giovedì 12 marzo 2015

Grignone - m 2.410 - 12 Marzo 2015


Le parole di oggi:
Nausea: sensazione molesta di fastidio e di ingombro allo stomaco accompagnato da vertigini ,e sudore freddo

“Se parti con l'idea di arrivare in cima ci arrivi e basta!”
Chi mi dice cosi è il mio mentore e subito mi pento di avergli parlato del mio progetto: come faccio ora a deluderlo?
Lo so che non sono allenata e in effetti ci metto parecchio ad arrivare al Pialeral. Pazienza, penso, la giornata è lunga.
Al bivacco sono già quasi 3 ore ma mi fermo lo stesso. Fa freddo e preferisco cambiarmi. Le persone che sono scese mi dicono che caldo non fa e siccome sarò ancora più lenta è meglio adeguarmi.
Mangio qualcosa, infilo i ramponcini e poi via.
Devo ammettere che il muro ti fa piangere soprattutto all'inizio, ti fa capire subito di che pasta è fatto. Questo normalmente ma questa volta ci si mette anche la neve: fredda, asciutta che non si compatta manco a morire. Questo vuol dire che la fatica raddoppia.
Sono a un quarto del muro e sono svuotata. No, la dieta non va bene con la montagna, devo adeguarla alla fatica fisica magari implementando la colazione. Sta di fatto che mi fermo a mangiare la barretta. Mi da energia ancora per un bel po'.
Kyra sale tranquilla, dall'alto mi controlla e se vede che non arrivo scende a prendermi. Per fortuna non mi devo preoccupare per lei, ormai è bravissima e non mi lascia mai.
Verso la fine del muro ho un'altra terribile crisi. Non ce la faccio. Siamo soli: Kyra, un signore lento come me che mi segue e la sottoscritta. Non credo mi sia mai successo in Grigna di assaporare un silenzio cosi … è splendido … ma io sono stracotta e inizia la nausea.
Stringo i denti, mi lascio superare dal signore e riprendo la salita, ormai la cresta è li. Non che sia tutto finito, una volta in cresta c'è ancora qualche breve salita è il pezzo finale un po' ripido.
In cresta crollo. Mi siedo sulla neve sfinita. Kyra capisce che questa crisi è più forte e mi viene in grembo e inizia a coccolarmi a modo suo, mi lecca tutta la faccia come a dirmi: dai che ce la fai, ti aiuto io!
Mangio le mandorle, spero che la frutta secca mi dia le energie per continuare, altro non riuscirei a mandare giù. Lego Kyra, siamo in cresta e preferisco cosi. Kyra è stata molto brava anche se il guinzaglio lungo un po' ci impaccia.
La cresta vola via veloce (rispetto ai tempi di salita) e in vetta sono salutata dai 4 escursionisti presenti.
CE L'HO FATTA!!!! Anzi CE L'ABBIAMO FATTA !!!!
Sono davvero contenta, la temperatura è freddina ma il panorama superbo!
La panchina più comoda è occupata da signorotti che ben si guardano di lasciarmi il posto e mi accomodo tranquilla su quella scomoda, dove per appoggiare la schiena devi sdraiarti.
C'è il mitico Claudio che ha aperto il rifugio e disseta gli avventori.
Mi riposo prima di iniziare a mangiare, Kyra è libera e fa amicizia con i pochi presenti.
Parlo con il residente (anche se foresto) di Esino, conosco uno del gruppo “Gli amici del rifugio Brioschi” a cui chiedo gentilmente di farci una foto di vetta, chiedo a Claudio se posso avere l'onore di una foto insieme a lui (ce l'hanno tutti, manco solo io!) e poi tutti iniziano la discesa.
Sono le 14:30 … va bene cosi.
Scendo piano, se vado fuori da quella “traccia” si sprofonda fino al ginocchio.
Al Pialeral mi fermo a togliere i ramponcini giusto in tempo per rispondere al telefono: un'amica di FB … che belle amicizia possono nascere da un social network!
Stranamente non mi pesa il bosco e neppure la strada.
Al parcheggio è rimasta solo la mia macchina.
Che mi importa se gli altri sono veloci e vanno su magari anche tutti i giorni … io che l'ho fatta … ce l'ho fatta … ce l'ho fatta … e anche Giuliano è orgoglioso di me!

heliSLaLenta & Kyra

I dati secondo Gipsy:
Quota partenza: m 849
Quota arrivo: m 2.410
Dislivello: m 1.600 circa
Tempo totale: 9 h 16 m compreso di tutto
Km percorsi: 12,6 circa

1 commento:

  1. Stessa esperienza mia del 7 marzo; partito come tante volte per arrivare al bivacco, e "forse" affrontare il muro del pianto che in passato avevo fatto sempre in 2 giorni; questa volta mi sono deciso, nonostante avessi già pranzato e non fossi sufficientemente allenato; però quando si è determinati si riesce a superare le difficoltà.
    Tanta fatica e qualche minuto di crisi al Brioschi, con capogiri che sul momento mi hanno preoccupato, ma tutto si è risolto velocemente.
    Discesa tranquilla e veloce, poi una settimana per riprendermi dalla stancata; ma ne è valsa la pena, è stata una bella soddisfazione.
    Ciao
    Stefano

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