornata serena e tranquilla che mi hanno fatto passare. Approfitto qui per ringraziarli, sono una compagnia davvero fantastica.
Ah ... Esilde è stata una mia cliente quando lavoravo in negozio ... è proprio piccolo il mondo!

Partecipanti: Grandemago, Emoke (Memi), Esilde, Lella, Lebowsky, Marica, Patripoli, Pizzo1954, heliS



Quota partenza: m 1.420
Quota arrivo: m 2.409
Dislivello secondo Gipsy: m 1.230
Tempo totale di marcia comprensiva di soste e foto: 8h 45m
Km percorsi: 13,6






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