sabato 4 settembre 2010

Grigna Meridionale m 2.177 - Grigna Settentrionale m 2.409 - 4 Settembre 2010

Le foto

Viene Ewuska questo we e vuole andare in Grigna.
Ma non ti scoccia tornare ancora in Grigna?
No, guarda, le Grigne non stancano mai!
Sorrido all’idea dell’impressione che ne avrà delle “mie” montagne.
Dopo un arrivo rocambolesco venerdì sera, nonostante le mie “ottime” spiegazioni, facciamo i programmi per i prossimi 2 giorni davanti ad una fetta di torta ed un bicchiere di vino. Mi viene un’idea fulminante: visto che abbiamo 2 macchine, perché non lasciarne una alla chiesetta e con l’altra andare ai Resinelli per partire da li? Ci evitiamo la palla della traversata bassa!
Ewuska non può controbattere nulla, lei non sa e si affida completamente alla mia organizzazione.
Il giro di domani è lungo, è meglio andare a nanna presto.
La mattina siamo puntualissime, colazione e mentre stiamo uscendo di casa arriva la domanda fatidica: ma hai guardato le previsioni meteo? Si, perché non sembra per nulla bello :( Anzi, la Grignetta è sotto le nuvole e dal Duemani si affaccia un nero da temporale. Ma le previsioni davano asciutto per cui partiamo.
Come da programma lasciamo una macchina alla chiesetta e saliamo ai Resinelli.
Al parcheggio inizio ad avere qualche dubbio: il tempo non promette davvero niente di buono.
E se rimandassimo il giro a domani?
Ewuska non risponde subito allora propongo un caffè, aspettiamo qualche minuto e vediamo come si mette.
Riusciamo perfino a farci offrire il caffè :) ma usciamo dal bar senza aver chiesto nulla del tempo. Rientro e si mettono a ridere alla mia domanda. Il meteorologo del bar mi dice che migliorerà un po’ nel pomeriggio ma domani sarà uguale. E mi promette niente pioggia.
Non so che fare. Mi manca il mio organizzatore di fiducia che con il tempo ci azzeccava sempre :(
Ripropongo di rimandare a domani. Ewuska ci rimane male. Cavolo … non sia mai detto … andiamo! Iniziamo con il Porta e vediamo passo passo cosa fare.
Il sorriso corre sul suo viso :) e io sono contenta altrettanto.
Ci incamminiamo verso il canale chiacchierando del più e del meno. All’imbocco ci raggiungono 4 ragazzotti che vorrebbero seguirci … si … a noi … A ME!
Ci superano ovviamente, mentre noi procediamo tranquille godendoci la roccia, i fiori e la compagnia.
Ci sono una marea di Campanule raineri … deve essere questo il periodo di fioritura perché sono tantissime, incredibili, bellissime! Ne fotografo ancora anche se ne ho di foto di questo fiore, ma cosi tante tutte insieme non mi era ancora capitato.
Ewuska non è molto pratica di arrampicata, è alle prime esperienza ma io so che è caparbia e brava e sono convinta che non avremo problemi. Certo, se avessi portato una corda … un pensiero corre nella mia mente ma corre via anche subito: ce la farà di certo!
Ed in effetti non si risparmia. Mi fa salire e mi segue a ruota. Dove io faccio fatica perché piccolina lei passa senza problemi. Ci sono passaggi che le danno da riflettere, come è giusto che sia, ma riesce sempre a risolverli alla grande.
Una piccola sosta proprio sotto l’incrocio con la via di fuga della Cermenati/Segantini e poi riprendiamo.
Arriva la placca.
Io so com’è, che il punto più critico è all’inizio, e l’avverto.
Passo come al solito ridicolmente poi l’aspetto sulla cengia, dove scatto un paio di foto. Ewuska però è bloccata, non riesce a muoversi … no no, non è imbranata lei, anzi! Solo che lo zaino ha avuto un incontro ravvicinato con la roccia e si sono innamorati e non si vogliono lasciare. Ovviamente vince Ewuska solo che lo zaino ne patisce e ha una ferita piuttosto evidente :( Mi spiace … a me non era mai successo.
Ewuska non si scompone, sistema lo zaino in modo che non esca la roba e riparte sorridendo :)
Usciamo in cresta e le nuvole si alzano (o si abbassano visto che sono sotto di noi) a lasciarci vedere le vette delle Grigne.
