venerdì 29 giugno 2018

Valle del Drogo – Lago del Truzzo - m 2.085 – q 2.118



Avevo fatto questa salita un sacco di anni fa ma ricordo un percorso davvero bello e cosi decido di chiudere il trittico (Lendine, Forcola e Drogo) conscia che si potrebbe concatenare il tutto e passare 2 o 3 giornate in posti splendidi e davvero poco affollati.
Ma torniamo ad oggi. Non mi sento troppo in forma cosi provo, quando arrivo a Drogo e Kyra mi ha fatto impazzire perchè c'erano le mucche al pascolo, ad entrare nella proprietà dell'agriturismo:
C'è nessuno?
ciomp … ciomp … si sono qui!”
Non è che per caso si puo' avere un caffè?
Ciomp … si certo … ciomp ciomp … mi scusi ma ho assaggiato il formaggio appena cotto, vuole assaggiare?”
Compare una ragazza ridente con una manciata (e dico manciata … non mi stava in mano!) di formaggio fresco ancora caldo … no, non è una contraddizione: il formaggio era appena stato cagliato e tolto dal fuoco per cui era fresco nel senso di appena fatto ma caldo perchè appunto appena tolto dal fuoco.
Ovviamente non dico di no. Assaggio: bontà allo stato puro. Kyra apprezza e mi aiuta a finirlo. Solo che per il mio stomaco che evidentemente non era troppo a posto, quel formaggio non è stato provvidenziale. Spero nel caffè (ottimo) ma non sarà cosi.
Riprendiamo la salita.
Mi sono attardata stamattina, poi sono andata a prendere “Montagne divertenti”, poi mi sono fermata a fare GPL … in poche parole ho iniziato a camminare alle 10:30
Non si fa, Silvia, non si fa! Continuo a ripetermelo ma io non sono più quella di una volta e alzarmi presto la mattina mi pesa. Avessi un appuntamento mi sforzerei ma essendo da sola … insomma, il tutto per dire che fa caldo e si suda.
Saliamo. La mulattiera è lastricata, tornanti che non la rendono ripida e in mezzo al bosco. Me la ricordavo bella ed effettivamente belle è.
Solo che io ad un certo punto mi sento male. Non male male, ma ho i battiti a mille e tremori interni. Cerco un posto adatto, mi fermo. Aspetto che il cuori torni a battere normalmente poi mi sdraio. Cerco di respirare come mi hanno insegnato a yoga. Lo so che è lo stress. Non ho ancora superato la crisi di un paio di settimane fa e si fa tremendamente sentire.
Sembra andare meglio. Apro un occhio e vedo Kyra a due passi da me che mi veglia, vigile. Non dorme e non si sdraia. E' vigile. Non mi sta attaccata ma mi controlla. Come se avesse capito che non sto bene, che ho bisogno di stare tranquilla e lei controlla che non venga nessuno a disturbarmi.
Piano piano mi siedo. Bevo. Mi sembra di stare meglio, ho pure digerito (che sia stato davvero il formaggio?) e con calma mi rialzo e riprendiamo la strada.
Me la godo, volevo questa gita da molto tempo e me la godo. Penso ad un articolo che ho letto su Orobie su di un cane tenuto al guinzaglio … io Kyra non so nemmeno dove è. Ho l'orecchio abituato a sentire il suo campanellino e l'occhio che automaticamente la coglie. Non so esattamente dove è ma so dove è … non so come spiegarlo. Se mi vengono a mancare entrambi i miei sensi allora parte il richiamo in automatico. Capita che la debba chiamare più volte ma arriva sempre.
