sabato 7 novembre 2009

Piz Arpiglia m 2.765 – 7 Novembre 2009


Vista da Nano

Prima uscita sulla neve e per me prima volta in assoluto con le ciaspole assieme a Silvia, che mi procura per l'occasione gli attrezzi per provare quest'esperienza.
Durante la settimana abbiamo studiato la meteo, sembrava senza speranza. una finestra di una giornata bella si apriva Sabato. Ne abbiamo approfittato e arrivati in Engadina abbiamo trovato una bellissima alba, non una nuvola all'orizzonte, anche se la temperatura era rigida( meno 12 alla partenza).
Partiamo alle 9 dalla località Resgia nei pressi di Zuoz. Alla partenza 5 cm di neve, partiamo senza ciaspole ma dopo poche centinaia di metri, sulla stradina che porta in val Arpiglia la neve aumenta. Mettiamo gli attrezzi e saliamo.
Lasciamo la stradina che si addentra in valle e risaliamo il bellissimo dossone panoramico che porta al crestone. Spettacolo! 15/20 cm di neve immacolata tra enormi Larici , innumerevoli tracce di camosci, panorama spettacolare.
Raggiungiamo il crestone che risaliamo senza problemi ed arriviamo alle roccette dove un camoscio ci guarda incuriosito. Dopo le roccette si vede il tratto piano di cresta e la vetta, il tratto per la vetta è ancora lungo ma è bellissimo. Almeno 30 cm di neve vergine ci aspettano ed è per noi un piacere lasciare la nostra firma sul tracciato.
Alle 13 arriviamo sulla cima. In verità non c'è niente di bello, solo un ometto con un legno infilato. Fa abbastanza freddo, ci fermiamo poco e poi scendiamo. Alle roccette incontriamo una coppia giovane Svizzera che sta salendo, ci ringraziano della traccia. Saranno le uniche persone che incontreremo in tutta la giornata

