lunedì 15 febbraio 2016

San Primo dalla direttissima e cresta – m 1.682 – 15 Feb 2016


Giornataccia.
Però ha nevicato.
E sarà l'unica giornata bella della settimana.
Ma è una giornataccia e la mattina proprio no, non me la sento di uscire.
Poi passa.
Il San Primo da Pian Rancio non è lungo, perché non sdoganare le gite pomeridiane?
Alle 13 siamo al parcheggio. Neve. C'è neve, non come l'altra volta che se n'era appena andata via. Carico le ciaspole sullo zaino che non si sa mai e partiamo. La consistenza della neve è perfetta, asciutta e non si scivola. Non è tantissima ma sufficiente.
Mentre saliamo dalla strada innevata mi vengono in mente quei ragazzi che erano saliti dalla direttissima. Guardo avanti e vedo che è tracciata. Perché no? mi dice una vocina dentro. Perché è ripida, rispondo io. Ma poi vince la voglia di ripido e decido di salire da li. Non sono sicura che sia questa la via che viene chiamata direttissima perché io pensavo che salisse più in la sulla cresta invece arriva ai ripetitori ma tanto fa.
Ripida eccome. E poi, la traccia che avevo visto me la devo essere inventata, o meglio, è una traccia di sci per cui me la devo immaginare. Ogni tanto trovo delle impronte (senza ramponi) che scendono e mi consolo.
Ripido, talmente ripido che vedo le gocce del mio sudore scendere e cadere nella neve. KYRAAAAAAAAAAAA !!!! E' sparita. Torna scodinzolando e correndo contenta: sono qui, mamma, mentre tu arranchi io vado a divertirmi un po' nella neve fresca, va bene?
Screanzata … un po' di rispetto! E rido, lei si diverte e lo scopo di oggi era appunto questo, farla divertire.
Finalmente spiana un po' e posso tirare il fiato; Kyra torna vicina a me e poco dopo approdiamo sul sentiero. Incontro due ragazze che scendono (ma è lunedì, che ci fanno in giro?) mentre io cerco di capire chi sono dopo la faticaccia della rampa. C'è aria fredda, prima di arrivare a Terra Biotta decido di coprirmi e meno male perché li ci accoglie un vento gelido gelido. E incontriamo uno sci alpinista, uno di quelli che non se la tira. Kyra gli abbaia e lui si ferma e cerca di fare amicizia. Poi mi rincuora dicendomi che il vento è solo li, ci salutiamo e ognuno per la sua strada.
Oggi, nonostante il vento, decido per la cresta. E' bella, la neve è bella, il panorama è bello, Kyra si diverte e il vento le ha pulito le zampette che si erano riempite di neve quando ha scorrazzato in neve fresca.
Cima. Mentre arrivo sbucano dal sentiero del Martina due signori. Lei è arrabbiata perché il sentiero è scivoloso. Hanno le ciaspole e i ramponi: ma perché non ha messo i ramponi? Mistero. La solita pigrizia immagino. Mi chiedono la foto di vetta e poi scendono. Hanno fatto un bell'anello: partiti da Sormano, a Terra Biotta sono scesi e hanno preso la strada per il Martina a ora tornano a Sormano. Se non ci fosse la storia del parcheggio che a Sormano costa un botto, è un anello da fare.
Vento freddo, mi infratto con Kyra ma fa davvero freddo. Il tempo di mangiare 3 biscotti e di bere un po' di tisana calda e poi scendiamo dalla strada. Incontriamo uno sci alpinista che sale e un ragazzo con le ciaspole. Un traffico per oggi che è lunedì!
Devo ammettere che mi sono divertita pure io, ho bisogno di muovermi e quando sono in montagna il mio morale torna a livelli accettabili, se poi c'è la neve bella come oggi rasenta quasi la gioia.
Bene, abitare qui nel triangolo lariano ha molti lati positivi, compreso il fatto che puoi partire anche di pomeriggio per fare una bella salita.

heliSLaLenta & Kyra

I dati secondo Gipsy:
Quota partenza: m 1.110
Quota arrivo: m 1.687
Dislivello: m 645 circa
Tempo totale: 3 h 26 m compresa di soste
Km percorsi: 8,5 circa

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