domenica 19 giugno 2011

Pizzo Cassandra - m 3.226 – 19 Giugno 2011


Lo so lo so lo so almeno 2.500 volte che sono i metri di dislivello che mi sono fatta in settimana di cui 1.000 sabato in un'ora e mezza (mannaggia a quelli che mi ci hanno portato!).
Lo so, dicevo, che se voglio fare qualcosa di tosto domenica dovrei anche riposarmi un pochino … ma no, non è da me. Se mi suonano il campanello alle 8 di sabato mattina per andare a fare 4 passi come fare a dire di no? Anche se domenica si sta pensando al Cassandra …
Da fare in giornata, partendo da Milano (Luca_P) non è uno scherzo. Oltre ad avere il ghiacciaio e la cresta impegnativa è anche piuttosto lunghetta.
Che Luca_P ce la potesse fare non avevo alcun dubbio, io invece solo un anno fa non avrei mai pensato di essere in grado di fare una roba del genere.
Ma andiamo con ordine. Sabato i “ragazzi” mi prendono in giro: sprofonderete nella neve, piove la mattina, arriverà la tromba d'aria … ovviamente l'ultima è una presa per i fondelli, ma le prime 2 mi fanno pensare. Ne parlo con Luca_P alla sera e alla fine decidiamo, ebbene si, di portare le ciaspole … sgrunt …
Levataccia, alle 5 a Bione e alle 7 abbiamo gli scarponi ai piedi … e le ciaspole sullo zaino.
Saliamo di buona lena e in 50 minuti siamo al rifugio.
Prendiamo un altro caffè (oggi proprio non c'è verso di svegliarmi!) e parliamo con un signore del rifugio che ci consola dicendoci che no, oggi la neve non molla. OTTIMO! Lasciamo le ciaspole al rifugio :)
Mentre ci stiamo preparando sentiamo rumori di elicotteri, ma non ci facciamo troppo caso. Ci sono un sacco di persone, un gruppone è già partito alla volta del Cassandra e un altro si sta preparando per salire al ghiacciaio: sono scuole del CAI.
Mi avvicina Luca_P e mi dice che c'è stato un incidente e gli elicotteri sono quelli del soccorso.
E' scemo, lo so, ma la prima battuta che mi viene in mente è stata: Di già? Cosi presto???
Poco dopo il Ventina troviamo degli uomini del soccorso e chiedo: sono caduti sulla morena, ancora prima del ghiacciaio.
O cavolo … questa notizia mi agita, ma credo agiti un pochino anche Luca_P perché i primi massi che attraversiamo, e che sono scivolosi, mi avvisa in continuazione: attenta, si scivola, fai attenzione … quasi quasi mi fermo qui … ma no dai … si, sono agitata. Questa storia che una scuola del CAI ha chiesto il soccorso prima del ghiacciaio e in prima mattinata non mi piace.
Tanto per chiudere qui la storia, sapremo poi, già sulla via del ritorno, che era un CAI dell'Alto Lario che ha tenuto troppo a sinistra sulla morena e un istruttore con un allievo sono franati giù insieme ad un pezzo della montagna volando per aria mica male; insieme a loro è volato un masso di grosse dimensioni … sono arrivati 2 elicotteri ed il soccorso è stato piuttosto lungo. Un braccio rotto e una testa si spera solo ammaccata. Altro non so. Non so come mai una scuola del CAI abbia fatto un itinerario non consueto ma credo non sia da giudicare soprattutto senza sapere la motivazione che li ha portati li e la dinamica dell'incidente da chi l'ha subito.
Ora torniamo a noi.
Per fortuna conosco la zona, fino al ghiacciaio ci sono stata solo 2 o 3 anni fa per cui, almeno fino a li sono tranquilla.
Ci imbraghiamo, ghettizziamo e ramponiamo e io mi metto anche la maglia con le maniche lunghe. Vediamo la in fondo qualcuno ma non si può proprio dire che c'è ressa.
La salita va via tranquilla, la neve tiene benissimo. Iniziano i 2 tratti ripidi, poi la crepaccia terminale per fortuna completamente chiusa.