Vista da heliS

Prima ciaspolata della stagione, prima volta di Nano sulle ciaspole, prima mia in Engadina … insomma: una prima davvero notevole!
Chiedo, un po’ titubante, ad Andrea se mi presta le ciaspole per Nano. E’ troppo presto per gli sci e come prima uscita sulla neve le ciaspole sono l’ideale. Non che mi aspettassi un rifiuto, ma di solito non chiedo le cose in prestito. Andrea invece non ci pensa neppure un minuto e venerdì ci incontriamo per lo scambio.
Sabato mattina si parte presto, l’Engadina non è proprio dietro l’angolo e la partenza, oltretutto, è a Zuoz, vale a dire oltre St. Moritz.
Arrivo e stavolta trovo solo il cancello aperto ad aspettarmi.
Mhhh … no, non ho sbagliato orario, ne sono certa.
Scendo dalla macchina e Maya arriva, e dietro di lei Tyco e Nano (in rigoroso ordine …. )
Feste ai cani, trasbordo e poi via. Il caffè lo prendiamo vicino a Chiavenna, in un posto che solo a guardarlo ingrassi :-( Pasticcini, 300 brioche differenti, pane a volontà … mi faccio convincere a prendere brioche e cappuccio e poi via verso la dogana.
I doganieri se ne guardano bene dall’uscire dai gabbiotti, la temperatura è sotto lo zero, sono i primi freddi e quindi quelli che sopportiamo meno.
La giornata però è meravigliosa. Salendo ci fermiamo per una foto al Badile e cosi, finalmente, individuo il famoso spigolo nord … cavolo … che bello! Capisco perché la gente faccia i numeri per salirlo, è davvero affascinante!
Un'altra foto al lago, un po’ di nebbiolina e le cime innevate. Non si parla di fondo ancora, è proprio una spruzzata e cmq qui le piste le battono solo per Sant’Ambrogio; se battono qualcosa sono di solito gli anelli scuola in concomitanza con i centri di fondo.
Arriviamo a Resgia con una temperatura di -12. In macchina, al calduccio, ci mettiamo gli scarponi cosi da non gelare subito.
Il sentiero sale prima da una strada dove c’è un sottile strato di neve, farinosa e asciutta. Dopo poco mettiamo le ciaspole, è inutile portarle a mano anche se non erano indispensabili per la camminata.
Tra i soliti sfottò, chiacchiere e silenzi ammirati proseguiamo lungo la strada incontrando un signore svizzerotto che, dopo avermi salutato, non mi degna di una parola per parlare sono con Nano … ah questi maschilisti!!!
E poi abbiamo abbandonato la strada e su per i prati. Nonostante la prima volta sulle ciaspe, Nano batte traccia (lui qui c’è già stato … ovviamente :-) ) e io lo seguo tranquilla godendomi la prima neve ed il panorama.
Ormai ci leggiamo nel pensiero, per cui arriva la proposta di fermarci a bere qualcosa di caldo proprio mentre lo sto pensando. Solo che la mia tisanina “piccante” non piace :-( uff, alla fine troverò qualcosa che piace pure a lui!
Proseguiamo. Abbiamo già superato la metà del dislivello e non me ne sono neppure accorta. Si chiacchiera ma soprattutto l’ambiente è tranquillo e bellissimo e la giornata davvero super.
Ovviamente siamo soli :-)
Inizio a sentire la mia voragine nello stomaco ma aspetto. Aspetto fino a che mi rendo conto che potrei finire la benzina a breve. Nano è stato abbastanza comprensivo, si è fermato con me e non mi ha fatto il solito cazziatone sulle barrette :-D
Ripartiamo, ma devo aspettare che la benza arrivi in circolo ed inizio a fare fatica. Nano è lassù ed io arranco, un passo dopo l’altro, caparbiamente certa di arrivare in cima.
Poi, poco per volta, la barretta fa il suo effetto e mi riprendo. Però il dislivello inizio a sentirlo e non sono poi cosi veloce. Arrivano le roccette e Nano mi aspetta. Da li in poi saliremo insieme, l’ultimo tratto di cresta con le gambe che mi stanno diventando piombo e poi l’ometto di vetta.
Certo, ci abbiamo impiegato una vita, ma che bello da quassù! Mi basta fermarmi 5 minuti che le gambe tornano a girare. Si mangia la mia torta, si fanno le solite foto di vetta, si beve qualcosa di caldo, ognuno rigorosamente dal suo termos.
Nano scalpita, arrivano le prime nuvole e sappiamo che nel pomeriggio il tempo peggiora. Alla fine riesco a stare in cima una mezz’ora scarsa e poi giù, velocemente. Incontriamo 2 ragazzi che prima ci parlano tedesco, poi in italiano ci ringraziano per la traccia.
Poco più sotto ci fermiamo a riposare, chiacchierare, finire la mia tisanina ma poi ci tocca il rientro. Ora il sole è coperto dalle nuvole, non fa particolarmente freddo e siamo sempre soli :-)
Macchina, Maloja, Chiavenna, Lecco (spaccio Ande) casa. Cena, foto, giochi con le bimbe, castagne … e poi a casa sotto un’acqua torrenziale :-( Mi sa che domani mi tocca starmene sola soletta a casa, con il mio micione che anche questa sera è indispettito per aver aspettato tanto la cena, ma appena riempita la pancia è venuto a farmi le coccole … ma dove lo trovo un altro gatto cosi?
Alla prossima!

Le foto sono di Nano e mie amichevolmente mischiate

Quota partenza: 1669
Quota arrivo: 2.765 m
Dislivello, secondo il mio altimetro: 1.165
Tempo totale di marcia comprensiva di soste e foto: 6 ore e mezza




2 commenti:

  1. Piz Arpiglia: il nome non mi è nuovo. I motivi per cui non l'ho mai proposto a Silvia possono essere due: lontananza e dislivello.


    Poi penso di avere una "mezza idea" del posto vicino a Chiavenna dove ingrassi solo a guardare le proposte a colazione ingrassi.

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  2. C'è un terzo motivo Andrea ... che le ultime mete le ho proposte tutte io ... :P
    S.

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