sabato 20 novembre 2010

Pizzo Cerro - m 1.285 – 20 Novembre 2010

Una settimana senza montagna … l’unico giorno decente avevo qui una mia amica e non ho potuto muovermi … no, non si fa.
Quando so che anche questo we non lavoro accetto al volo la proposta di Luca_P di fare quattro chiacchiere. Se non piove, potremmo fare anche quattro passi in Val Brembilla.
Val Brembilla? E dove diavolo l’avrà mai scovata? Magico internet e scopro che è una laterale della Val Brembana. A me va tutto bene, è una uscita di conoscenza e la meteo fa i capricci ormai da 7 we.
Mi alzo, non piove :) Avevo già preparato lo zaino ieri sera confidente nelle previsioni che ci davano buona la mattina. Finisco i preparativi e arriva Luca … in pantaloni al ginocchio … gulp! Ma siamo in pieno autunno!!!
Beh, di certo non è il freddo a spaventare il mio nuovo amico :)
Si va in Val Brembilla e cosi faccio per la prima volta la strada che da Calolziocorte porta nella bergamasca: veloce! Bene, ho scoperto che anche quelle zone ora sono più alla mia portata di quando abitavo a Milano.
Sosta caffè e sempre chiacchierando di montagne perdiamo il bivio. Non mi preoccupo, Luca sa comunque dove andare e io sono rilassatissima. Ogni tanto il vetro si copre di goccioline ma noi, fiduciosi, proseguiamo fino a Catremerio.
Scarponi, zaino, macchina fotografica e partiamo. Abbiamo visto dei cartelli poco più sotto e ci avviamo, sempre chiacchierando di montagna.
Io ci vado da circa 15 anni, Luca da molto di più e le montagne che abbiamo salito, le avventure che abbiamo vissuto sono tante e i racconti non mancano.
Saliamo nel bosco, troviamo gente che scende e intanto inizia a piovere (acqua mista a neve) ma non fa nulla, noi continuiamo. Il dislivello è davvero contenuto e in un battibaleno arriviamo al rifugio. Scappata in cima con qualche foto (niente autoscatto, sta nevicando e le macchine potrebbero soffrirne) e poi scendiamo al rifugio che ha una terrazza coperta dove ci sediamo a bere la tisana, mangiare wafer e … a chiacchierare di montagna :)
Ci fermiamo parecchio, facciamo un autoscatto tanto per confermare l’avvenuto incontro e poi scendiamo.
Salendo, abbiamo fatto un piccolo pezzo in discesa, solo che questa salita è davvero troppo lunga … e poi secondo me dovevamo essere già arrivati … qui c’è qualcosa che non va!
Ci confrontiamo, guardiamo Gipsy (ormai nevica e la cartina rischia un bel bagno) e scopriamo che siamo davvero tanto … ma tanto fuori strada!
Che tonti :)
Chiacchiera dopo chiacchiera non abbiamo fatto attenzione al sentiero che stavamo prendendo. Ad un certo punto ci è venuto un dubbio, ma eravamo cosi tranquilli che abbiamo proseguito senza controllare troppo.
Siamo stati tonti 2 volte perché se proseguivamo di li, mancava poco all’altra cima (Monte Falcone, m 1.502) che avremmo anche potuto raggiungere, visto che era presto.
Siamo tornati indietro e Gipsy ci ha fatto capire dove avevamo sbagliato: praticamente sotto il rifugio :)
La cartina conferma e allora faccio la proposta: torniamo al rifugio e mangiamo qualcosa, poi scendiamo.
Proposta accettata ed eccoci di nuovo sulla terrazza.
Stavolta ci fermiamo poco, in discesa facciamo attenzione e cerchiamo di non ciacolare fino a che non troviamo la retta via.
Incontriamo altre persone che salgono, ormai la neve si è tramutata in pioggia, loro con l’ombrello, noi senza (ma non saranno gli stessi di questa mattina?)
Come previsto in un battibaleno siamo alla macchina.
Casa.
Coccole a Isi.
Birra.
Saluti e una promessa di un nuovo incontro montagnoso.
Mi sa che ho trovato un nuovo amico :)

Quota partenza: m 988
Quota arrivo: m 1.285
Dislivello secondo Gipsy, comprensivo di deviazione: m 550
Dislivello per la cima: m 297
Tempo totale di marcia comprensiva di smarrimenti vari: 4 h 50 m
Km percorsi: 7,7 km



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