E' tempo di
Bregagno, è tanto che non torno da queste parti e il mio mentore mi
consiglia da Gallio, via che di solito si percorre in inverno. Da li
ci sono stata un paio di volte ma la neve cambia completamente le
cose per cui per me è come se fosse una gita nuova.
Iniziamo l'avventura
con la macchina. Sempre con la paura di sbagliare strada. Arrivata al
parcheggio stranamente me lo ricordo per cui parcheggio. Vado a
leggere i cartelli ma nessuno che indica la mia meta … eppure si
sale da qui! Un ciclista che avevo superato arriva e chiedo anche a
lui: continuando a pedalare mi dice che lo spera. Essendo in due a
sperarlo ci sono buone possibilità che sia davvero da qui ^_^
La salita su asfalto
dura 20 minuti, circa 100 m di dislivello che al momento non mi
preoccupano, poi ne riparleremo in discesa :(
Ri incontro il
ciclista e ci fermiamo a fare 4 chiacchiere. Arriva da Plesio e
vorrebbe salire in cima al Bregagno ma credo che non abbia portato a
termine il progetto perché io non l'ho più incontrato. In ogni caso
si è fatto un gran bel giro.
Ora parte la strada
sterrata. Non ho portato la cartina perché pensavo di conoscere la
zona: sono tonta ancora dopo cosi tanti anni di montagna :(
Arrivo alla cascina
e da li parte il bivio che mi dovrebbe portare al Bregagnino. La
spiegazione invernale dice di prendere su senza sentiero … beh,
anche l'estiva sarà cosi. Solo che nell'invernale fai delle belle
serpentine e cosi ammazzi la ripidità mentre essendo pulito si tende
ad andare dritto … una fatica immane! Gocciolo di sudore nonostante
non faccia troppo caldo! Vedo una cresta e decido di salire da li,
non è rocciosa e mi sembra più abbordabile. Cosi pian piano, e un
po' maledicendomi, arrivo in cima al Bregagnino. E il freddo mi
attende. Mi copro, respiro un attimo e poi via lungo al larga cresta
che mi porterà al Bregagno. Fino ad ora ho incontrato solo il
ciclista e visto da lontano due persone.
Arrivo in cima
accompagnata da un freddo pungente. Mi devo mettere il piumino e
fatta la foto di vetta il pensiero corre a Floriano. Il giorno che
l'hanno cremato siamo saliti quassù a salutarlo per cui per me
questa è la sua montagna. Non metto più le bandiere tibetane perché
sono diventate una moda. Ne vedi a decine sulle croci e mi sa che
molte delle persone che le mettono manco sanno il loro significato.
Qui invece la croce è pulita, strano! Vuoi dire che finalmente è
finita la moda?
Un saluto ancora a
Flo e poi scendo per trovare un punto dove l'aria pungente non c'è e
vedo lontano in gregge … cavolaccio se lo vede Kyra! Cosi la lego e
mangio con lei legata. Non che cambi molto, lei sta sempre molto
vicina a me quando mangio :D
Non mi fermo mai
molto per cui scendiamo dopo poco e finalmente Kyra vede il gregge:
uff … tira da morire! Per fortuna giriamo dopo poco e non vedendolo
più se ne dimentica, la slego e va ad annusare a destra e a manca
rimanendo sempre vicino.
Meta Sant'Amate per
scendere poi dalla strada. So che sotto, verso il lago, c'è un
rifugio di cui non farò il nome perché sono arrabbiatissima con chi
lo gestisce ma non so se oggi ho voglia di andare … abbiamo già
camminato tanto … Alla chiesetta sosta lunga e riposata la
curiosità prende il sopravvento anche perché abbiamo incontrato il
cartello che indica il sentiero. Ok, andiamo, E si inizia ad
attraversare una valle, poi un'altra, attraversiamo anche la valle da
cui siamo saliti al Bregagnino e poi ancora. Lungo, il cartello
diceva 45 minuti ma non ho controllato. So solo che la quota non c'è,
siamo poco più di 100 m sopra e li manterremo fino alla fine, Quando
si inizia a vedere il rifugio vedo le bandiere issate (sono ben 3!) e
penso che sia molto strano che sia aperto di venerdì, ma forse sono
saliti per prepararsi al we. E cosi scendo anche perché vorrei
evitare questo traverso al ritorno e siccome c'è il cartello anche
alla partenza magari si può fare un anello.
Arrivo giù e
l'amara sorpresa: chiuso. E non c'è un cartello manco a pagarlo a
peso d'oro. E non c'è una cartina manco a pagarla a peso d'oro. E
fuori dalla porta ti accoglie un bel divieto: cane tu qui non entri.
Ma vai in mona! (per
essere gentili!) Sono incazzata nera. Scendo per vedere se trovo una
strada che mi porta giù ma niente. Mentre risalgo arrabbiata come
non mai vedo un bellissimo sentiero che parte per il traverso.
Ovviamente nessun cartello. La direzione è quella e lo prendo e alla
fine mi trovo esattamente al sentierino che avevo preso dalla cascina
e da qui sono vicina al canale da cui si scende d'inverno e provo a
vedere se da li si scende anche d'estate perché la strada è lunga e
inizio ad essere stanca.
C'è un sentiero che
seguo per un po' e cosi mi viene in mente che l'avevo già provata
con un amico, il sentiero tira troppo a sinistra e la cartina del mio
GPS non lo segna. Quella volta abbiamo ravanato non poco per
ritrovare la strada per cui decido di risalire e tornare indietro
(ecco come si fa ad accumulare dislivello :( )
Scendo dalla strada
e guardando il panorama intorno mi calmo.
In vista del
parcheggio vedo mucche al pascolo. Lego Kyra ma credo che non sarebbe
cambiato nulla, è stanca anche lei.
Deviazione al
rifugio a parte, è un giro che vi consiglio e se non volete salire
al Bregagno, che è davvero lontanuccio, si può sempre andare al
Grona, salita facile e appagante.
heliSLaLenta
& Kyra
I
dati secondo Gipsy:
Quota
partenza: m 993
Quota
arrivo massima: m 2.108
Dislivello:
m 1.350 circa
Tempo
totale: 7 h 18 m compresa di tutto
Km percorsi: 17,9
circa
Percorso canabile:
Si
Acqua sul percorso:
Pochi e scarsi ruscelli
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