mercoledì 23 aprile 2008

Val d’Intelvi – 20 Aprile 2008

La butto li ad Andrea dopo che il ginocchio mi ha fatto desistere dall’idea della cima (Sasso Gordona per la precisione): ho trovato un sentiero che parte da 900 m.
Il giorno prima mi chiama Andrea: allora, te la senti? Partiamo da 900 m.
:)
“Si si, pero’ io mi fermo al rifugio e tu sali in cima” queste sono le mie condizioni.
E devo camminare piano piano, quindi sarà una gita piu’ dedicata alle foto.
Per Andrea va tutto bene per cui concordiamo. Sabato sera sento il meteo e dicono che verrà brutto da metà mattina; messaggio di partire mezz’ora prima.
A Milano la mattina si preannuncia splendida, speriamo che anche a Como la situazione non sia negativa.
Il primo scoglio a Cernobbio: via chiusa e ci perdiamo un momento nelle deviazioni ma ritroviamo quasi subito la strada.
La carreggiata si fa piu’ stretta man mano che procediamo e alla fine concordiamo sul fatto che forse era meglio fare la strada piu’ lunga ma sicuramente piu’ comoda e la faremo al ritorno.
Arriviamo con calma, con calma mettiamo gli scarponi e chiacchierando e fotografando saliamo.
Ci mettiamo un tempo infinito ma non me la sento di forzare la gamba. Poco prima del rifugio ci troviamo di fronte ad un ostacolo: una piccola lingua di neve ma su traverso (con sotto l’erbetta quindi rischio di scivolo abbastanza alto) oppure salire, anche se di pochi metri, il ripidissimo prato. E qui ti rendi conto di come non convenga andare troppo in giro con la gamba a funzione ridotta :(
Scelgo il male minore: la neve.
Parte Andrea che fa i passetti piccoli piccoli in modo che quando passo io non mi costa nessuna fatica … che uomo!
Al rifugio ci fermiamo un po’, poi accompagno Andrea alla base della salita al Sasso.
Io intanto mi muovo li, sul sentiero a mezza costa e pianeggiante, fotografando un po’ qui e la. Sinceramente mi aspettavo un po’ piu’ di fiori, ma non mi lamento.
Andrea è velocissimo e in breve ritorna al rifugio. Mi faccio raccontare tutto, quest’autunno torno per salire la cima!
Pappa.
Cimetta dietro il rifugio e altre foto
Il rientro lo facciamo dalla strada, sempre per riguardo al mio ginocchio.
Gita tranquillissima, finita con un ottimo gelato ad Argegno.
Un grazie ancora ad Andrea che anche in questo frangente si è dimostrato un grande amico! In quanti sarebbero stati disposti a rinunciare ad una passeggiata finalmente seria dopo mesi di inattività?

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