mercoledì 12 luglio 2017

Rif. Santa Rita da Alpe Paglio – 12 Luglio 2017


Questa volta sono dall'altra parte, o meglio, l'arrivo sarà dall'altra parte rispetto alla Val Gerola. 
Al Santa Rita ci vado spesso ma la Val Biandino è davvero noiosa. Qui invece abbiamo una via semplice, una cresta grande ed erbosa che si snoda tra i 1.800 e i 2.000 m 
Unico inconveniente: lunga! Lo so per cui non mi preoccupo. Quando vedo i cartelli che mi dicono 3:30h rimango un po' cosi: lunga per tre ore e mezza? Aggiungi mezz'ora dall'alpe Paglio alle Betulle e fanno 4 ore. Che sarà mai! 
All'andata incontro solo una ragazza che scenderà però in Val Biandino … Val Biandino? Ma dai? Mi si accendono un po' di lampadine … e sulla cresta trovo diverse possibilità di salire dalla Val Biandino evitando il pezzo di strada dai rifugi fino all'imbocco del “solito” sentiero. 
Arrivata ad un certo punto mi rendo conto che sono stanca. Con la storia che è vero che è lunga e sono preparata e che non sarà mica chissà quale dislivello non mi sono mai fermata cosi ne approfitto in una piccola radure. Beviamo, mangiamo qualcosa e ci riprendiamo. 
Poco prima del rifugio incontro una ragazza olandese, peccato il suo scarso italiano e il mio scarso inglese ma siamo riuscite cmq a fare 4 chiacchiere. 
Al rifugio invece ho fatto amicizia con la gestora … o la mamma della gestora non ho ben capito ma abbiamo chiacchierato tutto il tempo tanto che mi spiaceva andare via. 
Fatto il sentiero meno impegnativo per tornare (solo un pezzetto, poi si ricongiunge). Stavolta la gente che incontro è tanta. Ci sono perfino una ventina di ragazzini accompagnati da “adolescenti” (li hanno chiamati cosi i ragazzini!) che sono partiti da dove sono partita io!!! Chapeau! Mentre altri di loro si sono fermati un po' prima e li incontrerò vicino alle Betulle. 
Sono arrivata stanca, è vero, ma non eccessivamente. 
Se guardiamo il tempo sono stata in giro più a lungo in altre gite. 
A me è piaciuta molto e la consiglio davvero, senza contare poi l'ottima ospitalità del Santa Rita che fa entrare i cani, mette la ciotola dell'acqua e li fa dormire con te! 

heliSLaLenta & Kyra 
I dati secondo Gipsy: 
Quota partenza: m 1.364 
Quota arrivo massima: m 2.014 
Dislivello: m 1.184 circa 
Tempo totale: 8 h 59 m compresa di tutto 
Km percorsi: 25,8 circa 
Percorso canabile: Si 
Acqua sul percorso: Torrentelli pochi

venerdì 7 luglio 2017

Val Gerola – 7 Luglio 2017


Adoro questa valle, nonostante tutto l'adoro. 
E poi devo comprare la rivista “Montagne divertenti” che la trovi solo da queste parti! 
Non mi interessa andare in cima al Pizzo, tanto meno al Trona. Voglio andare al rifugio Trona Solivi per chiedere un favore. 
Anticipo che è andata malissimo, la signora mi ha trattato davvero in malo modo, scortese e maleducata. 
Me ne sono andata senza prendere la tanto agognata torta con una bella bibita fresca, non ha meritato i miei soldi nonostante i cani possano entrare anche nella piccolissima area pranzo dell'entrata (immagino che ne abbiano un'altra più grande ma non mi sono avventurata li). 
Andare da sole vuol dire che la gita la si può costruire man mano e siccome non ho trovato il sentiero che mi portava al colletto del Trona ma dall'altra parte di dove si sale di solito (mi hanno poi detto che il sentiero non esiste, noi eravamo saliti a occhio) mi sono accodata a 2 ragazzi che avevano dei problemi ad arrivare al Falc. 
Ora, hai dei problemi sul sentiero normale e vieni su per il sentiero EE. Bravissima Barbara che nonostante tutte le sue paure ce l'ha fatta … però non sapere cercare il sentiero tramite le bandierine, non avere dietro una cartina (che poi la devi anche sapere leggere) e non sapere neppure orientarsi in un posto cosi facile come la Val Gerola mi fa riflettere. 
Aveva ragione la fanciulla, loro sono gente da Val Badia dove prendi gli impianti di risalita e poi cazzeggi per sentieri autostrade. 
Al ritorno non hanno voluto venire sull'altro sentiero, sono tornati da dove siamo venuti. Preoccupata ho chiesto se volevano che li accompagnassi ma mi hanno detto di no, non importa, va a finire che non fai più il tuo sentiero. A quel punto ho deciso di non accompagnarli e sono andata per la mia strada. 
Io purtroppo tante cose non me le ricordo e devo dire che alla fine è stato meglio che non siano venuti con me. Qualche masso, due passi di arrampicata … 
Da questa parte della montagna ci sono molti più fiori che dall'altra, chissà perchè … ho però fotografato poco, un po' di vento e a dire il vero ero anche un po' preoccupata per i ragazzi. 
Di quanto è successo al Trona Solivi ho già raccontato. Da li ho visto un cartello di un sentiero che porta al Lago di Trona in 30 minuti. Mi sembra un sogno non dover tornare al Lago dell'Inferno per cui mi infilo nel sentiero. Bello. Un saliscendi tranquillo in mezzo a pini mughi che porta all'imbocco della diga di Trona. Al di la c'è una fontanella fantastica, acqua fresca dove mi sono lavata e ho potuto fare rifornimento di acqua (il mio litro e mezzo era finito). Purtroppo solo acqua e non mi disseta e in effetti alla fine ho bevuto poco, mi era venuta anche la nausea da acqua. Non è una bella sensazione. 
Non avevo nessuna voglia di tornare a casa con il caldo e ho meditato l'ipotesi di fermarmi in loco a mangiare per cui sono scesa al lago per bagnare le zampine (mie … Kyra si è sbagliata e ha bagnato coda e sederino :D ) Purtroppo c'era odore di marcio cosi ci siamo asciugate al sole e poi abbiamo ripreso la via di discesa. 
Qui ho incontrato un “giovanotto” che continuava a guardarsi indietro per vedere se arrivavano moglie e figlio. E' stato normale per me chiacchierare con lui scendendo insieme, arrivati moglie figlio le chiacchiere sono passate alla signore. 
Il primo torrente Kyra si è fiondata e io mi sono fermata a rinfrescarmi. Li ho ri-incontrati più giù e siamo arrivati alla macchina insieme. 
Mi sono sentita un po' crocerossina oggi ma io sono fatta cosi, se posso dare una mano la do più che volentieri, senza aspettarmi nulla in cambio. Lo so che quando ho bisogno io si defilano tutti ma con l'età ho imparato a non prendermela, sono fatta cosi e sono contenta di essere fatta cosi. 
Io e Kyra ci siamo concesse una piadina bresaola e bitto, io ho aggiunto un pacchetto di patatine per reintegrare i sali e poi siamo tornate a casa. 
Tardi. 
E i mici non c'erano. 
Giulietta è arrivata subito, Romeo ho dovuto chiamarlo … hanno caldo pure loro poveri tati …