Poi la parte finale verso il colle. Ripida. Non gradinata. Neve dura dura … Luca_P è già su ma io inizio ad avere dei timori: una picca sola, il bastone che non serve a niente e mi devo fidare solo della punta dei ramponi. Luca_P gentilissimo mi viene incontro … il mio angelo custode!
Al passo ci leghiamo. Iniziamo la cresta.
Quel pezzetto mi ha agitato ma ora lo so che mi devo tranquillizzare se no col cavolo che salgo!
All'inizio ci sono 2 tratti ostici. Luca_P li supera senza problemi, io fantozzescamente ma siamo fuori dai pasticci.
Incontriamo perfino un mio lettore (che saluto cordialmente) che mi centellina tutte le mie gite recenti :)
Ci hanno detto che ci vorrà ancora un'ora per la cima … Un'ora??? UN'ORAAAAAAAAAAA?????
Occavolo … ormai siamo in ballo davvero da tanto. Non sono stanca, certo il fiato in quota è quello che è (chi è che voleva fare il GranPa in giornata?!?!?!?) ma procediamo. Ora la cresta è molto più facile, in gran parte nevosa e nemmeno troppo esposta.
Il panorama intorno una favola … in vetta ci aspetta la croce ancora semisepolta e la solitudine che a noi piace tanto.
Siamo stanchi ma felici. Ci sediamo a contemplare il panorama, a magiucchiare qualcosina e a riposarci. Ci raggiungono i 4 che abbiamo superato prima della crepaccia terminale ma se ne stanno molto sulle loro.
Facciamo un po' di foto e poi pensiamo di scendere.
Io sono preoccupata per i 2 passaggini anche se so che con Luca_P problemi non ce ne sono. Mi preoccupa soprattutto quello del traverso … uffi …
Mentre siamo li che ci stiamo preparando sento delle voci dove non dovrebbero essere … ne arrivano 2 (Fabrizio e Renata) che hanno fatto una bella vietta di roccia e di ghiaccio con passaggi a 60°
Lui è un aspirante istruttore di alpinismo del CAI … e io tiro un respiro di sollievo. Mi sento più tranquilla a sapere che c'è qualcun altro oltre a noi.
I ragazzi sono molto simpatici, ci scambiamo le foto di vetta e chiacchieriamo. Racconto loro del perché metto le bandierine tibetane e poi salutiamo iniziando la discesa.
Tutto bene fino alla prima difficoltà.
Il destino vuole che in quel punto di raggiungono Fabrizio e Renata. Lui ha tutto l'occorrente attaccato all'imbraco.
E allora capitolo: mi agito anche perché non siamo soli e allora chiedo a Fabrizio se mi cala, cosi facciamo prima. Lui, gentilissimo, alla fine cala tutti sia qui che sull'altro passaggio :) SuperFabrizio!
Poi li lasciamo passare, perchè io a scendere dal colle sono lenta.
Il primo tratto lo faccio faccia a monte, con Luca_P che mi fa sicura.
Poi mi giro e, con il mio angelo custode al fianco, scendo faccia a valle.
Ci sleghiamo dopo la crepaccia. La neve non è pesantissima ma ora la stanchezza si fa sentire.
Scendiamo silenziosi. Non siamo velocissimi ma neanche delle lumachine.
Altra sosta alla morena, dove incontriamo dei gruppetti del CAI che sono andati a fare esercitazione sul ghiacciaio.
Il rientro al rifugio è silenzioso. Man mano che mi avvicino il mio passo rallenta. Sono stanca … ora sono davvero stanca.
Anche oggi poco cibo, poche soste, poca acqua :) sto imparando!
Al rifugio sostona, bibita e biscotti, ricomponiamo lo zaino con le ciaspole e poi iniziamo la discesa.
Ora siamo più rilassati. Non fa caldo, abbiamo beccato ancora una volta una giornata giusta per una salita su ghiacciaio.
Luca_P ha davvero l'occhio per queste gite … grazie, ancora una volta grazie!
E grazie anche alla montagna!
Quota partenza: m 1.597
Quota arrivo: m 3.226
Dislivello secondo Gipsy: m 1.700
Tempo totale, comprese le soste: 11 h 15 m
Km percorsi: 17,5 km

heliSLaLenta

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