venerdì 5 giugno 2015

Monte Rotondo m 2.496 da Premana – 5 Giugno 2015


Le parole di oggi:
Tornante: ciascuna svolta molto stretta di una strada che si snoda a serpentina in montagna

Prologo 1
- MAMMA! Lo zio è andato sul Legnone!
- E allora?
- Potremmo tornarci, ti ricordi che l'anno scorso non siamo salite?
- E tu ti ricordi, tatina, quello che mi hai fatto passare due anni fa?
- Ehm … no mamma …
- Mi hai fatto litigare perché pinzavi chiunque volesse superarci …
- uuuhhhhhh ….. davvero?
- E le capre di vetta? Le hai forse dimenticate?
- Uffa mamma, ma tu non dimentichi mai niente! E cmq adesso sono molto più brava, non trovi?
- Si, per le pinzatine si … ma l'altro giorno mi hai portato l'intero gregge di capre!
- Perché, che dovevo fare?
- Lasciamo perdere tatina, ti prometto che quando ci sarà una bella giornata di sole ci torniamo sul Legnone, rigorosamente su per settimana e vediamo da quale parte salire, va bene?
- Va bene …. va bene …. tanto si fa sempre come vuoi tu!
- E la cosa ti dispiace?
- A dire il vero no …. Slap!

Prologo 2
(Circa 4 anni fa)
- Andiamo al Trona
- Guarda che ha nevicato!
- Ma va! Non portiamo neanche i ramponi!
Arrivati in Val Gerola costatiamo che ha nevicato … e cosi il mio mentore mi tira fuori questa gita meravigliosa.

