mercoledì 31 luglio 2013

Pizzo Larec - m 2.162, Cima Cassera – m 2.322, Pizzo Mellasc – m 2.465 – 31 Luglio 2013

Uno dei miei difetti maggiori è la sincerità per cui lo ammetto, la meta era il Pizzo Rotondo ma poi le cose vanno un po’ come vogliono :)

La meta è lontana, 5 h e 30 m, mica paglia! Per cui cerco di partire presto ma nonostante tutto metto gli scarponi ai piedi che sono già le 8:20
Partiamo di buona lena con meta Alpe Caprecolo e visto che ci siamo state sabato non abbiamo problemi a trovare il bivio. Per adesso non fa caldo e in circa un’oretta siamo alla meta.
Io so che la Bocchetta di Stavello è sulla sinistra ma il sentiero mi fa scendere comunque all’Alpe Fraina. Uff … mi scoccia perché c’è gente e io oggi mi sento più orsa del solito.
Pazienza, arrivo ai cartelli ma … non è che siano segnati benissimo … ci sono anche 2 cartelli per la medesima destinazione, una scritta in dialetto e una in italiano, che hanno due tempi diversi ma la stessa direzione: misteri!
Comunque io vado a sinistra, convinta! Ma arrivata poco sopra ci sono le mucche al pascolo, il sentiero non si vede più e Kyra sta facendo la matta.
Ok, torno sui miei passi. Non so cosa c’è da questa parte della valle che non va ma una vocina dentro di me mi dice di andare a destra, alla Bocchetta di Larec.
Torno e prendo la traccia ben segnalata, è anche stato il percorso della gara di domenica (Giir di mont) per cui è pulitissimo. Non nego che ancora spero di trovare un bivio che mi porti a Stavello e tutti i torti non li ho: guardando poi dall’alto vedo un sentiero che porta alla Bocchetta di Colombana e che parte proprio da Fraina!
Finalmente vedo il colle e sono curiosa di vedere dall’altra parte della valle anche se so benissimo cosa mi aspetta; in effetti, sbucando rimango senza fiato: Trona, Pizzo 3 Signori, le Grigne … riconosco (incredibile!) il Falc, la Grassi … una giornata meravigliosa e temperatura accettabile completano il mio quadretto bucolico. Decido di fare almeno una cimetta e mi sposto sul Pizzo di Larec che credo nessuno salga mai.
Non appena arrivo al panettone che è la mia cima mi vedo un’aquila spiccare il volo a circa 2 metri da me … che emozione … la guardo volare via mentre prendo la macchina fotografica ma ora che l’ho centrata è lontana … difficilmente scorderò questo momento, cosi vicina non mi era capitato mai … è semplicemente bellissima! E per fortuna Kyra non si è accorta di nulla ;)
Sono al Pizzo Larec e ho davanti a me un panorama stupendo … il sentiero di salita era stracolmo di gentiana purpurea con la presenza di qualche gentiana punctata, oltre a mille altri fiori. Me lo sono goduto tantissimo e ora, appollaiata su questa cima senza croce, mi godo una pace infinita.
Ecco, in questo momento so che cosa è la serenità, sono rari i momenti in cui la sento per cui me la godo tutta, lasciando spaziare lo sguardo a 360°  … non sempre serve andare in alto per avere queste emozioni!
Vedo il sentiero che percorrerò per scendere, dall’altra parte riconosco il traverso che porta alla Bocchetta di Colombana e poi a quella di Stavello … mi viene una mezza idea … ma è tardi … no, oggi non è da Bocchetta di Stavello … certo che quel traverso … ecco, appunto un traverso e tutto assolato …
Decido di andare a vedere, salire ancora un po’ non mi costa nulla.
Salgo lentamente, se mi lasciano i miei tempi, con il mio passo lento lento arrivo in capo al mondo e cosi arrivo al bivio: ci sono perfino delle catene sul sentiero! Va beh, sarà per un’altra passeggiata! Dalla cima del Larec avevo visto che il Cassera aveva una croce e mi sa tanto che la cima più avanti è il Mellasc … dai che andiamo al Cassera! E piano piano, sempre in cresta, con Kyra bravissima che non si fa spaventare dal versante leggermente esposto, arriviamo in cima.
Croce nuova nuova, messa l’anno scorso :( ma perché devono riempire le cime di croci? C’è anche il libro di vetta e ci sono anche i resti dei lavori per la croce : badile, secchi, sacchi di cemento … non è ora di portarli via?
Foto di rito e poi … ma si, dai, che andiamo anche al Mellaccio!
Scendono due persone, gli unici escursionisti della giornata e salutandoci scambiamo 4 chiacchiere … Rino era un mio vicino di casa, nel senso che anni fa abitava nella mia zona e conosce benissimo i miei vicini di casa … davvero piccolo il mondo!