Finiamo la cresta Sinigalia e siamo in vetta! Ewuska è radiosa :) ed io mi sono divertita davvero tanto. Foto di vetta, un po’ di cibo e poi meditiamo sul da farsi. Faccio 2 conti e penso che sia tardi per tentare la traversata alta. Propongo di andare al Rosalba e scendere dalla Direttissima. Ewuska accetta, ora è soddisfatta del Porta. Torniamo sui nostri passi fino al bivio e scendiamo al colle. Fin qui la strada è uguale alla traversata alta.
Arriviamo al bivio. Medito. Uff … maledetta indecisione! Ci sentiamo bene, in forma … dai che ce la facciamo! Tiro dritto per la traversata alta e la mia socia dietro :)
Non abbiamo un bel panorama, sotto di noi si apre ogni tanto per farci vedere il lago ma l’ambiente delle Grigne vale sempre e comunque la pena.
Ad un certo punto, sempre chiacchierando, maledetta lingua, mi rendo conto che il sentiero sta diventando una traccia. E poi si inerpica su per la montagna e mi devo aggrappare all’erba per salire.
Mi fermo.
Ho toppato sentiero.
Non è possibile che un sentiero che fanno 1000 persone sia cosi, oltretutto infattibile in discesa. Ed in effetti, tornando un pochino sui nostri passi, ritroviamo la retta via.
Ora l’umidità è potente ed io inizio ad essere stanca: io il caldo proprio non lo sopporto :( Nonostante sia tardi ci fermiamo a riposare. L’altimetro mi dice che mancano ancora 400 m alla vetta ma la nebbia ci impedisce di vedere quanto sia lontana. Gipsy mi da un’idea … e purtroppo la nostra meta non è vicinissima.
Ma non importa. Le ore di luce le abbiamo e stasera, anche se abbiamo in programma un concerto Blues possiamo anche starcene a casa.
Ripartiamo. Ora le catene sono finite e siamo sul sentiero. Mi aspetto da un momento all’altro di sbucare nei dintorni del bivacchino dove ci congiungiamo al sentiero che sale dal Pialeral quando ecco che finalmente la nebbia si alza un momento e vedo laggiù il sentiero.
Ora iniziamo ad incontrare gente che scende.
“Ma come … noi scendiamo e le donne salgono … abbiamo proprio sbagliato tutto!” ci apostrofano dei simpatici signori.
Io sono mezza scoppiata mentre Ewuska, fresca come una rosa, non vede l’ora di essere in cima. Incontro una coppia simpatica che ha voglia di informazioni e non mi faccio scappare l’occasione di chiacchierare cosi mi riposo un pochettino.
Poco dopo sbuchiamo finalmente sul piazzale del rifugio; indico ad Ewuska dove andare per la cima e un minuto dopo c’è il secondo abbraccio, la seconda cima! E ovviamente c’è il sole :)
Vedo per la prima volta la rosa dei venti (giuro … non ricordo di averla vista prima!) e mi ci perdo come un bambino nei paesi dei balocchi. Foto di rito e poi nel rifugio a bere. Qui i liquidi mancano e io sono quasi disidratata. Ewuska si prende una bella birra mentre io devo prendere una bibita per reintegrare liquidi e zuccheri.
Purtroppo è già ora di scendere. 3 ragazzotti … beh, signorotti, ci agganciano: per me vogliono scendere con noi, ma loro sono al Cainallo mentre noi a Balisio. Scambiamo 4 battute scherzose e poi ognuno per la sua strada.
Dopo la prima parte di discesa Ewuska vuole “tagliare” … no, niente da fare … ho già un ginocchio che è li li per abbandonarmi, io preferisco il sentiero.
Mi segue :) e cosi chiacchierando arriviamo al Pialeral. Piccola sosta per bere (ancora …) e poi giù per il bosco. Qui Ewuska non la ferma più nessuno, si scaraventa giù un pezzetto e poi mi aspetta e cosi via fino alla strada.
La strada.
Cribbio, non la ricordavo cosi lunga … e pensare che l’avevo fatta questa primavera con il ginocchio ancora convalescente!
Dopo esattamente 3 ore arriviamo alla macchina … conosco la mia pollastra (che poi sarei io) e la discesa, almeno per quest’anno, rimane lenta; la testa non ne vuole sapere di accelerare. Meglio cosi, vediamo se il ginocchio esce indenne da questa estate cosi pasticciata.
Andiamo ai Resinelli a prendere l’altra macchina e finalmente casa, doccia, cibo …
Concerto Blues … nanna …
Quota partenza: m 1.423
Quota cime: m 2.177 – m 2.409
Quota arrivo: m 843
Dislivello secondo Gipsy in salita: m 1.447
Dislivello secondo Gipsy in discesa: m 2.028
Tempo totale di marcia comprensiva di soste e foto: 10h 50m
Km percorsi: 14,8








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