lunedì 5 febbraio 2007

Moregallo: la prima gita di primavera 3 Febbraio 2007

Oggi niente sci, troppa nebbia e non me la sento di andare da sola a Ivrea, dove avrei incontrato il mio compagno di sciate; mi tocca invece una passeggiata solitaria …… ai soliti Corni ovviamente :-).
L’idea è di andare sul Corno Occidentale dalla forcella, quindi scendere e risalire al Moregallo.
In treno si fa strada un dubbio: non è che diventa troppo lunga? Ma si, dai, la meta è il Moregallo, vado prima li passando da Terz’Alpe e dall’Acqua del Fo, tornando vedo se è il caso di salire sul Corno.
Non c’è in giro quasi nessuno, ma mi accoglie una sorpresa che non so se dire piacevole: i fiori.
Si, i fiori che sarebbero dovuti uscire tra più di un mese ora sono li che mi aspettano con la macchina fotografica. Sono stupita, amareggiata da questo strano inverno ma inizio a fotografare, e ovviamente mi torna il buonumore (se non fosse che le prime foto le ho sbagliate tutte …. MANNAGGIA!!!)
All’Acqua del Fo bevo ed inizio la vera e propria salita. Sono contenta di salire, solo che sta facendo un caldo porco.
Arrancando e sudando come non mai arrivo alla bocchetta …. e li mi aspetta il vento.
Marco mi aveva avvisato che era una giornata da Fhone, ma non credevo cosi freddo e forte.
Arrivo al rifugio SEV ed inizio la discesa. Su questo versante spira il vento dal lago e la neve è ancora li, a volte ghiacciata, a volte più morbida.
Scendo alla forcella scivolando solo una volta sul fango e inizio l’ultimo tratto di salita.
Ovviamente prendo il percorso di cresta, ti pareva che andavo a pensare al vento? Da una finestra arriva una raffica che mi butta la, mi devo abbassare e cercare di andarmene da qui velocemente. E l’erica.
Si, l’Erica tutta fiorita è uno spettacolo strafavoloso, anche se non è stagione!
E sono stanca. Faccio una fatica bestia a salire, e la cima la vedo sempre più lontana, ma sono testarda e proseguo. Mi do come limite le 13:30 poi torno indietro.
Per fortuna un quarto d’ora prima arrivo :-)
Arrivo in cima al Moregallo, il vento mi ha stancato forse troppo, la sulla cresta mi portava via. Comunque sono stanca e non vedo l’ora di sedermi, bere un caffè caldo e godermi la splendida giornata.
“Ciao, benvenuta! Io sono Gino” cosi, con la mano tesa, mi apostrofa un signore che mi aspettava li alla madonnina. Sorride.
Sorrido a mia volta: “Grazie, sono Silvia” e ricambio la stretta di mano.
2 chiacchiere e mi ritrovo a raccontare un qualcosa di quello che è la mia vita ora, ma sono stanca e devo trovare un posto al riparo del vento. Detto fatto, me lo indica lui. Saluto con un sorriso e un grande grazie e mi avvio.
Il posto effettivamente è riparato, di fronte la pianura ed il Resegone: perfetto!
Mangiucchio, non ho molta fame. Faccio 2 conti e non posso fermarmi per più di mezz’ora, massimo 3/4 d’ora.
“Ciao Silvia” …. Mi ha lasciato il tempo di mangiare ed è ancora qui, con il suo sorriso; è davvero piacevole scambiare 4 chiacchiere con lui, molto cortese ed educato, è salito da Valmadrera e mi sa che è stato tutto il tempo li con lo zaino sulle spalle ad aspettare che finisse il mio pasto
“Devo andare, la strada è lunga e fa buio pesto”.
“Stai tranquilla, c’è luce fin oltre le 18. Buona discesa ….”
Ecco, come un incontro qualsiasi ha dato alla giornata qualcosa di ….. mah …. eccezionale mi vien da dire ….. Grazie Gino, per la tua cordialità ed il tuo sorriso :-)
Inizio la discesa, stavolta senza cresta, e ritorno a sudare: da questo versante, dove non tira il vento, il caldo è porco per essere ai primi di febbraio.
Ovviamente il sentiero che scelgo per scendere è ancora innevato: mica vorrai scendere da quello pulito, vero?
Pochissime persone e un brutto incontro: 2 moto, da cross o da trial (non so nemmeno la differenza) guidate da ragazzini di 14 – 15 anni.
Evito lo scontro e mi sposto dal sentiero.
Il primo mi saluta: quasi come se non stesse facendo una bestialità.
Il secondo si ferma, mi saluta e mi chiede com’è il sentiero per i corni.
??? Sono basita …. 2 ragazzi cosi cortesi ed educato che fanno una bestialità come andare per sentieri con una motocicletta!!!
Non sono capace di stare zitta e li apostrofo che, visto che sono in moto, non voglio neppure parlare con loro. Però ho sbagliato, era meglio se mi fermavo e con calma chiedevo come mai erano li con un motore. Mah, la prossima volta lo faccio, vediamo che mi rispondono.
La discesa prosegue tranquilla, tranne una caduta causata da distrazione (inciampo in un masso) che però non mi crea troppi problemi.
E’ stata lunga questa gita, pensavo di metterci di meno, ma sono contenta, mi è piaciuta e torno a casa stanca ma soddisfatta, solo i piedi doloranti …. Devo decidermi a prendere gli scarponcini leggeri!!!

2 commenti:

  1. Un po' di testarda passione è quanto basta a volte per portare alla vetta. Continua così!
    Bello il Moregallo con l'erica in fiore, belle foto come sempre!
    Ma di quella montagna è bella anche la cresta, che per me è da fare, proprio da fare...

    s'ciao

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  2. La famo .... la famo .... tranquillo!!!
    s'ciao :)

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