lunedì 6 aprile 2009

Il ritorno, tra sci e ciaspole – 3/4 aprile 2009

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La proposta arriva inaspettata: 2 gg sugli sci.
Pronti! Come fare a dire di no? Propongo Arpy che viene subito accettata ma ad una condizione: una scappata alle terme.
Ad Arpy, per chi non lo sapesse, oltre ad una splendida pista di sci (anche se piccolina, sono 7,5 km) c’è anche un ostello che permette costi tutto sommato contenuti.
Si parte giovedi pomeriggio. Il tempo non è dei migliori ma non ci facciamo spaventare da nulla (per fortuna il mio ospite la pensa come me!).
Arrivati ad Arpy, pero’, una brutta sorpresa ci aspetta: siamo dentro nella nuvola, il tempo è infame e maledettamente caldo.
Fa niente, ceniamo (bene, direi) e domani vediamo.
La camera è carina, la finestra da sull’ingresso delle piste. La pecca piu’ grossa è che è senza tende (!) e piena di mosche che stanno uscendo dal rincoglionimento invernale. Nonostante ne abbiamo messe “alla porta” parecchie, continuano a sbucare da chissà dove e una delle nostre maggiori occupazioni in camera è proprio quella di ridare libertà a quelle bestiole.
La mattina ci alziamo ancora immersi nella nuvola, come testimonia la prima foto.
Scendiamo per la colazione, concordata con i ragazzi per le 8, ma loro non si fanno vedere prima delle 8:30 :( Pessima idea. Io sono molto Irritata, Mauro è molto piu’ accondiscendente.
La colazione è pietosa, pane e marmellata, niente burro, niente caffè a volonta’, solo un tovagliolo senza nemmeno un piattino … è vero che sono abituata a ben altro, ma qui si fregiano del trattamento di mezza pensione stile alberghetto …
Fa niente, siamo qui per sciare e rilassarci e cosi lasciamo perdere. Avvisiamo che pranziamo ma non ceniamo. Visto che le terme sono aperte fino alle 23 preferiamo passare la serata la fuori, nelle piscine calde con il vapore che si alza nella fredda notte valdostana.
Piste. Calda la neve. Davvero pesante. Lasciamo dei solchi giganteschi, le salita sono faticosissime e le discese piene di neve molliccia. Il tutto nonostante abbiamo iniziato a sciare alle 9.
Un paio di giri cosi poi desistiamo.
Doccia, pranzo e poi via, verso il Colle San Carlo per provare le ciaspole (quelle di Mauro, ciaspole nuove nuove e lui alla sua prima uscita con gli attrezzi).
Fatico un po’ a trovare l’inizio del percorso ma poi la traccia si vede, sotto lo straterello di neve fresca messa giu’ in questi giorni.
Si chiacchiera visto che siamo quasi in piano. Qualche consiglio da “esperta” (chi … io ? Hihihi ….) e si prosegue nel lungo traverso.
Prime slavine. Mi fermo. Le slavine sono vecchie, la neve nuova si è depositata sopra.
“Vado avanti a vedere, aspettami qui.”
Ma si che si puo’ proseguire. Passiamo un altro paio di punti in queste condizioni e poi arriva un traverso che non mi piace tanto. Le tracce sotto si vedono appena appena ed è un po’ troppo ripido per i miei gusti. Anche qui vado avanti a vedere. In realtà le ciaspole affondano bene creando un gradino orizzontale, si puo’ fare.
Proseguiamo.
I traversi continuano fino a che mi rendo conto che da li in poi sarà tutta un traverso piuttosto ripido. E qui inizio ad avere i primi dubbi sul fatto se sia o meno saggio continuare.
“Se solo ti è venuto il dubbio ok, si torna. Il mio obiettivo di provare le ciaspole raggiunto, per la meta non c’è problema; vuol dire che sarà un buon motivo per tornare.”
Parole sagge, che sono poi quelle che di solito ci diciamo quando non ci convince la strada.
Si girano i tacchi e si torna. Ma voglio far provare a Mauro la vera salita, per cui gli propongo 4 passi su per il bosco (rado) mentre lo aspetto. Non se lo fa ripetere 2 volte e parte :) Ok, le ciaspole fanno proprio per lui, non ha sbagliato acquisto e forse io ho acquistato un compagno di ciaspolate.
Rientrati in albergo ci mangiamo un pezzetto di Plume Cake e poi si scende a Pre St. Didier.
Le terme.
Ecco, se non ci siete mai stati non posso che consigliarvi le terme di Pre St. Didier.
Sono davvero eccezionali.
Vasca calda con vari impianti di massaggi all’esterno.
Vasche interne con altri massaggi, saune a volontà, zone relax dove non puoi proprio fare a meno di rilassarti. Nelle zone relax trovi mele, biscotti, coperte, sdraio, poltroncine, riviste, qualche libro …
E poi il buffet. Yogurt alla vaniglia, frutta, grissini alle noci (come fanno a mancare qui?), ancora biscotti, succhi di frutta, tisane …
E poi ancora il getto di acqua per le mia spalle e poi ancora fuori.
Ormai è buio, hanno acceso i lumini tutto intorno alle vasche. E’ semplicemente meraviglioso. Acqua calda, luna a metà che illumina le cime innevate, pochissima gente in vasca … che meraviglia!
Quando spengono i lumini ci rendiamo conto che sono le 22 passate. A malincuore lasciamo la piscina, doccia e poi si torna ad Arpy.
Non fa freddo, mannaggia. Domani mi sa che andremo a St. Barthelemy. Ho telefonato e le piste sembrano in discrete condizioni.
“A che ora metto la sveglia?”
“Ma no, non metterla, tanto ci svegliamo …”
Ora, per essere a St. Barthelemy verso le 8 – 8:30 dovremmo partire da qui intorno alle 7.
Apriamo gli occhi alle 7,15 :)
Le terme ci hanno davvero rilassato!
La sorpresa è che la giornata è bellissima e … ha ghiacciato nella notte!!!
Facciamo colazione con il mio Plume Cake e poi via sulle piste.
Che neve! Che pista! L’hanno battuta ieri pomeriggio, splendidamente. E’ veloce, bella …
Ci divertiamo come matti facendo un po’ di rossa e un po’ di nera per un 3 giretti, io poi getto la spugna mentre Mauro si fa l’ultimo giro.
Doccia e poi rientro a casa.
Ancora iper-rilassati dalle terme di ieri sera il viaggio procede tranquillo.
Un po’ di malessere avvicinandomi a Milano. Dopo 2 gg cosi la città sembra davvero brutta …






2 commenti:

  1. Bentornata SIlvietta

    e che questo sia il ritorno di quella lunghissima serie di racconti - testuali ed iconografici - cui ormai ci hai abituati!!!

    E grazie delle preziosissime info...

    Luca

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  2. :)
    Grazie Luca! Ora che sono a casa anche dal lavoro, domani mi arriva finalmente la macchina, sta arrivando la primavera ... speriamo davvero di poter tornare in montagna!
    Forse :)
    Si, perchè ho dato la mia disponibilità alla protezione civile per scendere in Abruzzo a dare una mano. Non adesso, tra qualche giorno/settimana, quando l'emergenza sarà passata, ci sarà da dare il cambio a chi è giu' e la gente un po' si è dimenticata ...
    S.

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