lunedì 3 marzo 2008

Cornizzolo, i primi fiori – m. 1.240 – 2 Marzo 2008

Visto il mio ginocchio e la situazione primaverile, questa domenica la dedico alle foto dei primi fiori.
Dove?
Che domande …
L’idea è di salire dal sentiero che passa da San Miro. Lo hanno riaperto da non molto, e devono anche averne cambiato l’itinerario visto che le roccette raccontatemi da Chicco non le ho trovate.

Chicco. Permettetemi un pensiero per lui. E’ un anno dall’incidente che ce lo ha portato via. Penso ancora spesso a lui. Quando torno a Canzo non posso esimermi dal sentimento di nostalgia che mi pervade. Spero che sia davvero lassù a guidarci nelle nostre peregrinazioni montanare.
Ciao Chicco …

Fa caldo. Prendo il treno delle 9, non vale la pena di alzarsi presto.
Arrivo a San Miro con un po’ di gente ma nessuno prende il sentiero.
Sembra bello. Passa accanto al torrente e subito mi rendo conto che le maniche lunghe non fanno per me.
Mi fermo. Arriva un signore che mi supera. Mi cambio. Arrivano ora dei ragazzini con papà. Uff! Ma quanto è affollato sto sentiero! Ma il gruppetto si ferma presto ed io continuo a camminare da sola.
Il sentiero attraversa piu’ volte il torrente, è davvero meraviglioso!
Ad un certo punto mi viene il dubbio su dove proseguire: attraversare il torrente e prendere quella traccia di la o rimanere di qui.
Non vedo segni, l’ultimo è da questa parte del torrente per cui proseguo.
Poco piu’ avanti vedo il signore che mi ha superato prima e penso: o abbiamo sbagliato in 2 o siamo sulla traccia giusta.
Pero’ di segno non ne vedo. C’è una frana. La si supera ma non è agevolissimo. La traccia si perde.
Il signore davanti a me si ferma e mi aspetta. Lo raggiungo. Abbiamo entrambi il dubbio di aver sbagliato. Gli racconto del punto del bivio, ma lui non l’ha notato.
Decidiamo di tornare e intanto chiacchieriamo. Arriviamo al bivio ed in effetti il sentiero giusto è di la dal torrente.
Intanto ci presentiamo: piacere, Domenico.
Piacevolissima compagnia. Bellissimo sentiero. Sbuchiamo fuori un po’ prima del rifugio e Domenico mi accompagna sulla cima del Cornizzolo.
Non è mai sceso dalla cresta per cui, dopo la pausa pranzo, scendiamo insieme. Sulla cresta ci sono punti di vento davvero forte. Il Rosa è li bellissimo che ci guarda. In Grigna e sul Resegone c’è ancora un pochino di neve.
Con calma, visto il mio ginocchio, scendiamo cercando di capire io dove ha lasciato la macchina Domenico e lui dove diavolo vado a prendere il treno.
Alla fine abbiamo capito e avevamo ragione entrambi, perché io parlavo della stazione FS di Canzo mentre lui di quella di Asso.
Ci fermiamo per i saluti nei dintorni della stazione e mi scappa l'occhio sul suo orologio: perdo il trenoooooooooo!!!!!!!
Ma no che no fatto in tempo a prenderlo. E a Canzo salgono Stefano e Fabrizio.
Gran chiacchierata con Stefano, mi accompagnerà sullo Zuccone Campelli appena va via la neve …
Ecco, si ricomincia :)

3 commenti:

  1. Se mi posso permettere un piccolissimo suggerimento...


    Salire dal vallone dei Camosci per il Canalino della Madonna allo Zucco di Pesciola, traversare per la cresta alla cima dello Zuccone, scendere in direzione del rif. Cazzaniga per la normale da est, quindi risalire per il s. 101 fino alla forcella delle mughe e di qui a Bobbio e poi a Barzio... Un giro stupendo, meraviglioso, che tra l'altro evita le ferrate.... Volendo puoi anche unirlo alla risalita, invece che per il canale della madonna, per la cresta ongania, facile via alpinistica con al massimo passaggi di terzo...


    So già che ti piacerà, visot che ti piacciono le creste...


    P. S: Grazie per le foto, meravigliose e mooolto istruttive per chi vuole imparare a riconoscere i fiori di montagna...


    Ciao Silvietta, buone montagne

    Lucarteriolupin

    RispondiElimina
  2. Ciao Luca!
    E si, il giro che proponi tu è alquanto interessante. Lo proporro' al mio amico ma mi sa che i passaggi di III grado ci fermeranno.
    Oltretutto credo di averlo in parte già percorso. Ricordo una via di arrampicata facile da quelle parti e la discesa per un canalone infido. Per questo voglio tornare li, per capire cosa avevo fatto all'epoca.
    Vedo che, nonostante non è molto che ti sei trasferito qui, di gite ne hai già fatte parecchie! BRAVO!
    Buone montagne :)
    Silvia

    RispondiElimina
  3. Beh, Silvia, per un dolomitista dalla nascita trovarsi a 50 min. da Grigne, Resegone, Zuccone e Corni di Canzo è una tentazione troppo forte, no?
    Te l'ho già detto, avete piccoli paradisi in Lombardia, basta sfruttarli nei momenti di minor affollamento... E poi, anche le Grigne e il Resegone sono come Venezia... Fiumane di gente per le calli, ma basta prendere una calle parallela a 50 mt che ritrovi il silenzio e la vera città... Altrettanto vale per la Grigna, per il Resegone...
    Ha ragione Cassin a dire che la Grigna è un mondo... Ma questo vale anche per il Triangolo Lariano, per il Resegone e per quella meraviglia, poco sfruttata - non capisco perché - che si chiama Zuccone Campelli... Un vero massiccio dolomitico... Visto dal rif. Lecco ricorda - mutatis mutandis - una versione in miniatura del Sorapiss visto dal Vandelli...

    Buone Montagne... Aspetto foto dallo Zuccone

    P. S. Per quanto riguarda le ferrate dello Zuccone, adoro la Minonzio e mi lascia indifferente la Cai Barzio (ex Rebuzzini) allo Zucco di Pesciola... La Minonzio è bella, panoramica e con molta cresta... La Cai Barzio cerca passaggi astrusi tanto per trovare difficoltà mal servite da una catena lasca lì dove, a poca distanza, si sale sul secondo... poco logica.

    Se hai voglia di farti una ferratina piacevole, sali a Bobbio, segui il sentiero delle Coldere fino alla cima dello Zucco del Barbisino (panorami a go-go), abbassati di un venti metri e arrivi all'attacco della ferrata Minonzio... In poco più di un'ora tranquilla e senza passaggi fastidiosi sei sullo Zuccone Campelli... Segui la cresta e poi scendi verso il rif. cazzzaniga... Poi spetta a te decidere se tornare dal sentiero degli stradini o dal vallone delle mughe.. In tutti i casi un percorso da 100 helisfoto...

    Fiori, scorci dolomitici e panorami...

    Luca Arterio in modalità diavolo tentatore

    RispondiElimina