Con il loro aiuto ho la conferma di aver riconosciuto le cime del Colombana e del Rotondo e di aver individuato correttamente la Bocchetta di Stavello e quella di Colombana … e che la mia meta è davvero il Mellaccio!
Li saluto  e proseguo fino in cima.
Oggi ho deciso che voglio tornare a casa tardi e di questo mi devo convincere quando vedo che sono già le due. Non importa, Silvia, riposati lo stesso e goditi ancora un po’ questa giornata!   
E poi inizia la discesa; siamo stanche per cui cerco di non risalire ma non conviene perché poi il traverso rischia di essere peggio e comunque bisogna risalire. Pazienza, le gambe tengono ancora e Kyra non si lamenta (santa cagnolina!)
Prendiamo quindi il sentiero che ci porterà sulla strada della Val Varrone; mi sa che sono stata fortunata ad andarci poco dopo la gara perché era stato risistemato di fresco e a proposito di fresco, siamo a corto di acqua, oggi i 2 litri non ci sono bastati. Sento il torrente non lontano ma sembra che il mio sentiero non lo intersechi mai. Per fortuna arriva qualche albero perché adesso il caldo lo iniziamo a soffrire.
Quando finalmente arriviamo al torrente non ce la faccio più, mi tolgo le scarpe e sia io che Kyra facciamo un bel pediluvio nell’acqua fresca. Kyra è accaldata e stanca e si mette all’ombra a riposare; le bagno la testa ogni volta che posso anche se a lei non piace, ma dopo il colpo di calore che ha già preso meglio non rischiare.
Rinfilo gli scarponi di malavoglia e riprendiamo a scendere. Finalmente il ponte che ci porta sulla strada! Ora, penso, mi metto i sandali … e si, i ditoni fanno male … le scarpe sono pesanti … d’altra parte dovevo abituare i piedi alla gitona di sabato e non potevo di certo mettere le scarpe basse con tutto il dislivello che dovevo fare!
Scendiamo sotto un sole implacabile ma il terreno non è poi cosi piatto da consigliarmi i sandali.
Ho mangiato poco in cima e ora ho un po’ di fame ma di fermarmi dove c’è il sole non se ne parla e poi vorrei arrivare alle fontane cosi da poter bene con più tranquillità.
Lo so che la Val Varrone è lunga e ci sono preparata. Come ho già detto non ho neanche fretta di arrivare a casa per cui mi fermo ogni volta che mi viene la voglia: vicino ad un torrente dove c’è un tavolo con panche parzialmente all’ombra, alla fontana a fare un altro pediluvio e a mettere i sandali, ad ogni fontana per far bere Kyra e bagnarle la testa.
Purtroppo, man mano che mi avvicino alla civiltà, arrivano anche i mezzi (jeep, moto, quad … ) e alla fine sono un vero tormento: Kyra da tenere vicina al guinzaglio, trovare qualche centimetro dove poterci mettere per non essere investite …
Alla fine ho pure il timore di avere già passato il bivio che mi riporta in Val Fraina e sto pensando a come fare … ma guardo Gipsy! No, manca ancora un pochino per fortuna.
Giriamo sul sentiero, per la felicità delle centinaia di insetti che cercano di mangiarmi e qualche decina ci riesce pure :( che nervi …
Arriviamo in Val Fraina, purtroppo la macchina è ancora lontana; non sono stanca se devo dirla tutta, un po’ stufa ma soprattutto preoccupata, dolorante e pruriginosa per quei bastardi di insetti!
Parlando con la gente a volte si hanno buone informazioni … peccato in ritardo: c’era un sentiero ripido ripido che mi riportava in Val Fraina ben prima e mi evitava di tornare indietro come invece ha fatto il mio sentiero! Bene, lo terrò presente dovesse ricapitarmi.
Arriviamo alle 19 stanche e accaldate alla macchina.
Introbio: la pasticceria Valsecchi si è evoluta e ora ha un bar con delle splendide brioscine per la colazione … e un gelato buono … ma buono … ma buono!!! Chiedete anche a Kyra!


Oggi ho avuto il piacere di camminare con Kyra

heliSLaLenta

Quota partenza: m 1.000 (quota minima 900)
Quota arrivo: m 2.465
Dislivello secondo Gipsy: m 1.840 circa
Tempo totale: 10 h 38 m comprese le soste
Km percorsi secondo Gipsy: 23,3 circa

2 commenti:

  1. Grande Silvia che performance!!! Complimentissimi. Brava anche Kyra, ma lei ha quattro zampe fa meno fatica dei bipedi.

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  2. Non solo ha 4 zampe, ma pesa 7 kg e non porta lo zaino!
    Grandissima Kyra!!!
    Ah: si è mangiata tutto il torsolo della mela mentre ha solo succhiato quello della pera!!!

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