Sempre dal mio
bellissimo dizionario:
Scortesia:
essere scortese – privo di garbo, di cortesia, villano
Aggressività:
essere aggressivo, violenza, irruenza, combattività
Doveva essere
Magnodeno, un giro tranquillo e non lungo visto che vogliamo essere a
casa abbastanza presto. Ma toppo sentiero, con il Magnodeno ho un
rapporto strano, faccio sempre fatica a trovare il sentiero e in
questo periodo poi …. facciamo che ho fatto 3 e ora dovrei aver
pagato il mio pegno!
I ragazzi non se la
prendono, ci troviamo sul sentiero che presumiamo porti alla Stoppani
e da li decideremo il da farsi in base all'orario.
Capitiamo su un
sentiero che non ho mai fatto, per una frazione che non ho mai visto
… incredibile come una montagna, cosi visitata e cosi vissuta possa
portarmi ancora in angoli sconosciuti!
Arriviamo alla
Stoppani dalla parte opposta a quella da dove arrivo di solito tanto
che quasi non la riconosco. Il rifugio è chiuso, lo abbiamo letto
giù in basso e d'altra parte la giornata non invita di certo a
frotte di escursionisti.
Ci fermiamo ad un
tavolo e decidiamo di non salire più, siamo appagati cosi e io
insisto per fare subito la foto di gruppo (e meno male visto come
sono andare le cose poi) e ci mettiamo, ridendo e scherzando a
trovare il modo di fotografarci con almeno le montagne dietro. Alla
fine, oltre al mio cavalletto, ci viene in aiuto un tronco di betulla
che troviamo sulla terrazza del rifugio.
Mentre siamo li a giocare con le
macchine fotografiche arriva una moto. Non sappiamo chi sia ma quando
apre la porta del rifugio gli rivolgo la parola, come è consono per
me fare in montagna, cosi, per parlare e non era neanche escluso che
si potesse prendere qualcosa anche se avevamo tutto quello che ci
serviva.
“Ciao, apri il rifugio?”
Silenzio.
Ci guardiamo in faccia e continuiamo a
fare i nostri autoscatti.
Fatte le foto, sempre ridendo e
scherzando, Antonello amico mette a posto il pezzo di legno e
iniziamo a tirare fuori le nostre cose per mangiare.
Ecco che ci sentiamo apostrofare, in
malo modo, che quel pezzo di legno non era stato rimesso al suo posto
e se prendevamo qualcosa dovevamo poi rimetterla dove era. Lasciando
perdere che il pezzo di legno era a pochi metri dal suo luogo
originario, Cristian chiede scusa mentre Antonello mette il legno
esattamente posto. E qui parte l'aggressione verbale. Una raffica di:
- non salutate neanche mentre io vi ho detto “ciao ragazzi”
- voi non potete stare qui
- datemi le tessere del cai
- dovete pagare 3 € per stare qui (fuori da un rifugio, per di più chiuso, essendo soci cai???)
- se non mi date le tessere io chiamo il soccorso alpino … (e su questo stendo un velo pietoso)
Ora, tenuto conto che noi eravamo in 3
e nessuno dei tre ha sentito il suo improbabile saluto, mi rifiuto di
dare la mia tessera (sono fuori da un rifugio chiuso!) e per evitare
ulteriori discussioni decidiamo di allontanarci. Ovviamente gli dico
di leggere in internet perché io racconto quello che mi succede
avendo un blog e anche questa scortesia sarà raccontata.
E qui vengo minacciata: “fallo e ti
vengo a prendere” …. meno male che ho i testimoni perché
rimaniamo tutti e tre increduli alle parole.
Non vogliamo reagire, ci allontaniamo
per mangiare il nostro panino e anche da lontano continuano le sue
recriminazioni nei nostri confronti.
Ora, il rifugio porta un nome
prestigioso, è meta di moltissimi escursionisti che si fermano li a
mangiare o che passano e si fermano di ritorno dagli innumerevoli
sentieri, mi sono sempre seduta li fuori a mangiare e non mi è mai
capitato né che mi chiedessero soldi né di essere trattata cosi
E quindi, a cosa si deve la scortesia e
l'aggressività oltretutto a rifugio chiuso?
I tavoli fuori da ora sono off limits a
rifugio chiuso?
Il permesso di minacciare c'è perché
sei il rifugista? O perché è “una proprietà privata e da qui te
ne vai”? (Si, ci ha detto anche questo …. )
Ovviamente queste
sono le cose come le ho vissute io ma anche i ragazzi sono un po'
scossi dall'aggressività del tipo. Scendendo continua a venirci in
mente quello che ci ha detto, come ci ha trattato ma soprattutto la
minaccia … sono contenta che nessuno abbia raccolto la forte
provocazione, basta un attimo per passare dalla parte del torto.
E i toni e gli
atteggiamenti aggressivi facevano pensare che potesse finire davvero
male.
Ho ovviamente
mandato una lettera al CAI di Lecco che è proprietario del rifugio
ma l'esperienza mi dice che il CAI, se tutto va bene, risponderà
“costernato” alla lettera e tutto finirà li.
Tra i nostri
pensieri finiamo la discesa fermandoci a chiacchierare con un
simpatico vecchietto che ancora va su tutti i giorni a dare da
mangiare alle capre. E iniziamo a rincuorarci.
Consiglio ai ragazzi
di fermarci a bere il caffè al bar della funivia … che
accoglienza! Cortesia, buon umore … ci voleva dopo la sfuriata
subita lassù. E vogliamo parlare della bontà della torta?
Come si suol dire:
tutto è bene quel che finisce bene … e invece di chiudere la porta
depennerò un altro rifugio dalla mia lista.
heliSLaLenta
& Kyr, Antonello, Cristian
I
dati secondo Gipsy:
Quota
partenza: m 578
Quota
massima: m 911
Dislivello:
m 440 circa
Tempo
totale: 4 h 42 m compreso di tutto
Km percorsi: 8,3
circa