martedì 28 luglio 2020

Monte Verrobbio – m 2.136 – 28 Luglio 2020


L'idea è di salire al Lago di Pescegallo, Poi andare al passo e li fermarmi.

Adoro questa valle, da questa parte poi non ci vengo spesso e quando arrivo al Lago faccio il solito errore di pensare che i due passi partano dal lago e invece sono uno dietro l'altro.

Tralascerò il racconto del brutto ceffo incontrato (per fortuna sono rarissimi i casi di incontrarli in montagna però mi sono un po' preoccupata perchè non stava passando nessuno in quel momento … ) perchè rovinerebbe la bella giornata che abbiamo passato.

Sosta per bene al Passo del Forcellino arriviamo giusto per ora di pranzo al Passo di Verrobbio.

Un salto a vedere dall'alto Passo San Marco e poi ci siamo sedute a mangiare facendoci coccolare da uno splendido venticello fresco.

Ma quel cartello ravana dentro la mia mente: Monte Verrobbio EE 30 minuti.

E' solo mezz'ora. Ma è EE. Si, mi faccio mettere un po' paura perchè non sono allenata e non faccio EE da una vita.

Ma il tarlo ha fatto il suo dovere per cui, finita la nostra mega sosta, partiamo per il Monte EE.

Da giù si vede una cima. Dentro di me penso che arrivare li ci vorranno 10 minuti. E cosi è. Solo che non è LA cima. E una volta su vedo la cresta. E abbiamo già fatto dei passaggi che in discesa mi faranno riflettere, soprattutto avendo Kyra legata a me. Si, Kyra è legata. E' una cresta esposta e scivolare da qui vuol dire non fermarsi. Io spero di non scivolare ma preferisco cmq tenere Kyra legata per paura che possa scivolare lei.

Ci sono più punti in cui mi chiedo se non sia meglio tornare indietro ma oramai siamo qui. Quando mi trovo su un pendio ripido da farmi salire attaccandomi all'erba inizio a sudare freddo: io da qui non ci scendo, mi ritrovano a San Marco. Ma Kyra mi riporta in cresta e li troviamo il sentiero per cui immagino di aver sbagliato strada.

Poi le difficoltà cessano, è solo un sentiero di cresta esposto, ma sentiero.

Arrivo in cima affaticata, accaldata, assetata … una cima nuda, di quelle che piacciono a me: neppure una targhetta che mi dice il nome del monte.

Non ci fermiamo molto, il tempo di bere e riprendere fiato e poi affrontiamo la discesa.

Come presupponevo, la discesa è stata molto meno faticosa della salita, il sentiero era più evidente e non abbiamo mai sbagliato strada per cui le difficoltà si sono azzerate.

Torniamo al Forcellino e scendendo incontro quello che al mattino ho visto scendere verso il Lago di Pescegallo che arrivavano da San Marco. Con un paio di loro ho fatto chiacchiere lunghe come a voler dimenticare il bullo incontrato la mattina e rincuorarmi che in montagna la maggior parte della gente è bella ed è bello fermarsi a fare 4 chiacchiere.

Facciamo il giro del lago e scendiamo per puciare i piedi e rinfrescarci un attimino,

Avevo già deciso che poi saremmo scese per la strada, pensavo fosse più lunga ma alla fine neanche poi tanto.

Non sono riuscita a fermarmi al bar a bere qualcosa per cui, ancora accaldate, cambio scarpe e poi giù verso casa.

Adoro questa valle. Se potessi prenderei qui una casetta in affitto per l'estate. E me la godrei tanto, non è neppure troppo lontana da casa e con la super strada che arriva fino a Morbegno (quasi) è davvero un attimo arrivare qui.


heliSLaLenta & Kyra



I dati secondo Gipsy:

Quota partenza: m 1.367

Quota arrivo massima: m 2.141

Dislivello: m 981

Tempo totale: 8h 34m compreso di tutto

Km percorsi: 12,6

Percorso canabile: Si con attenzione alla cresta del Monte

Acqua sul percorso: Torrentelli qua e la e laghi



Nessun commento:

Posta un commento