heliSLaLenta & Kyra 
I dati secondo Gipsy: 
Quota partenza: m 1.452 
Quota arrivo massima: m 2.134 
Dislivello: m 1.020 circa 
Tempo totale: 9 h 37 m compresa di tutto 
Km percorsi: 17 circa 
Percorso canabile: Si 
Acqua sul percorso: Torrenti e laghi, poche fontane

mercoledì 5 luglio 2017

Piani d'Erna – 1.375 m – 5 Luglio 2017


Di certo non è la meta ideale visto il caldo ma non ho voglia di fare km in macchina. 
La cima per questa volta sta li, troppo caldo. 
Ai piani d'Erna si sta bene. Siamo salite dal sentiero del passo del Cammello (sentiero dei carbonai per i più) praticamente sempre nel bosco e sempre da sole. 
Arrivate ai piani ci siamo fatte prendere la mano e abbiamo seguito il sentiero che porta ai Piani d'Erna e a Lecco. Beh, ma non eravate già arrivate, direte voi? Questo non so se è il sentiero natura ma sta di fatto che fa una bellissima passeggiata nel bosco … fresco … e Kyra ha pure trovato l'acqua di un torrentello dove rinfrescarsi. Abbiamo pure trovato una fontana e Kyra è salita sul bordo … e come un gattino ha puciato la zampetta … poi ha deciso che era troppo profonda ed è scesa mentre io morivo dal ridere … il ricordo dell'ultima fonata non è sbiadito! 
Arrivati a mezzogiorno al borgo ci siamo guardate in faccia e abbiamo deciso di mangiare li. 
4 chiacchiere con una simpatica mamma e i suoi due simpatici e bravi bimbi e poi sul sentiero del ritorno, passati dal sentiero classico che fanno tutti. Scendendo ho incontrato Pierdavide, se non ricordo male, un novantenne … si si, lui afferma di essere del '27 ma io non ci ho creduto … scendeva dal Magnodeno dove era andato a mangiare il risotto (lo fanno tutti i mercoledi!) Abbiamo fatto l'ultimo pezzetto insieme e poi l'ho salutato. Aveva la macchina proprio dietro alla mia e cosi mi ha invitato a bere qualcosa. Come dire di no a un novantenne che aveva la maglia dei Ragni di Lecco? Mentre scelgo il gelato lui trova amici: ho trovato compagnia, la saluto il gelato lo pago io … e se ne è andato :D 
Quindi mi sono trovata da sola con Kyra a mangiare il gelato e sono entrata nel gabbiotto della funivia. I prezzi: a/r 9 € - solo una corsa 6 € - passaggio cane 6 € che però non ho capito se per quella cifra puo' fare su e giù. E' la prima volta che mi capita per cui lo segnalo: siccome è obbligatorio avere la museruola dietro, le vendono! Quelle di stoffa regolabili e di diverse misure a 6 € 
Il perchè in funivia il cane è obbligato ad avere la museruola al seguito me lo avevano spiegato anni fa a Gressoney: se la funivia si ferma e devono evacuare dall'alto e il cane si spaventa non deve poter mordere i soccorritori per cui la museruola deve essere messa solo in caso di bisogno. 
E' una bella passeggiata adatta a tutti, ve la raccomando e poi i piani d'Erna sono incantevoli! 

heliSLaLenta & Kyra 

I dati secondo Gipsy: 
Quota partenza: m 574 
Quota arrivo massima: m 1.299 
Dislivello: m 860 circa 
Tempo totale: 7 h 42 m compresa di tutto 
Km percorsi: 11,9 circa 
Percorso canabile: Si 
Acqua sul percorso: Torrenti e fontane