Mentre
guido verso Ballabio mi sento Felice. Felice si, con la effe
maiuscola. Sarà che ho rimandato un sacco di volte sta gita, sarà
che anche se faccio fatica ad uscire di casa quando poi ci sono e ci
sono per andare a camminare mi sento bene. Non lo so ma oggi sono
davvero contenta.
Sosta
caffè a Ballabio, tanti cani al bar.
Arrivo
a Morterone. Tante macchine. E anche un cane.
Saliamo.
Un po' di ghiaccio ma aggirabile. Niente neve fino a che non si
incontra il bivio con Brumano. Fino ad ora ho incontrato bella gente
che ha accettato il modo di comportarsi di Kyra di questi ultimi mesi
e non ne hanno fatto un problema. Chi ha proseguito con un “nessun
problema, buon anno” e chi invece si è fermato a chiacchierare con
me per poi riprendere velocemente la sua salita.
Ci
sono tanti cani oggi e tutte femmine.
Punto
molto l'argomento cani, vero? Beh, perchè è successa una cosa poco
piacevole: Kyra è stata attaccata. Da un pastore tedesco femmina di
4 anni. Il padrone stava scendendo, eravamo fuori dal bosco e poco
sotto la sella. Era ripido e con neve davvero dura. Non è il caso di
mettersi a correre, sia che si abbiamo i ramponi o meno. E' successo
tutto cosi in fretta che non ho capito la dinamica ma mi sono
ritrovata Kyra in mezzo alle gambe con il pastore tedesco che l'aveva
azzannata al garrese. Io non perdo la freddezza in questi momenti per
cui ho cercato di difendere Kyra con il mio corpo cercando al
contempo di allontanare il pastore tedesco tirandolo dalla pettorina.
Visto che non ci riuscivo ho preso il collare ad anelli e qui ho
raggiunto qualche risultato. Solo che nel frattempo eravamo scivolati
giù. Immagino quello che hanno pensato chi ci ha visto: due cani e
un umano che scivolano giù. Freddamente ho pensato che era meglio
fermarsi. Per fortuna ci siamo riusciti e credo che il pastore
tedesco sia stata quella che ha contribuito meglio all'arresto. E'
quindi arrivato il padrone e ha allontanato il suo cane. Quanto è
durato? Pochi secondi. Io ho vissuto tutto al rallentatore ma davvero
non è durato più di pochi secondi. Io ero senza fiato e mi sono
seduta con Kyra a fianco. Il padrone dell'altro cane si è
allontanato quei 10 metri che ci hanno messo in sicurezza e
finalmente abbiamo potuto parlare.
Lui
era mortificato. Non sapeva cosa dire. D'altra parte io ero d'accordo
con lui: dove lasciare il cani liberi se non in montagna? Purtroppo
può succedere, ne eravamo entrambi consapevoli. Ho controllato Kyra
ma sembrava stare bene. Poi … dopo …. mi sono accorta del mio
dito che non smetteva di sanguinare. Il padrone del pastore tedesco
mi ha tirato dei fazzoletti di carta (meglio non far avvicinare i
cani … ) ed è stato li con me fino a che non mi sono ripresa. A
parlare. Si è comportato benissimo. Ha preteso che controllassi
mille volte Kyra per vedere che non avesse avuto danni, si scusava e
mi chiedeva come stava il mio dito. Se accetti che i cani vadano
liberi può succedere.
Ci
siamo salutati e lui è sceso mentre noi abbiamo proseguito la
salita.
La
mattina dopo, con calma, valutavo l'accaduto e ho pensato che forse
il pastore tedesco voleva solo dare un avvertimento a Kyra. Se voleva
farle del male lo avrebbe fatto e ne avrebbe fatto anche a me.
Probabilmente era un po' permalosa anche lei e quando Kyra le ha
detto non troppo gentilmente che non doveva annusarla lei l'ha
rimessa al suo posto.
Legata
la Kyra in cresta siamo arrivate in cima. Poca gente, mi aspettavo di
più. E un solo cane già incontrato al parcheggio. Dopo la recente
avventura ne sono stata contenta.
Il
tempo di capire che sono in vetta e la maggior parte della gente
scende. Compresa la cana. E io rimango con due signori molto
simpatici. Di Milano con casa a Mandello. Laura e Roberto. Ad un
certo punto lei mi chiede se può farmi una domanda personale. Certo,
dimmi. Ma tu sei quella che telefona ogni tanto a Radio Popolare?
Sorrisone. Non per altro ma incontrare un altro ascoltatore della mia
radio mi rende felice. Il fatto poi che mi abbia riconosciuto vuol
dire solo una cosa: telefono troppo spesso :D :D :D
Purtroppo
le nostre chiacchiere sono interrotte dall'elicottero giallo del
soccorso. Io inizio ad agitarmi. Dopo quello che ho passato mi agito
sempre. Non riusciamo a capire se è una esercitazione o c'è un
ferito.
Per
farla breve: due ragazzi (con 3 picozze … ) decidono di scendere
dal pendio direttamente sotto il rifugio ma uno inciampa nei ramponi
e cade. Crack. Gamba rotta. Come so tutto? Ho incontrato l'amico
dell'infortunato che stava scendendo e mi sono fatta raccontare. Mi
sono tranquillizzata. Una gamba rotta non è piacevole ma si
aggiusta. L'amico sembrava anche tranquillo e sereno.
La
discesa l'abbiamo fatta con gli amici di Radio Pop fino al
parcheggio.
Poi
alla ricerca di un negozio per prendermi qualcosa di nuovo per
domani. E' una abitudine: devi avere qualcosa di nuovo.
Poi
a casa. Doccia, bestie, cena, divano.
Solita
ora a nanna.
Mi
sono svegliata nel cuore della notte, ho fatto i conti delle bestie:
tutte qui. Ho solo un pensiero per le galline ma ho visto la mattina
dopo che è andato tutto bene.
P.S.
Il giorno dopo il dito fa un male cane … l'ho strusciato sul
ghiaccio quando siamo scivolati, non sono stati i cani a farmi male.
Però credo proprio che sia un miracolo se non si è rotto!
P.P.S.
Quando hanno prenotato il capodanno all'Azzoni secondo me hanno
chiesto gli anni: tutti quelli che salivano avevano meno di 30
anni!!!
heliSLaLenta
& Kyra
I
dati secondo Gipsy:
Quota
partenza: m 1.085
Quota
arrivo massima: m 1.879
Dislivello:
m 790
Tempo
totale: 4 h 54 m compresa di tutto
Km percorsi: 7,6
circa
Percorso canabile:
Si
Acqua
sul percorso: Nel bosco in basso
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