mercoledì 22 settembre 2010

Notturna al Due Mani m 1.657 - 22 Settembre 2010

Sono stanca, ho lavorato tutto il giorno e non ho voglia di farmi 900-1000 m di dislivello in notturna. Oltretutto domani la sveglia suona alle 6 :(
Arriva Andrea a casa mia e faccio la proposta: salire al Due Mani ma dalla strada che porta a Morterone; sono “solo” 500 m di dislivello e la luna è dalla parte giusta.
Se mi dice di no lo capisco, lui si deve “allenare” e allora lo lascio libero di scegliere: una volta tanto io non mi lamento se me ne sto a casa.
Ma Andrea accetta: si va al Due Mani.
Arriviamo al parcheggio e troviamo un’auto rossa parcheggiata malino. Ma tanto chi altro vuoi che venga stasera! Mi chiedo dove saranno ma penso che saranno in discesa … chi vuoi che salga su sta montagnola stasera?
Partiamo con i soliti sfottò e ci inoltriamo nel bosco. C’è ancora luce e le frontali stanno nello zaino.
Siamo saliti da qui una vita fa, sempre Andrea ed io, e ci rammentiamo la gita … una gita fantozziana dove non ci aspettavamo le difficoltà dovute alla neve (poca e infida) … chissà ora come sarebbe la salita … sicuramente ce la caveremmo molto meglio.
Il bosco ce lo ricordavamo più corto, ad un certo punto non si vede più nulla. Andrea tira fuori la frontale ma preferisce che sia io a fare strada … cosi se canno me la prendo con me stessa :)
Finalmente siamo fuori ed inizia la salita aperta. Spenta la frontale la luna illumina il nostro cammino come se fossimo in pieno giorno.
Io non ho fatto tante notturne, ma a questa luce ci sono abituata; Andrea invece è incantato e stupito. Sento un rumore sopra di noi: c’è qualcuno! Andrea mi risponde di no, che è stato lui con i bastoni ma io non sono convinta. Ed in effetti, come siamo sulla crestina finale, mi sembra di vedere delle ombre … si si! 3 ragazzotti (ma stavolta ragazzi veri!) sono in cima, ben imbaccuccati e a bere vino :) Ci salutiamo e iniziamo a chiacchierare. Sono di Milano e sono colleghi e sono i proprietari della macchina rossa al parcheggio.
Bene, ci facciamo fare la foto di vetta poi inizio a capire perché sono imbacuccati: inizia a fare davvero freddo! Mi vesto pure io mentre loro iniziano a scendere. Mangiamo qualcosa poi il freddo, misto al solito sudore che riesco a produrre perfino di notte :( mi fanno proporre per la discesa.
Andrea si ferma a fotografare, giustamente deve provare anche la piccolina per il suo viaggio prima che lo lasci a terra proprio laggiù.
Nel bosco dobbiamo accendere le frontali. Si sentono i versi di un sacco di animali per cui scendiamo in silenzio, godendoci la magia del bosco di notte.
Solo arrivati alla macchina ri-iniziamo le chiacchiere e gli sfottò.
Macchina. Andrea ha la pessima idea di accendere la radio: usti! Non pensavo che prendesse!
Mi tocca scendere con le orecchie martoriate dalla cronaca degli ultimi minuti di campionato … uno, o forse l’unico, neo di Andrea …


Quota partenza: m 1.130
Quota cima: m 1.657
Dislivello secondo Gipsy: m 510
Tempo totale di marcia comprensiva di soste e foto: 2 h 50 m
Km percorsi: 5.0 km




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