Giuliano
ed io ci eravamo già stati ma avevamo la meta del Pizzaccio per cui
non abbiamo fatto poi tanto caso all'ambiente che abbiamo
attraversato. Ora prendiamo come meta l'Aple di Lendine che come
dislivello è a metà strada con il Piazzaccio ma come lunghezza del
percorso è a circa 2/3
A
Olmo, paesino di partenza, ci accoglie un Babbo Natale senza divisa
di ordinanza che ci intrattiene con qualche chiacchiera e poi ci
indica il sentiero.
Salendo
abbiamo visto una marea di fontane. Belle, di legno. Poi sono
iniziati anche gli idranti. Cavolo, non ne avevo mai visti nel bosco.
Alla fine c'era la fontana accoppiata all'idrante.
Il
bosco è di larici e oltre ad essere fantastico se prende fuoco è
davvero un dramma.
Si
sale con calma perchè visto la lunghezza del percorso non è mai
togli fiato e cosi riesci a goderti in pieno il rumore del torrente,
il canto degli uccelli, i fiori … insomma il bosco! E anche Kyra ha
apprezzato molto.
L'Alpe
è un posto bellissimo. Quasi tutte le baite sono ristrutturate e in
estate vengono abitate, fosse anche solo per il we. Noi ci
impossessiamo di un tavolo e li mangiamo. Ci riposiamo, facciamo un
giro in centro al paese … insomma: cazzeggiamo. C'è un motivo. A
Chiavenna c'è una torrefazione che fa un caffè che più buono di
cosi non ne abbiamo mai bevuti. Purtroppo apre alle 16 e noi ci
teniamo a incontrare il signore … vabbeh, ci teniamo a bere il suo
caffè.
Cosi,
con molta calma, scendiamo.
E
incontriamo una carriola a motore, con i carri armati al posto delle
ruote. La signora davanti con la corda e dietro il marito che la
guida. Ci vedono, vedono il cane. Fermano la macchina e iniziamo a
chiacchierare. Che bello incontrare persone che hanno ancora voglia
di perdere un po' di tempo a parlare di niente, che hanno rispetto
per il cane (andare voi che poi accendo se no il cane si spaventa) e
questo signore ci raccontava che ha messo lui le fontane e gli
idranti perchè qualcuno gliele ha regalate, nuove nuove!
Sono
ammirata quando trovo queste comunità che ancora vivono in armonia e
in rispetto della natura e di chi incontri.
Scendendo
ancora troviamo un ombrello strarotto sotto un masso. Ci lamentiamo
di chi lo ha lasciato li e proseguiamo. E qui mi fermo: a cosa serve
lamentarsi e basta? Torno indietro e prendo l'ombrello per portarlo a
valle. Mario si offre di portalo lui. Ecco, dopo esserci lamentati
sarebbe davvero il caso di prendere l'iniziativa e tenere puliti i
nostri sentieri.
Rientro
in una caldissima Chiavenna troppo presto per la torrefazione per cui
ci concediamo un gelato (discreto) aspettando le 16.
Entriamo
e io inizio subito a ricordargli chi siamo, gli dico che eravamo
stati li la mattina … etc etc etc … mi ha attaccato un bottone
che non finiva più ma era anche interessante quello che diceva! Per
fare 3 caffè ci ha impiegato una vita, macinava il caffè uno per
volta e poi con una piccola Gaggia lo preparava.
Cosi,
mi sono ritrovata con una ricetta per una pasta al caffè e il caffè
omaggiato gentilmente oltre al mezzo chilo che ho comprato.
Che
profumo … non avete idea!
Tornando
ci siamo dimenticati di fermarci a comprare Montagne Divertenti e i
biscotti.
Pazienza.
P.S. Tante chicce della gita le trovate raccontate sotto le foto ;)
Giuliano,
Mario, heliSLaLenta & Kyra
I
dati secondo Gipsy:
Quota
partenza: m 1.056
Quota
arrivo massima: m 1.700
Dislivello:
m 655 circa
Tempo
totale: 5 h 47 m compresa di tutto
Km percorsi: 1710,9
circa
Percorso canabile:
Si
Acqua sul percorso:
Tantissime fontane e torrente sempre a lato
heliSLaLenta
& Kyra
I
dati secondo Gipsy:
Quota
partenza: m 961
Quota
arrivo massima: m 1.451
Dislivello:
m 620 circa
Tempo
totale: 4 h 33 m compresa di tutto
Km percorsi: 12,6
circa
Percorso canabile:
Si
Acqua sul percorso:
Torrente e fontane a gogò
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