Oggi salgo ancora questa cima ma da Premana, luuuuuuuuuuuunga, sono 6 km solo per arrivare all'Alpe Fraina. Tentata già un paio di anni fa ma complice una Kyra che con le bestie diventa matta e le mucche che pascolavano proprio dove il sentiero è meno evidente, avevo rinunciato salendo il versante opposto della valle (FAVOLOSO!) e il Piz Mellasc.
Quando sono incerta sul percorso, la relazione diventa essenziale e siccome non ci sono rifugi non posso appoggiarmi a Diska (LA Certezza!) e cerco in Vienormali.it Non è dettagliatissima ma ce la posso fare.
Arrivo a Premana tardi, un camion mi sbarra la strada da Ballabio e diventa davvero difficile superarlo per cui mi fermo a bere un caffè, tanto lo riprendo.
Parcheggio in fondo, sperando che, siccome il cartello del disco orario è solo da una parte del suddetto, la multa non la prendo se la macchina la metto dall'altra parte; fino ad ora mi è andata bene.
Come mi incammino vedo un bel cartello di divieto dal 5 al 11 giugno. Cavolo: che giorno è oggi? Cerco di ricordarlo ma niente da fare, tiro fuori il telefono, è il 5. Ca@@o. Mentre proseguo medito: se non posso passare magari scendo in Valvarrone.
Poi mi supera un camioncino e allora l'illuminazione: sarà per i mezzi, mica per i pedoni! In Val Fraina, cosi come in Valvarrone, possono transitare solo quei pochi che hanno il permesso e quindi anche la casa li, il cartello deve essere per loro.
Bisogna arrivare fino quasi a Fraina per incontrare gli uomini al lavoro, stanno sistemando la strada, metteranno giù delle grate in ferro (?) e poi cemento per poterla utilizzare senza disfarla del tutto. Sono simpatici, mi fanno passare e mi augurano buona giornata. Kyra ha dei problemi con le grate già messe giù ma bene o male riusciamo a passare.
Arrivate a Fraina piccola sosta, ci abbiamo messo un'ora e venti. Ora viene il bello: troverò il sentiero? Al primo cartello non trovo le indicazioni segnate invece nella relazione. Dalla gita di due anni fa mi sembra che non ci siano altri cartelli più avanti per cui scendo e attraverso il ponte. E' la stessa cosa che ho fatto l'altra volta. Risalgo e provo a proseguire per imboccare l'altro sentierino che vedo li davanti, sempre dall'altra parte del fiume ma il guado non è molto agevole per cui torno sui miei passi. Che faccio? In giro non c'è nessuno a cui chiedere. Rileggo bene la relazione, la descrizione è chiara: appena dopo l'alpe, in direzione ENE si trovano le segnalazioni (che io non ho trovato) che riportano Sentiero Cadorna – Bocchetta di Stavello – Monte Rotondo. Eppure il ponte è subito dopo l'abitato e nella direzione indicata. Scendo di nuovo e attraverso. Salgo fino alle case … no, da qui non è. Torno sui miei passi e, dall'alto, vedo il sentiero in mezzo al prato … EVVAI! E trovo anche il passaggio aperto dalla recinzione. Ora non ci sono bestie al pascolo, l'erba è ancora bassa e la flebile traccia è cmq ben visibile. Una fontana e poi gli ometti e poi la traccia evidente. CI SONO! Eccolo il mio sentiero!
Ora si parte finalmente per la cima! E il sentiero Cadorna sale, con pendenza costante, tornante dopo tornante. Fantastico! Qualche costruzione a lato, i muretti a secco che mantengono il sentiero, solitudine totale e vegetazione estiva. Sono in un bagno di sudore, Kyra ansima. Caldo. Meno male che il sole va e viene da dietro le nuvole. E meno male che questa volta mi sono portata dietro i bastoncini perché vista la lunghezza della gita un aiuto non guasta. Solo due piccole soste per bere e un passo dietro l'altro arriviamo al bivio che porta alla Bocchetta di Larecc, quella dove sono stata due anni fa. Sarebbe bello tornare da li ma ho paura che per me diventi troppo lunga. Da qui mi dice che il passo, che oramai ho individuato da tempo insieme alla cima, è a soli 10 minuti … sarà vero? Appena giro l'angolo devo ammettere che si, è vero! Un tratto in falso piano porta laggiù e nel tempo indicato sono al passo. Ora una sosta più lunga ci vuole. Il tempo non è un gran che ma ne sono contenta visto il caldo che fa. Le mosche non la smettono di infastidirci, è una buona scuola di pazienza visto che tanto non ci puoi fare nulla.
Alla Bocchetta di Stavello c'è una fontana, non sempre con acqua, la relazione avvisa di non farci conto e cosi avevo risparmiato il bere ma ora che la vedo scorrere Kyra ed io ci scoliamo tutta l'acqua di cui necessitiamo. Un po' di riposo, un po' di foto e un po' di ciboe poi via verso la cima.
Prendo la mulattiera ma in realtà è meglio prendere direttamente il sentiero della DOL. Man mano che salgo ritrovo i riferimenti della salita di 4 anni fa: la galleria, i tornanti (compagni fedeli di questa giornata) il casotto e poi la cima con quella strana madonna.
Ce l'abbiamo fatta! 4 ore e mezza … non male per me, tenuto conto che da giù i tempo sono di 5 ore e 30!
Come al solito in questa stagione, c'è una gran puzza di cacca in cima. Nessuna bestia ma tanta puzza. Però sono stanca, non posso scendere; ho bisogno di mangiare qualcosa ma siamo già al non sopportare più il panino, anche se il pane è fatto da me. Mi mangio il companatico con dei taralli con Kyra a 10 cm dalla mia mano speranzosa (le arriverà un pezzetto di pane e poi i suoi croccantini). Tentativi di autoscatto, qualche foto anche se il panorama non è un gran che e poi decido di mettere lo stesso le mie bandierine, anche se ce ne sono già, un po' scolorite.
Un pensiero agli amici che non ci sono più e poi scendiamo.
Alla bocchetta facciamo scorta di acqua e guardo i tempi sui cartelli: 1:40 per Alpe Fraina, non è neanche tanto penso tra me e me. E in effetti non ci vuole molto a scendere.
Quella strada è una meraviglia, pendenza costante e mai faticosa né in salita né in discesa. Solo il sole che ora è fuori dalle nubi ci fa soffrire e arrivate al fiume non ci facciamo scappare il pediluvio. Al villaggio troviamo Brik, uno splendido cucciolo di un anno e Kyra gioca …. davvero, GIOCA alla grande! Io chiacchiero un po' con i signori: stamattina hai sbagliato strada … hi hi hi … si, è vero, non sapevo dove andare ma poi ho trovato il sentiero. Sei arrivata in cima? Si, certo. Vedo lo sguardo di ammirazione … Chiacchieriamo un po', poi siccome non mi invitano a sedermi e non mi offrono nemmeno un bicchiere di acqua (devo ammettere che un the lo avrei preso volentieri) saluto e iniziamo la tortura dei 6 km di discesa.
All'ultima fontana ci rinfreschiamo per affrontare il viaggio in macchina verso casa.
Casa. I mici sono li al cancello che mi aspettano, sono in ritardo di un'ora e mezza per la loro pappa … mi perdoneranno?

heliSLaLenta & Kyra

I dati secondo Gipsy:
Quota partenza: m 975
Quota arrivo (altezza massima): m 2.496
Dislivello: m 1.720 circa
Tempo totale: 9 h 36 m compresa di soste e di chiacchiere
Km percorsi: 24,8 circa

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