Nonostante tutto faccio fatica. Tanta fatica. Inizio a temere che non arriverò alla meta. La cosa che mi preoccupa è il temporale pomeridiano che hanno previsto. Non ci fosse quello me ne fregherei del tempo, mi farei le mie soste per riprendermi e piano piano arriverei al lago ma con sta storia del temporale non sono tranquilla. Vedo il sentiero e lo immagino in discesa: qui si scivola, qui va bene, qui nooooo a beh, c'è una corda giusto per il ghiaccio o per il bagnato.
Fino a che arrivo a delle baite, siamo tra i 1.500 e i 1.600 m. Ci sono delle baite e una di queste ha la bandiera italiana (ma una volta i rifugi esponevano la bandiera se erano aperti!!!) Scopro che è un punto di ristoro, ovviamente chiuso. Sulla porta della baitella di fronte c'è il menù e poi un cartello nuovo di pacca: è dei vigili del comune di San Giacomo Filippo che informa dell'ordinanza del sindaco del 2004 in cui si fa obbligo, SU TUTTO IL TERRITORIO COMUNALE di tenere i cani al guinzaglio, quelli grandi devono avere la museruola, di raccogliere la cacca e le solite amenità fino a parlare di conseguenze di rilevanza penale.
Rimango basita. Che ci fa un cartello del genere qui? Questo è territorio comunale? Non capisco. E continuo a non capire. Voglio sentire i vigili del comune che mi spieghino un po' questa cosa. E se davvero siamo in territorio comunale vorrei cortesemente vedere tutti i permessi non solo per l'esercizio di ristoro (avranno i bagni?) ma anche dei permessi di quella croce messa poco distante.
Cosi rimuginando arrivo alla gradinata.
Sulla spiegazione del suo sito, Diska parla di oltre 500 gradini … non pensavo cosi tanti ma sono davvero tanti! Ho fatto molta fatica a farli ma ormai siamo arrivate, mica vorrai fermarti qui, vero?
Ma no, eccomi alla diga! E si, perchè il lago del Truzzo altro non è che il bacino della diga.
Passiamo la diga e medito che per il rifugio (privato e chiuso) Carlo e Emilio mancano solo 15 minuti. Provo ad andare un pochino avanti. Sento il suono dei campanelli e non faccio in tempo a pensare se sono capre o pecore che Kyra parte. Ne fa correre 3 o 4. Tranquilli, lei è stata un cane pastore e non farebbe mai del male ad un animale. Finalmente torna ai miei richiami e finisce ovviamente legata.
Per quello che mi riguarda, fino a che vado in piano nessun problema ma quando il sentiero sale le gambe non ne vogliono sapere. So che si sale da li, da quel muro, lo vedo e me lo ricordo. Non è molto il dislivello ma quando vedo il torrente che si allarga proprio davanti e noi e Kyra si fionda a bagnarsi basta, decido che la nostra gita finisce qui.
Provo a mangiare ma non ho neppure una gran voglia. Mi riposo più che altro con Kyra che se la prende un po' perchè non la lascio andare a raggruppare il gregge di pecore. Sono passati 5 anni ma ce l'ha ancora dentro il lavoro di cane pastore.
Solo che dopo un po' mi annoio. Vedo lassù delle persone che sono appena arrivate alla fine della salita: se avevo una piccola idea di proseguire, il fatto di aver visto gente mi fa desistere. E poi è tardi. Sono quasi le 2. Il temporale … ho in testa il temporale pomeridiano … ma che vuol dire pomeridiano? Dammi un'ora anche approssimativa!
