martedì 15 maggio 2007

WE in Val di Rhemes – 12/13 Maggio 2006

Doveva essere Cevedale, invece manco apre il rifugio viste le previsioni incerte.
Venerdi sera ci si confronta in messenger. Andrea si ritira per le previsioni. A me non sembrano poi cosi malvage, non capisco ma non insisto. Marco allo stesso modo si ritira. Ok, domani ancora in giro da sola :(
Verso le 22 suona il telefono. Istintivamente penso che è Andrea.
E’ lui: facciamo ancora in tempo a preparare lo zaino e andar via domattina?
Ma certo! Oltretutto si puntava alla Calabre e la salita al rifugio Benevolo è corta e tranquilla.
Partiamo verso le 9.
Arriviamo a Tumel ed il tempo non è gran che. Mangiucchiamo qualcosa e poi partiamo.
Foto a gogo’, ovviamente. Le marmotte si fanno vedere da subito, c’e’ pochissima gente in giro. I fiori sono tanti e bellissimi.
Arriviamo su mentre il tempo sta migliorando.
Ci sistemiamo e poi a girare li intorno, a fotografare fiori, marmotte e camosci cercando di capire qual è il sentiero invernale della Calabre. Per telefono, la rifugista ha detto ad Andrea che la Galisia è stata salita un paio di giorni prima. Dai, per male che vada andremo li.
La giornata si è fatta intanto bellissima e la salita alla Galisia la si vede benissimo.
Torniamo al rifugio e chiediamo la via per la Calabre. Da tutt’altra parte ….. E ce la sconsiglia perche’ appunto non e’ tracciata.
Andrea ed io siamo dei neofiti delle uscite primaverili, per cui decidiamo di dar retta alla signora e puntiamo sulla Galisia. Certo che sulla cartina sembra abbastanza lunga ….
Arrivano altri 5 sci alpinisti. Uno vorrebbe fare la Calabre, gli altri la Galisia.
Ok, sveglia alle 5 (tutti) colazione e si parte.
Il traverso che porta al ghiacciaio è abbastanza lungo. Chiazze di neve si alternano al sentiero. Ad un certo punto Andrea decide che e’ ora di mettere i ramponi. Faccio lo stesso.
Dimenticavo di dire che appena alzati, abbiamo notato la nuvoletta (unica in cielo) proprio sulla Galisia :( Intorno un sereno da paura!
Pero’ non fa freddo, e questo non e’ simpatico.
Man mano che ci avviciniamo alla prima salita ripida, la nuvola aumenta. C’e’ vento a tratti, in quota ce n’e’ parecchio. La nuvola, nera nera, si sposta velocemente e alla fine copre pure il colle.
Gli sci alpinisti stanno dirottando verso il colle. La Calabre e’ sempre li, bella e assolata …. sigh …. era proprio giornata da Calabre questa!
Consulto. Sono gia’ 2 ore che camminiamo, forse un po’ di piu’ e ci mancano ancora circa 6/700 m di dislivello.
Metti che arriviamo su, siamo sommersi nella nuvola. Non vediamo nulla. Saremmo sbatacchiati dal vento. Dobbiamo scendere nella nebbia.
Ok, abbiamo capito: gira i tacchi, metti le ciaspole e torna indietro.
Ora ci permettiamo le foto. Vedo 2 marmottine che escono dalla tana e rientrano subito.
Faccio segno ad Andrea di avvicinarsi in silenzio. E riescono. Rientrano e riescono.
Non so quanto tempo ci siamo fermati li a fotografare, ma è stato bellissimo!
Al rifugio mangiamo, rifacciamo gli zaini. Il tempo si sta guastando, ma arriviamo indenni alla macchina, fotografando ancora un pochino.
Alla fine è stata piu’ che altro una uscita fotografica. Abbiamo visto la salita alla Calabre e alla Galisia, la prossima volta saremo quindi piu’ preparati.
Ma le foto …. ehm …. mi vergogno anche a dire quanti scatti ho fatto …. !!!!

1 commento:

  1. Complimenti, l'aver abbandonato l'idea al Calabre è stata azzeccata.
    L'aver incontrato quella coppia di marmotte ha ricompensato ampiamente la vostra rinuncia.
    Belle foto,ne valeva la pena.
    Valerio

    RispondiElimina