domenica 16 settembre 2007

Pizzo Alto – 2.512 m, 15 Settembre 2007

Terzo tentativo.
Il primo non ho neppure messo gli scarponi, c’era una festa a Premana ed era impossibile parcheggiare.
Il secondo arrivai, con il mio solito socio, al lago di sotto. I tempi erano adeguati, ma io ero cotta.
So che è lunga, parto presto. Non rileggo la relazione, la porto dietro e la leggerò man mano. Mi piacerebbe fare l’anello, ma solo se è indicato. Il percorso è lungo e non mi sembra il caso di ravanare in discesa e magari allungare ulteriormente il percorso. Oltretutto, sulla mia cartina, il sentiero di discesa che penso io non è neppure segnato.
Parto alla solita ora. E’ comunque lunga e arrivo a Premana poco prima delle 8. Infilo gli scarponi, c’è sono un’altra coppia al parcheggio che parte mentre io sto facendo colazione.
Il meteo da ancora nuvolo la mattina, poi bellissimo … speriamo!
L’anno scorso era un mese avanti ed effettivamente il paesaggio era migliore. Ora non è ancora autunno ma siamo già a fine estate ed il percorso nel bosco che mi porta all’Alpe non lo trovo poi un granché.
Non guardo l’ora, dai cartelli dell’inizio del sentiero (che non segnano il Pizzo Alto, chissà perché!) ricordo che ci vuole un’ora e mezza ma a me sembra che ci sto mettendo di più.
Arrivo all’Alpe, 2 ore … prima di demoralizzarmi guardo la foto che ho fatto al cartello: 2 ore e mezza! Ecco, cosi va meglio. La mia relazione da 2 ore con un dislivello di 730m: posso considerarmi soddisfatta.
Il sole ancora non c’è e la temperatura è frizzantina. Piccola sosta e riparto. In un’ora (e 435 m) sono al lago inferiore. C’è un bel vento e penso alla salita: se non cala non potrò neppure fermarmi in vetta …
Il freddo è talmente intenso che metto la giacca a vento ed i pantaloni lunghi.
Leggo la relazione. Ecco … proprio non mi ricordavo delle catene per salire il canalino che porta al lago di sopra. Sto meditando se ce la farò, quasi quasi rinuncio.
Ma va … Andiamo almeno a vedere! E poi, anche la relazione dice che ci sono solo un paio di punti esposti e non è questo a preoccuparmi.
Le catene arrivano in fretta, il vento sembra calare ma qui sono a ridosso della montagna che probabilmente mi ripara.
Metto via i bastoncini e salgo.
Effettivamente in un paio di punti le catene le vedo bene, soprattutto per la discesa. A tratti è bagnato, meno male che il torrentello che evidentemente passa di qui, ora è quasi senz’acqua.
Arrivo, nei tempi della relazione, al lago di sopra: davvero incantevole!
Ora manca solo un’ora alla cima. Sono 4 ore che cammino e non mi sento ancora stanca, né fisicamente né mentalmente, mi manca SOLO un’ora alla cima :)
Risalgo la dorsale per la bocchetta e qui il sentiero inizia ad essere a tracce. Il percorso è intuitivo ma siccome sono da sola e non posso permettermi di sbagliare (è già lunga la gita …. non ne devo aggiungerne di mio!) mi fermo spesso per capire dove diavolo continua. Cosi perdo ancora qualche minuto e mi rendo conto che non posso cazzeggiare ulteriormente: avevo messo in conto 5 ore per la salita e non posso mettercene troppe di più.
Arrivo alla bocchetta, inizia il traverso che fa scendere un pochino e, appena girato l’angolo, eccola li la mia meta! Ogni tanto sparisce dietro a qualche dosso, ma quando ricompare è sempre più vicina. Anche qui ogni tanto il sentiero non è visibilissimo ed io mi fido poco di me stessa per dare retta al mio istinto, che però si è sempre rivelato giusto. Mi sono rimessa in corto, su questo versante ormai sono in pieno sole ed il vento è scomparso. Non fa caldo per fortuna ma il lungo non è più indicato.
Finalmente il traverso finisce, si inizia a salire per cresta.
Ormai ci sono, sento le voci in cima, vedo la punta della croce.
Ormai ci sono, dietro quella curva c’è la cima …
Ormai ci sono … ma quella cima non arriva mai!!!!