Prima di scendere metto il macro, faccio un po' di foto ma continuo a non essere soddisfatta. Faccio un po' di prove, qualcuna mi riesce anche. La discesa la dedicherò alle foto dei fiori.
Passata la diga non sento più alcun campanello per cui libero Kyra e io fotografo e … cavolo! Una negritella! Che peccato essere cosi ciofeca nel fotografare … ma come si fa a scurire lo sfondo? Mi veniva meglio con la compatta :(
Fa caldo. Non mi disturba tantissimo ma fa caldo. Lo zaino è d'impiccio ma non ho voglia di metterlo e toglierlo tutte le volte. Nonostante abbia un tubo di prolunga solo sulla macchina fotografica (sono 3 nel kit) devo avvicinarmi molto e cosi perdo il fiore nel suo complesso. E poi ci vuole il cavalletto!!! Devo trovare un cavalletto piccino altrimenti devo tenere i tempi cortissimi ma cosi l'apertura aumenta … insomma, non viene come voglio io.
Fino a che mi stufo, anche perchè non posso fare foto “normali”, solo macro, cosi tolgo il tubo e vado avanti con il mio 18-55 (lo zoom è in assistenza) Provo i fiori. Mhhh non è male. Vengono come voglio io, il fiore da vicino non tanto da perderne la totalità, non lontano da non poterne ammirare i dettagli. Devo dire che questo obiettivo non mi dispiace per nulla.
Un po' di soste a bere e ad aspettare Kyra che si fionda in ogni pozza che trova e arriviamo a Drogo. La lego (mucche del mattino … me le ricordo) Come al solito, quando torniamo le mucche stanno ruminando e per fortuna non sono sul sentiero. Kyra abbaia lo stesso, sarebbe meno problematica se la lasciassi libera ma non so come la pensa la gente che c'è qui per cui cerco di allontanarmi di corsa.
Scelgo ancora il bosco per la discesa a San Bernardo, ci sarebbe anche una strada sterrata ma presumo sia al sole, il bosco invece è fresco.
Ci siamo quasi. E' un peccato non avere una fontana vicino alla macchina, una risciacquata me la sarei data volentieri. Mi cambio le scarpe con calma, vorrei asciugarmi un po' prima di scendere.
Quando siamo quasi pronte si avvicina un cagnolino della taglia di Kyra, maschio, con la coda tra le gambe. Kyra è in macchina e io tento di avvicinarlo. Prima sembra convinto poi scappa giù per la strada. Mi metto in macchina e lo ri-incontro a Olmo. Pianto la macchina in mezzo alla strada e prendo un po' di croccantini. Non faccio in tempo però a convincerlo perchè arriva una macchina in salita. Cazzarola mi tocca andare al parcheggio. Scendo al parcheggio, lascio Kyra in macchina (sempre più indispettita perchè guardo un altro cane) e torno a cercare il randagio. Per fortuna c'è un signore che mi dice che probabilmente è di Tizia. Cerco di averne la conferma e poi mi dico che se gira per il paese prima o poi qualcuno lo nota e farà pur qualcosa. Quando torno in macchina premio Kyra con i croccantini che avevo in mano. Perdonata subito!
Da qui è tutta dritta verso casa.
Arriviamo giusto in tempo per la pappa dei pelosi. Kyra è attaccata alla mia gamba e non mi molla un istante. Ha fame.
Non so, oggi deve essersi stancata pure lei perchè non si è nemmeno svegliata per venire a dormire con me … la mattina dopo mi sono ritrovata con Romeo nel letto … amore di gattone!

