giovedì 12 settembre 2019

La Val Belviso 12 Settembre 2019


Nel tuo CV escursionistico non può mancare! Me lo aveva detto già anni fa quando passammo di li per una gita invernale nei dintorni dell'Aprica e me lo ha ribadito anche questa estate. Mi sono sempre fermata davanti al lungo viaggio in macchina (2 ore e mezza … abbondanti!) ma questa volta è quella giusta. Me la sento sia di fare il viaggio in macchina che di svegliarmi presto (?!?!).
Il mio presto ormai è poco prima delle 7. Va bene anche cosi, c'è luce cmq fino ancora alle 20.
Accendo in navigatore perchè il mio mentore mi ha detto di fare molta attenzione al bivio in macchina: non è molto visibile. Se arrivo all'Aprica devo tornare indietro.
Il GPS che ho scelto non funziona. Oh oh … Aspetto. Arrivo a Lecco e ancora non funziona. Oh oh … arrivo a Colico e ancora non funziona … Oh oh … Finisce la nuova superstrada e ancora non funziona. CAVOLACCIO!
Per fortuna mi fermo prima di Sondrio a bere un caffè e cosi riesco a cambiare navigatore: funziona … fiuuuuu... più tranquilla, lo devo ammettere, riprendo la strada.
Obiettivamente il bivio vendendo da qui non si vede, i cartelli sono solo dalla parte dell'Aprica.
Inizio a percorrere la strettissima strada.
Quando vedi una casa a due piani, poco prima della diga, parcheggi”
Ecco. La casa c'è. Ma il navigatore mi dice che ci vogliono ancora 6 km. Sono perplessa. Per fortuna ci sono dei signori e chiedo. Ridendo mi dicono che devo andare avanti … un bel po' più avanti.
Ecco. Riparto. Trovo un altro bivio. Strada sterrata ma ben tenuta. Poi torna asfaltata. Quello che non cambia è che è sempre strettissima. Ci sono i punti per far passare ma sinceramente spero di non incontrare nessuno. Passo il Rifugio Cristina (privato e aperto … il caffè del dopo gita è assicurato!) e finalmente arrivo ad un'altra casa a due piani. Parcheggio. Ci sono dei cartelli: è la partenza del mio sentiero.
Ok, la parte più difficile della gita l'ho fatta.
Siamo a circa 1.300 m, il dislivello oggi non sarà molto. So che i primi 300 m li si fa su una carrozzabile e mi sta bene perchè la mia testa deve elaborare quello che mi sta succedendo. Però poi leggo che la carrozzabile è stata allungata e arriva alla casa di caccia a 1.900 m. La seguo e intanto elaboro non una soluzione perchè soluzioni non ne ho, ma almeno un modo per alleviare il mio malessere.
Casa di caccia e prima sosta.
Salendo le foto le ho fatte. La zona è meravigliosa e le montagne hanno la prima spruzzata di neve. La solitudine è totale.
Da qui in poi è sentiero. Nel bosco. In un bosco alpino che quest'anno non ho ancora incontrato. E quello che mi colpisce è il profumo. Profumo di resina, di aghi di pino … è meraviglioso e ogni tanto mi fermo, chiudo gli occhi e inspiro profondamente. Peccato non poter portare a casa un po' di questo profumo.
Il mio mentore aveva ragione. Qui è fantastico. Le montagne, il bosco, il prato … e i laghi!
Il primo che si incontra è il lago nero, il più grande. Vedo che è indicato dai cartelli anche il lago Lavazza di cui la mia relazione parla di un avvicinamento ostico. 50 minuti. Dai, si va al lago verde e poi si tenta anche il terzo lago.
Davanti a noi il Torena e mi viene in mente l'avventura del mio amico, che ci manca poco ci rimette la pelle. Lui è salito sul Torena ma io non ci penso neppure! I cartelli lo davano a 5 ore e mezza e con la spruzzata di neve … e poi ci volevano i ramponi. No, non fa più per me … forse non ha mai fatto per me.
Arriviamo al lago verde. Un piccolo laghetto con ancora girini, ormai cicciotti ma credo che passeranno l'inverno come girini rimandando la muta alla prossima primavera.
Foto e poi torniamo indietro. E io mi godo i massi, i fiori, il panorama. Ti calma passeggiare qui.
Prendo il sentiero per il Lavazza. Uno splendido sentiero che costeggia il lago nero e taglia a mezza costa la montagna. Ad un certo punto lo vedo la in fondo che scende … cavolo se scende … e poi lo dovrò risalire … ma no, ecco qui a sinistra un cartello: Lago Lavazza 10 minuti. Da qui il pezzo più ripido di tutto il percorso. Ad un certo punto alzo gli occhi. Ecco la conca dove sicuramente c'è il lago. Ancora un paio di passi e appare il lago. A mio parere il più bello.
Sosta pranzo, Kyra si fa un bagno spaventando le trote che sono presenti a centinaia e di tutte le dimensioni. Le più grandi saltano nell'acqua che è un piacere.
Mi riposo un po' ma non troppo, mi spaventa il rientro in macchina.
Torno e incontro gli unici due escursionisti del giorno: due simpatici ragazzi a cui consiglio di salire al Lavazza.
Arrivati alla casa di Caccia decido di prendere il sentiero che taglia la strada, in salita non lo avevo visto, almeno non tutto. Effettivamente si accorcia di un bel po'
Macchina. Sistemazione. Rifugio. Panna cotta e caffè.
Si vede che oggi è la giornata perchè il Navigatore non prende, la mia radio non prende … ma coma mai stamattina funzionavano tutti e 2?
Vabbeh, a casa ci torno e il mio CD non mi ha ancora stufato.
Che dire: se avete una giornata libera, un bel sole e nessun impegno per cena io ve la consiglio la Val Belviso

heliSLaLenta & Kyra

I dati secondo Gipsy:
Quota partenza: m 1.386
Quota arrivo massima: m 2.146
Dislivello: m 898
Tempo totale: 6 h 24 m compresa di tutto
Km percorsi: 14,6 circa
Percorso canabile: Si
Acqua sul percorso: Si, torrenti e laghi



Nessun commento:

Posta un commento