Gli ultimi metri mi sono sembrati infiniti, ora ho davvero bisogno di riposare. 5 ore e un quarto soste e meditazioni comprese: in linea con i tempi che mi sono data :)
In cima ci sono 4 bergamaschi … che non parlano … urlano!
Saluto e me ne vado dalla parte opposta. Loro hanno seminato zaini e magliette per tutta la cima (e meno male che è larga!) ma trovo un bel sassetto piatto su cui sedermi. Finalmente mi concedo almeno un’ora di riposo.
Il panorama da qui è fantastico! La cima è bella, la salita pure anche se non è una delle migliori che abbia mai fatto.
I bergamaschi continuano ad urlare ma per fortuna tra mezz’ora scendono, cosi io me ne posso rimanere qui tranquilla e sola per almeno un’altra mezzora.
Quando sono pronti a partire, mi chiedono la foto. Sorrido: son salita apposta!
Cosi chiacchieriamo un po’. Alla fine scopro che uno di loro non ha proprio voglia di scendere dalle catene. Però non sono partiti da dove sono salita io. Mi chiedono quanto ci ho messo e sembrano impressionati dal dislivello, quindi devono essere saliti da un punto più alto, ma neppure sulla cartina trovo un’altra partenza.
Foto con autoscatto, foto panoramiche, libro di vetta. Ora però è il caso di scendere. Non farò il giro, sono sola praticamente su tutta la montagna. Là vedo un sentiero che scende ma sulle mie cartine non c’è. Non mi preoccupano le catene in discesa, solo la lunghezza del percorso.
Faccio un paio di conti: al massimo alle 19 dovrei essere alla macchina. A quell’ora è ancora chiaro per cui posso prendermela con relativa calma.
In discesa faccio un po’ di foto del percorso ed arrivo alle catene.
Come pensavo, si scende agevolmente, le uso anche quando non strettamente necessario perché scendo più in fretta. Simpatico il canalino, devo dire che mi è piaciuto :)
Lago di sotto, la sosta la faccio all’alpe. Il ginocchio inizia a farsi sentire, meno male che i miei mega scarponcini sono una favola! Non mi fanno per niente male i piedi!
All’Alpe mi concedo un’altra mezz’ora di riposo e finalmente posso riempire le bottiglie: più di 2 litri oggi!
Arriva un signore senza zaino, scarpe basse e bastoncini … un mito! Mi chiede se sono stata ai laghi e non riesco a reprimere un moto di orgoglio e gli dico la mia meta. Mi guarda stupito: da sola???? Già, perché da sola evidentemente non è usuale. Effettivamente ci ho pensato anch’io, vista la lunghezza del percorso, ma se non c’è nessuno abbastanza pazzo che ci posso fare?
Ora mi tocca la parte più noiosa, L’affronto con il lettore MP3, mi fa passare il tempo.
Fa ancora caldo per cui non me la sento di allungare il passo. La discesa è accompagnata da un nugolo di moschini che sono noiosissimi e non si fanno scrupolo di appoggiarsi dappertutto, occhi compresi e vi lascio immaginare la gioia viste le lenti a contatto!
Alla fine sono alla macchina alle 18:30 stanca ma contenta della giornata, del giro, dell’ennesimo sassolino nella scarpa che mi sono tolta ...

4 commenti:

  1. In qualità di "solito socio" devo dire che se tu ti sentivi cotta io non ero da meno. Le motivazioni per affrontare altre due ore di salita in una giornata incerta come quella non le ho trovate. Anche se poi la salita alla sostitutiva cima Moncale si è rivelata breve ma non brevissima.

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  2. bello il pizzo alto! ne conservo un bellissimo ricordo di quando ci ero salito due anni fà, in un giorno di settimana, in completa solitudine e con una giornata perfetta. In discesa poi avevo fatto il sentiero per premanìga, molto bello.

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  3. eh .... Claus .... ma quale relazioni pensi abbia usato? :)
    Ho solo fatto l'errore di non leggerla prima e quindi di informarmi sull'anello, ma è stata molto appagante anche cosi!

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  4. ah :) bello sapere che sia servita a qualcuno!

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