heliSLaLenta & Kyra

I dati secondo Gipsy:
Quota partenza: m 1.167
Quota arrivo massima: m 2.118
Dislivello: m 1.130 circa
Tempo totale: 6 h 21 m compresa di tutto
Km percorsi: 14,9 circa
Percorso canabile: Si
Acqua sul percorso: un paio di fontane e qualche torrentello


PS le ultime foto sono dedicate a tutti i simboli religiosi (chiese escluse, per la cronaca sono 2) che ho trovato in questa escursione: 6 croci più una cappelletta con dentro 2 madonne e una croce, e una madonna su un muro di una casa



martedì 19 giugno 2018

Alla scoperta della Val Barconcelli - 19 Giugno 2018



C'è una cosa che non ho capito mamy, cosa c'entra il caminetto con la passeggiata di oggi?”
Niente Kyra … era la passeggiata che avremmo dovuto fare solo che una frana ci ha impedito di arrivare li con la macchina
Ho capito, quando hai tirato giù tutte quelle madonne … “
KYRA! Non è vero … e poi chi ti ha insegnato quel linguaggio? Ero solo perplessa … e un pochino incavolata per il cambio di programma non programmato.
Pensa che ti ripensa: dove andiamo ora? Da una parte ho pensato ai Pizzi di Parlasco che mi erano piaciuti tanto … poi ho pensato alla Val Varrone. Lo so, li non si trova mai parcheggio in settimana visto che lavorano ma ci provo. L'idea era di salire all'Alben e poi fare il traverso che dovrebbe portare più o meno a metà della Val Varrone (non l'ho mai fatto per cui non so esattamente dove arrivi) ma sono indecisa. Ci penserò una volta la.
Ma anche la l'indecisione la fa da padrona: vado di qui o di la? Alla fine scelgo la Val Varrone perchè l'obiettivo della giornata è vedere se mi trovo con il 18/55 visto che il Tamron deve andare in manutenzione e me lo terranno via circa un mese.
Inizio la strada facendo foto ai fiori.
Kyra inizia la strada andando a cercare il torrente per fare il bagno. Ora, io sono contente se fa il bagno ma scende giù per i bricchi dove il torrente è piuttosto impetuoso!
Mamy, ma lo sai che sto attenta!”
Lo so un corno perchè tu non conosci cosi bene il fiume.
E poi lo sai che non vado dove non tocco!”
Non è questo il problema, ma se ti fai prendere dalla corrente?
Non ce la farà mai a prendermi la corrente!”
Cmq lei fa queste cose e io mi riempio di paura. Però sono strafelice che si bagni cosi almeno sta fresca. Ed è anche vero, non va dove non tocca … sta scemotta la vedo nelle pozze con anche le zampette dietro allungate per prendere più acqua ma non se ne parla di nuotare. Imparerà prima o poi?
In ogni caso, anche se non è troppo presto non fa nemmeno un gran caldo e cosi arriviamo a Forni di Sotto io con le foto ai fiori lei con i bagnetti.
E allora provo a salire da qui. Mi fermo a chiacchierare con una signora che invece che ragguagliarmi sul percorso che mi riporterebbe alla macchina mi mette più ansia cosi decido di andare ai Laghitt. E' tardi ormai, ho fatto due conti e non arriverò li prima delle 13:30 mentre io almeno oggi vorrei tornare a casa relativamente presto.
E salgo. Passo le baite della omonima valle e poi entro in paradiso. Qualche mucca al pascolo, poi inizia la vegetazione di montagna. I rododendri in fiore, il bosco che ogni tanto ti rinfresca, il torrente per la gioia di Kyra, qualche baitello … Un sentiero oltretutto tenuto benissimo!
Sono estasiata e continuo a guardarmi intorno pensando a come mai una valle meravigliosa come questa non sia conosciuta.
Mi do tempo fino alle 13 per tornare indietro ma prima di quell'ora arrivo alla testata della valle e dei laghetti nemmeno l'ombra. C'è da risalire ma sinceramente oggi non ne ho più voglia. Ci si ferma qui.
Penso alla mia vita precedente quando non arrivare alla meta prescelta era uno smacco, quando l'importante era la cima e non si girovagava mai per il gusto di fare foto e conoscere una valle nuova.
Sorrido perchè ora so che mi godo cose che prima quasi non vedevo. Perchè so che ora in montagna ci si va più serenamente.
Mangiamo poi si mette il tubo per il macro e si inizia a scendere. In un lampo siamo in Val Varrone, la discesa è piuttosto calda ma tra le foto, Kyra e i miei pensieri non è mai noiosa.
Penso che solitudine della Val Barconcelli sia proprio dovuta all'avvicinamento noioso.
A casa guardo la cartina: i laghetti erano a 200 m sopra di me e ci sono un sacco di sentieri che si intersecano e che collegano anche con la Val Biandino. E si accende una lucetta … perchè no? Magari in un futuro …

heliSLaLenta & Kyra

I dati secondo Gipsy:
Quota partenza: m 779
Quota arrivo massima: m 1.726
Dislivello: m 996 circa
Tempo totale: 5 h 47 m compresa di tutto
Km percorsi: 15,3 circa
Percorso canabile: Si
Acqua sul percorso: Fontane e torrenti


sabato 16 giugno 2018

Poker di alpi - 16 Giugno 2018


Alpe Buglio m 1.554
Alpe Forcola m 1.838
Alpe Cima (o Scima) m 1.875
Alpe Cermine m 1.346
Selena mi da questo consiglio. So che quella zona è meravigliosa per cui mi informo sul punto di partenza e via.
Sulla strada mi rendo conto che non mi basterà il GPL per cui metto la macchina a benzina per fare i miei soliti 50 km mensili. Solo che arrivati a Colico mi rendo conto che anche a benzina non sono ben messa. Non bastasse, mi fermo a Ristop per prendere la rivista “montagne divertenti”, fare pipì e bere il caffè. Con la prima mi va bene, con la seconda no (coda da pullman) e quindi niente anche per la terza. I bar successivi sono pieni e non trovo parcheggio. (Ma perchè vado a camminare di sabato???) Poi il navigatore mi fa entrare nella via meno trafficata … ma anche senza benzinai … e senza bar …
Per fortuna riesco a risolvere tutto: trovo il benzinaio, trovo il bar (e il bagno) e la strada per andare a Voga.
Trovo perfino il parcheggio in ombra, e sarà una benedizione al ritorno. Cambio scarpe e iniziamo la nostra passeggiata. Quello che mi ha lasciato perplessa è il parcheggio con tante macchine. E' un posto poco frequentato e speravo, nonostante è sabato, di trovare poca gente.
Sono di umore piuttosto nero, ho parecchi problemi in questo periodo e faccio fatica a fronteggiarli.
Le passeggiate, soprattutto se in solitaria, mi aiutano a trovare delle soluzioni che nelle quotidianità non arrivano. Non ho trovato soluzione a tutto ma ho preso una decisione almeno per uno dei miei problemi.
E cosi pensando arrivo prima all'Alpe Buglio (sosta) e poi al bivacco Forcola perchè si, all'alpe uno splendido signore ha preparato un bivacco davvero super.
Con disappunto vedo che ci sono 3 persone. Appena mi affaccio mi viene spontaneo: e voi che ci fate qui? (ridendo, ovviamente) E loro: un piatto di pasta!
E cosi è andata che ci siamo divisi quello che avevamo e abbiamo mangiato un piatto di pasta, bevuto caffè e ammazza caffè e chiacchierato per almeno due ore.
E' stato quasi un peccato dover andare via ma quello che avanza da fare del mio giro ad anello era più lungo dell'andata. Due sono scesi dalla stessa parte mentre il ragazzo più giovane ci ha accompagnato fino alla macchina. Nonostante lui giovane e veloce ha deciso di stare con noi … ho apprezzato e non poco anche se ho fatto più fatica a scendere. Abbiamo preso inoltre un sentiero che secondo me era stato usato dalle mucche che hanno caricato l'alpe ed era conciato davvero male.
Io ho fatto molta fatica anche perchè sono scesa più velocemente di quello che avrei fatto da sola e non so davvero come ho fatto ma sono inciampata, per fortuna non caduta perchè avevo la macchina fotografica appesa allo zaino, e mi sono fatta male ad uno stinco 
La chicca della giornata: arrivata all'Alpe Cima … SORPRESA! Io qui ci sono già stata! E controllando a casa ho fatto ESATTAMENTE lo stesso giro! Che bello non avere assolutamente memoria!!!
Le foto poi parleranno da sole, a volte con qualche dida aggiuntiva 
heliSLaLenta & Kyra
I dati secondo Gipsy:
Quota partenza: m 1.044
Quota arrivo massima: m 1.888
Dislivello: m 1.005 circa
Tempo totale: 7 h 28 m compresa di tutto
Km percorsi: 12,6 circa
Percorso canabile: Si
Acqua sul percorso: Tantissime fontane e torrenti

venerdì 1 giugno 2018

Grignetta m 2.184 1 giugno 2018


Troppo tardi per un racconto (magari un domani … ) e per preparare le foto.
Metto la gita solo per avere il blog aggiornato.
Buone camminate

heliSLaLenta & Kyra

I dati secondo Gipsy:
Quota partenza: m 1.343
Quota arrivo massima: m 2.180
Dislivello: m 830
Tempo totale: 4 h 50 m compresa di tutto
Km percorsi: 5,3 circa
Percorso canabile: Si fino al tratto finale è con roccette e catene, potrebbe essere un problema
Acqua sul percorso: No